Calle, Corte e Sotoportego Minelli a San Fantin, nel Sestiere di San Marco
Questi luoghi si chiamavano anticamente di Cà Maccarelli, poiché Gregorio Maccarelli aveva acquistato alcune case qui poste da Pietro Pasqualigo e le aveva traslatate in propria ditta l’8 aprile 1604. Essendosi poi nel 1650 una Catterina Maccarelli congiunta in matrimonio con il N.U. G. Battista Minelli, ne nacque che, per il testamento di G. Battista Maccarelli, zio della sposa, 9 marzo 1660, atti Stefano Sola, e per quello di Giovanni, padre della medesima, 12 dicembre 1664, atti Claudio Paolini, i beni tutti dei Maccarelli passarono nei Minelli. Ecco perchè nel 1712 si trovano descritte sotto tal nome anche le case di San Fantino.
La famiglia Minelli, d’origine bergamasca, era anticamente di bassa schiatta, ed aveva bottega in principio della Casaria di Rialto. Mediante il solito esborso dei 100 mila ducati, Lorenzo Minelli poté farsi eleggere del Consiglio il 27 marzo 1650 con i propri discendenti, e con quelli del fratello Andrea. Raccontano alcune cronache che il giorno stesso in cui fu eletto vendeva salumi e formaggi, mentre suo fratello maggiore stava giocando a palla in Rialto con la traversa, o grembiale turchino, ad uso dei bottegai della nostra città. La famiglia Minelli si estinse negli ultimi anni del secolo passato.
La Corte Minelli si trova talvolta denominata pure di Cà Giustinian, perché prossima al palazzo, ora distrutto, ove si credono nato il beato Nicolò, e San Lorenzo Giustinian. (1)
(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (Venezia, Tipografia Grimaldo. 1872).
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