Corte del Ramo Fontana a Sant’Antonin (Castello)

FONTANA (Calle a San Felice; Ramo a Sant’Antonino). Un Giovita Fontana q.m Bartolammeo da Piacenza, ove la di lui famiglia si trovava in nobile condizione, trasmigrò nel 1549 a Venezia.

Qui esercitò la mercatura, ed un figlio di lui, per nome Giovanni, fondò un palazzo a S.Felice con prospetto riguardante il Canal Grande, sullo stile Sansovinesco. Un Pietro, figliuolo di Giovanni, venne eletto nel 1646 da Enrico di Lorena, duca di Guisa, governatore di Caserta nel regno di Napoli, o maritò le quattro sue figlie in veneti patrizi!. Ebbe pure vari maschi, uno dei quali, per nome Luigi, fu il primo che nel 1700 venisse ascritto all’ordine dei Veneti Secretari.

La famiglia Fontana, ammessa al Consiglio di Padova nel 1771, e conermata nobile dal governo Austriaco nel 1819, non è più proprietaria del palazzo a San Felice, ove nacque nel 1693 il pontefice Clemente XIII, e nemmeno dell’altro palazzo a S. Antonino, che le venne per eredità dai Padavin, e che dà il nome al Ramo Fontana colà situato. Esiste però tuttavia, ed alla medesima appartiene quel Gian Giacomo, il quale compose varie opere di patrio argomento. Una Corte Fontana trovasi pure a S. Marina, e derivò il nome da un’altra famiglia cittadinesca di questo cognome. Un Paolo Fontana abitava nel 1566 in parrocchia di Santa Marina, in le case di Ca’ Dolfin. Veggasi lo stemma Dolfin scolpito tuttorà sopra un fabbricato che riferisce in Corte Fontana a S. Marina. (1)

(1) GIUSEPPE TASSINI. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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