Pozzo nella corte del Palazzo Pisani, nel Sestiere di San Marco
Vera: in pietra d’Istria di forma cilindrica suddivisa in quattro settori. Base: rotonda. Copertura: lastra metallica leggermente convessa. (1)
Il palazzo Pisani. La storia di Palazzo Pisani di Santo Stefano, uno dei più grandi e affascinanti della città, è molto lacunosa. Attribuito dal Coronelli a Jacopo Sansovino, in realtà fu costruito nel 1614-15 quando il Sansovino era morto da oltre 40 anni. Il progetto pare sia stato di Alvise Pisani, coadiuvato dall’architetto Bortolo da Venezia, detto “il Manopola“, che in quegli anni era proto a San Marco.
Nel secolo successivo l’edifico venne ingrandito, si aggiunse un secondo piano, la serliana del grande abbaino fu incorporata agli altri elementi del sottotetto, e il palazzo venne ampliato verso il Canal Grande. La ristrutturazione fu affidata a Girolamo Frigimelica, architetto della famiglia Pisani, lo stesso che costruì l’imponente villa Pisani a Stra. Lo scopo della costruzione era eminentemente celebrativo: la nobile famiglia Pisani, all’epoca una delle più ricche della città, volle un palazzo degno della propria grandezza, facendosi progressivamente largo tra le case vicine per raggiungere il Canal Grande.
Tra il 1897 e il 1921 il Comune di Venezia divenne progressivamente l’unico proprietario del palazzo che ospitò dapprima il Liceo Società Musicale Benedetto Marcello, nell’ala che si affaccia sul secondo cortile, fino a che nel 1940, il palazzo fu riservato ad uso esclusivo del Conservatorio. (2)
(1) ConoscereVenezia
(2) www.conservatoriovenezia.eu
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