Quadro cronologico dei fatti Veneziani, dalla fondazione alla caduta della Repubblica

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Palazzo Ducale facciata verso la Piazzetta. Il doge Andrea Gritti inginocchiato dinanzi al leone, opera mmoderna (1896) di Giovanni Botasso in sostituzione dell'orginale abattuto nel 1797

Quadro cronologico dei fatti Veneziani, dalla fondazione alla caduta della Repubblica

V SECOLO

  • 402/403 I Goti sotto la condotta di Alarico e di Radagasio entrano in Italia, i Veneti fuggono nelle lagune.
  • 408 Vandali ed Alani, passato il Reno, discendono in Italia.
  • 413 Origine seconda dei Veneziani per il saccheggio di Padova fatto da Alarico.
  • 418 Fuoco che in Rialto incendia la chiesa di San Giacomo, che nel 421 viene riedificata.
  • 452 Attila, assedia Aquileia, terza fuga dei Veneti. Gli Aquileiesi a Grado; i concordiesi a Caorle; gli altinati a Torcello, Burano, Mazzorbo, Ammiana, Costanziaco; i patavini a Rivoalto e Malamocco.
  • 497 Cassiodoro, a nome di Teodorico, ricerca i Veneziani per indurli a prestargli assistenza con i loro navigli.

VI SECOLO

  • 501 Molti Veneziani, ritornano in terra ferma.
  • 541 Cresciuta la popolazione nelle isole sono posti in ciascuna di esse i tribuni per amministrare la giustizia.
  • 551 Narsete, capitano dell’impero orientale chiede aiuti ai Veneziani, e per l’aiuto ricevuto edifica le chiese dei Santi Teodoro e Gemimiano.
  • 569 I Longobardi di Alboino, chiamati dalla Pannonia da Narsete, spingono nuovi rifugiati nelle lagune.
  • 570 Paolo, prelato di Aquileia, trasporta la sua sede a Grado.
  • 574 Dieci Tribuni creati per il governo delle isole.
  • 578 Longino, esarca di Ravenna, viene a Rialto e dai navigli veneziani è accompagnato a Costantinopoli.
  • 582 Grado è fatta la metropoli della Venezia e dell’Istria.

VII SECOLO

  • 630 Rotario re dei Longobardi distrugge Oderzo, e San Magno vescovo di quella chiesa, condotto il suo popolo alle lagune, edifica la città di Eraclea.
  • 650 Due tribuni, vengono aggiunti ai dieci, cosicché sono dodici in tutto nel governo delle isole.
  • 697 Paoluccio Anafesto doge I. Riuniti i cittadini ad Eraclea elessero il nuovo principe al quale venne imposto il titolo di Duce, il popolo converte il titolo in Doxe o Doge. Il Doge doveva: convocare e presiedesse l’assemblea, a lui superiore per autorità, eleggere i tribuni e gli altri giudici, convocare i consigli del clero, ed i comizi di questo e del popolo per la elezione dei vescovi e dei parrochi, disporre delle forze dello Stato, fare la guerra e la pace di consenso ed accordo dell’assemblea, avere l’autorità esecutiva delle leggi, ecc. Vengono spediti degli ambasciatori per ottenere dal papa Sergio I il diritto del popolo Veneziano di eleggere i propri Dogi. Viene stretta l’alleanza con il re dei Longobardi Liutprando.

VIII SECOLO

  • 717 Il doge Paoluccio Anafesto passa a miglior vita ad Eraclea. Marcello Tegalliano doge II. Protezione dei Veneziani del patriarca di Grado Donato contro il patriarca di Aquileia Sereno.
  • 726 Il doge Marcello Tegalliano muore, viene sepolto ad Eraclea. Orso Ipato doge III, esercita i giovani alla ginnastica. L’imperatore Leone III I’Isaurico, emana l’editto contro il culto delle immagini sante, rottura fra l’imperatore e papa Gregorio II. Nel disordine che ne segue Liutprando re dei Longobardi, in lega con il Papa, assedia Ravenna e la Pentapoli: Rimini, Pesaro, Fano, Umana ed Ancona. L’esarca Paolo chiede soccorso al doge, che allestita un’armata espugna Ravenna e rimette l’esarca in sede.
  • 736-737 Guerra civile tra Eraclea ed Equilio (Jesolo) in cui il doge Orso Ipato, parziale agli Eracliani, viene ucciso in un tumulto.
  • 737–742 In luogo del doge, il supremo potere viene affidato ad un magistrato militare, il Maestro dei militi. Si susseguono cinque maestri: Domenico, soprannominato Leone pel suo valore nelle armi; Felice Cornicola, uomo umile e pacifico; Diodato, figlio di Orso, che sapiente ed ottimo ben resse lo Stato; Giuliano, o Gioviano Cepario, che ebbe dall’imperatore il titolo d’ Ipato, per avere rimesso in sede l’esarca di Ravenna; Giovanni Fabriciazio, questi riaccende per malvagio intendimento la guerra fra Eraclea ed Equilio, e per questo si ritorna alla nomina di un doge.
  • 742 L’assemblea spostata a Malamocco, isola di quei tempi maggiore delle altre, elegge Deodato o Teodato Ipato figlio di Orso, già Maestro dei militi, doge IV.
  • 754 Il nuovo doge, rinnova con i Longobardi i patti e conferma i confini già stabiliti tra Liutprando ed Anafesto, e fortifica con castelli le imboccature dei fiumi (Brondolo). Nuove discordie tra le famiglie degli Obeleri di Malamocco, dei Villonici e Barbaromani di Eraclea e dei Gauli di Equilio. Galla Gaulo assale a Brondolo il doge e lo depone.
  • 755 Galla Gaulo doge V, occupa, senza elezione, e con la forza si sostiene per oltre un anno nell’usurpato dominio. Abborrito dal popolo, il quale ordisce una segreta congiura, e levatosi in armi, cinge Malamocco, prende Galla Gaulo, ed abbacinatolo, lo caccia in esilio.
  • 756 Domenico Monegario doge VI, cittadino di Malamocco, uomo di carattere pressoché simile all’antecessore; al cui fianco posero i Veneziani due tribuni annuali, Candian Candiano, e Agnello od Angelo Partecipazio, onde limitarne il potere. Dopo otto anni di mal tenuto governo venne deposto.
  • 764 Radunatosi clero e nobili in assemblea a Malamocco venne eletto Maurizio Galbajo doge VII, uomo di grande ingegno, peritissimo in ogni scienza politica, prudente, chiaro per la integrità del vivere. L’isola di Rivoalto di questi tempi unita per via di ponti con le isolette circostanti, e più salubre, più sicura e più popolata delle altre. Il doge associa Giovanni suo figlio, con licenza del popolo, alla ducea.
  • 774 Viene eretto un vescovato nell’isola di Castello, od Olivolo.
  • 775 Soccorso dato da Veneziani a Carlo Magno per sconfiggere Desiderio re dei Longobardi.
  • 787 Morte del doge Maurizio Galbajo. Giovanni Galbajo, figlio di Maurizio, già dato per compagno al padre, è fatto doge VIII. Giovanni governa assieme al figlio Maurizio, i Veneziani hanno due dogi i quali governano come dei tiranni.
  • 793 Maurizio Galbajo, figlio del doge Giovanni, per commessione del padre fa precipitare da una torre, a Grado, il patriarca Giovanni. Maurizio, stimando di calmare l’ira pubblica, elegge poi patriarca di Grado, Fortunato nipote dell’estinto.

IX SECOLO

  • 804 Guerra civile di Malamocco, i vecchi dogi si fuggono. Il tribuno Obelerio Antenoreo doge IX. Obelerio chiede di potere associare al governo suo fratello Beato. Continuano le discordie tra gli abitanti di Eraclea e quelli di Equilio, sicché rimane quasi distrutta Eraclea.
  • 807 Valentino Antenoreo fratello di Obelerio viene associato al governo, tre dogi in un tempo. Obelerio Antenoreo è relegato a Costantinopoli sul sospetto che fosse d’intelligenza con Pipino.
  • 809 Guerra di Pipino re d’Italia contro i Veneziani, egli prende Malamocco, e volendo passar a Rialto, è rotto all’Albiola o Portosecco. (dipinto di Andrea Vicentino, nella sala dello Scrutinio). La sede ducale viene trasportata da Malamocco a Rialto.
  • 810 Obelerio e Beato, vengono confinati il primo a Costantinopoli, l’altro a Zara, Valentino, non temuto per la sua giovinezza, rimane a Venezia spoglio di ogni potere. Angelo Partecipazio, ovvero Badoaro, detto Agnello, viene eletto doge X. A frenare l’ampia autorità del doge, vennero eletti due tribuni per amministrare la giustizia civile e criminale; i primi tribuni furono Vitale Michiel e Pantaleone Giustinian. S’istituisce il Primicerio nella cappella di Rialto. Le isole della nuova sede ducale, nella più tarda stagione chiamata VENEZIA, comprendono le isolette di Olivolo, Luprio, Gemine, Dorsoduro, Spinalunga, ecc.
  • 814 Angelo Partecipazio inizia la fabbrica del Palazzo Ducale, costruisce le chiese di San Zaccaria, di San Severo e di San Lorenzo, e moltissimi ponti di legno, alfine di unire le minori alle maggiori isolette. Rifabbrica la badia di San Michele o della Trinità di Brondolo, protegge e incoraggia le genti di Chioggia, di Brondolo, di Pellestrina, di Albiola e di altri luoghi, che a quelle facevano ritorno. Associa nel dogato Giovanni suo figlio minore, che viene poi mandato in esilio da Giustiniano figlio maggiore.
  • 827 Morte del doge Angelo Partecipazio, ottiene sepoltura nell’abbadia dei Santi Ilario e Benedetto, posta sul margine della laguna, fra la distrutta Abondia, e Lizza-Fusina. Giustiniano Partecipazio, doge XI, revoca suo fratello Giovanni dall’esilio di Costantinopoli e lo collega nel ducato.
  • 828 Il corpo di San Marco evangelista da Alessandria è portato a Venezia, si principia la Basilica di San Marco. Da quel momento è acclamato SAN MARCO protettore della città. Saraceni assaltano la Sicilia difesa dall’armata veneziana per l’imperatore Greco.
  • 829 Giovanni Partecipazio, doge XII, continua l’edificazione della chiesa di San Marco. Obelerio, toltosi dall’esilio di Costantinopoli, entra nello estuario: si ricovera nell’Isola di Vigilia; ma il doge lo assale, lo vince, ed lo fa decapitare. Si istituisce nella basilica di San Marco la dignità di Primicerio.
  • 837 Dopo molti torbidi il doge Giovanni, è attaccato dalla fazione Massalizia a lui contraria, e muore relegato a Grado. Pietro Tradonico, doge XIII, collega nel principato Giovanni suo figliuolo che premuore al padre.
  • 839 Guerra contro i Narentani pirati dell’Adriatico, la flotta è capitanata dal doge stesso.
  • 848 I Saraceni assediano Taranto: i Veneziani aiutano con una flotta, comandata dal figlio del doge, Teofilo imperatore, ma Greci e Veneziani sono rotti a Crotone.
  • 856 Benedetto III pontefice viene a Venezia e visita la chiesa di San Zaccaria. E di questi tempi il dono del primo CORNO DUCALE fatto al doge dall’ abbadessa di San Zaccaria, Agnese Morosini.
  • 864 Morte del doge Pietro Tradonico, assassinato mentre esce dalla chiesa di San Zaccaria, viene tumulato nell’atrio di quella chiesa. Orso I Partecipazio doge XIV, dona all’imperatore di Oriente dodici campane. Guerra contro gli Slavi, illustre vittoria navale dal doge.
  • 867 I Saraceni si gettano ancora nella Dalmazia, sino a Grado; ma i nostri, guidati dal doge Orso, li respingono.
  • 868 Il doge Orso è scelto dall’imperatore Basilio il Macedone a comandare la flotta greco-veneziana, contro i Saraceni, e venuto allo scontro presso Taranto li vince.
  • 876 Giovanni figliuolo del predetto Orso, per la sua bontà, è fatto collega del padre nel principato.
  • 880 Gli Slavi-Croati invadono l’Istria, cadono in poter loro Cittanuova, Umago, Rovigno, Muggia ed altre città, che rimangono desolate. Orso
    allestisce una flotta e li incontra e li sconfigge. Tornato in patria, il doge glorioso volse l’animo a reprimere il molte volte dannato commercio degli schiavi. Concordia tra i Veneziani ed il patriarca di Aquileia.
  • 881 Morte del doge Orso I Partecipazio, viene sepolto nella chiesa di San Zaccaria. Giovanni II Partecipazio doge XV. Guerra di Comacchio per aver quegli abitanti ferito Badoaro fratello del doge. Il doge in vendetta arde la città, e dopo una gravissima malattia, associa Pietro suo fratello nel dogato; ma morto Pietro, lo sostituisce con un altro fratello.
  • 887 Morte del doge Giovanni II Partecipazio. Pietro I Candiano ovvero Sanuto, doge XVI. I Narentani infestano ancora l’Adriatico; il doge si muove contro loro, ma muore nell’azione, ed il suo corpo è portato a Grado.
  • 888 Pietro Tribuno Memo doge XVII, nipote al predetto.

X SECOLO

  • 903 Gli Ungheri, dopo aver fatti gravissimi danni all’Italia si voltano contro i Veneziani, e penetrano sino a Lissa-Fusina e a Sant’Ilario, passando quindi ad occupare Capodargine, Loredo, Brondolo e le due Chioggie, stendendosi fino al porto di Albiola, ma sono rotti dal doge nel 906.
  • 912 Morte del doge Pietro Tribuno Memo, viene sepolto nella chiesa di San Zaccaria. Orso II Partecipazio doge XVIII, soprannominato Paureta, dal che si vede come i Veneziani, si valevano, già allora, anche dei soprannomi. Rodolfo di Borgogna, re d’Italia e imperatore conferma alla Repubblica la licenza di battere moneta propria.
  • 932 Il doge Orso II Partecipazio si spoglia delle insegne ducali e si ritira nel monastero di Santo Felice nell’isola di Ammiana, ove poco dopo muore in odore di santità. Pietro II Candiano, figliuolo di Pietro doge XIX. Wintkero, marchese allora dell’Istria, confisca le terre dei Veneziani, la Repubblica risponde bloccando tutti i traffici e le comunicazione con l’Istria, poi su istanza di Marino Contarini patriarca di Grado gli accordata la pace. Guerra contro la città di Comacchio i cui abitanti pirateggiavano il golfo.
  • 935 Viene attribuito a questi tempi il ratto delle spose veneziane. Si portavano le spose con gli sposi nell’ultimo giorno di gennaio, nella cattedrale di Olivolo. Non era ignota questa tradizione ai Triestini o ai pirati Narentani, per cui spinti da cupidigia entrarono nel sacro recinto e rapirono le spose. Fuggono i pirati fino a Caorle, qui vengono raggiunti dai Veneziani e sopraffatti.
  • 939 Muore il doge Pietro II Candiano. Pietro Partecipazio Badoaro, doge XX.
  • 942 Muore il doge Pietro Partecipazio Badoaro, viene sepolto nella chiesa di San Felice nell’isola Ammiana. Pietro III Candiano, doge XXI.
  • 943 Contro le pretensioni di Lupo patriarca di Aquileia, la Repubblica risponde bloccando tutti i traffici, specialmente del sale, e le comunicazione con il Friuli, ciò valse al patriarca di chiedere la pace.
  • 948 Guerra contro i Narentani che infestano il Golfo, ed è fatta la pace.
  • 956 Il doge si collega nel principato con Pietro suo figliuolo, soffre per esso molte amarezze che gli costano la vita, il figlio viene esiliato.
  • 959 Muore il doge Pietro III Candiano, viene sepolto nella chiesa di Sant’Ilario in isola. Pietro IV Candiano richiamato dall’esilio, è fatto doge XXII.
  • 976 Cresciuta in Pietro l’ ambizione, viene odiato dal popolo, che si rivolta e bruciano il Palazzo Ducale e la Basilica e lo giustiziano. Pietro I Orseolo, santo, doge XXIII. Viene rinnovata la Basilica di San Marco e restaurato Palazzo Ducale dai danni sofferti dall’incendio.
  • 978 La pietà e religione del doge lo induce ad erigere un ospedale sulla pubblica piazza, affine di ricoverare i pellegrini, poi abbandona il trono e la patria per raccogliersi in Dio. Vitale Candiano, doge XXIV.
  • 979 Il doge Vitale Candiano rinuncia al mondo e veste le sacre lane nel monastero dei Santi Benedetto ed Ilario. Tribuno Memo doge XXV.
  • 982 Guerra civile di Stefano Caloprimo che mandato in esilio si ripara a Verona.
  • 983 Moti di Caloprino, assecondato dall’imperatore Ottone, contro la patria. Morto quell’imperatore, Caloprino, con l’interposizione dell’imperatrice vedova, ritorna in Venezia.
  • 991 Nuove discordie tra i Morosini ed i Caloprini, e non sapendo frenarle, il doge è forzato a prendere l’abito monastico, e muore di dolore. Pietro II Orseolo, doge XXVI.
  • 998 I Dalmati implorano l’aiuto de Veneziani contro le infestazioni degli Slavi-Croati e dei Narentani. Un’armata capitanata dal doge, li sconfigge e molte città della Dalmazia si danno alla repubblica. Ottone imperatore viene a Venezia segretamente.

XI SECOLO

  • 1005 Guerra contro i Saraceni in favore di papa Giovanmi XVIII, il doge li vince a Bari.
  • 1007 Pestilenza fierissima in Venezia.
  • 1008 Morte del doge Pietro II Orseolo, viene sepolto nella chiesa di San Zaccaria. Ottone Orseolo, figlio del predetto, è fatto doge XXVII.
  • 1015 Guerra contro gli Adriesi per i confini da essi pretesi, Pietro I vescovo di Adria si reca a Venezia a chiedere perdono.
  • 1018 Guerra contro Cresimiro capo degli Slavi-Croati, e vittoria riportata dal doge.
  • 1023 Il patriarca di Aquileia Pepone occupa e saccheggia Grado, ma la ricupera il doge, rimettendo sulla sede lo scacciato patriarca Orso Orseolo.
  • 1026 Viene deposto ed esiliato a Costantinopoli il doge Ottone Orseolo. Pietro Centranico doge XXVIII.
  • 1032 Non più gradito Pietro Centranico viene esiliato a Costantinopoli, e viene richiamato Ottone Orseolo. In attesa del suo rientro Orso Orseolo vescovo di Grado occupa per quattordici mesi il ducato, fino alla notizia della morte di Ottone avvenuta a Costantinopoli. Domenico Orseolo si vale della generale agitazione del popolo per occupare il seggio ducale, ma dura un giorno, poi si rifugia a Ravenna. Domenico Flabanico, doge XXIX, bandisce la famiglia Orseola. Viene vietato al doge associarsi al trono ed eleggersi a successore il proprio figliuolo o il fratello. Quasi tutte le città dalmate, e forse anche quelle dell’ Istria, si allontanano dalla Repubblica.
  • 1040 Concilio nazionale celebrato in Venezia per alcuni punti di ecclesiastica disciplina.
  • 1042 Muore il doge Domenico Flabanico, viene tumulato nella chiesa di Santa Croce o nella chiesa di San Zaccaria.
  • 1043 Domenico Contarini, doge XXX. Zara che si è data a Salomone re d’Ungheria, è ricuperata dal doge. Grado è ancora occupata dal patriarca di Aquileia.
  • 1049 Leone IX viene a Venezia a visitare il corpo di San Marco, viene al papa intitolata la chiesa di Santa Caterina che si chiama San Leone o San Lio. Grado viene ripresa dai Veneziani, ma per i danni sofferti i suoi patriarchi trasportano la loro residenza poco lontano dalla chiesa di San Giovanni Elemosinario a Rialto, ove possiedono un palazzo.
  • 1050 Cresimiro re dei Croati, istiga alla ribellione Zara, il doge arma una flotta e costringe la città all’osservanza dei patti.
  • 1053 Fondazione del monastero e della chiesa del Lido, intitolata a San Nicolò vescovo di Mira.
  • 1071 Muore il doge Domenico Contarini, viene sepolto nella chiesa di San Nicolò del Lido. A questo doge si deve la riduzione la Basilica di San Marco nella forma attuale. Domenico Selvo, doge XXXI
  • 1072 Viene portata a compimento la fabbrica della Basilica di San Marco.
  • 1080 Guerra dei Veneziani in favore di Alessio Comneno imperatore greco contro Roberto Guiscardo re di Puglia, assedio di Durazzo da parte dei Normanni respinto dai Veneziani. Guerra contro Roberto Guiscardo, che grazie al tradimento di Pietro Contarini sconfigge i Greci e i Veneziani.
  • 1085 Morte del doge Domenico Selvo, viene sepolto nell’atrio della Basilica di San Marco. Durante la ducea del Selvo è rinnovata l’antica chiesa di San Giacomo di Rialto. Vital Faliero, doge XXXII. Nuova battaglia tra Roberto Guiscardo e i Veneziani, che tra Corfù e Butrintò, sgominano e disperdono la flotta dei Normanni.
  • 1094 Consacrazione della Basilica di San Marco.
  • 1096 Muore il doge Vital Faliero quando la città viene percossa da un fiero incendio, da bufera impetuosissima, da un forte terremoto e da una fame crudele. Vital Michele doge XXXIII. Guerra d’Istria.
  • 1097 I Veneziani partecipano con una poderosa flotta alla prima crociata. Nelle acque di Licia, presa terra a Mira, i Veneziani acquistano i corpi di santi Teodoro martire e Nicolao, zio dell’altro Nicolò protettore dei marinai. I Veneziani assaltano per mare il castello di Caifa.
  • 1098 Il corpo di San Nicolò vescovo di Mira è portato a Venezia.

XII SECOLO

  • 1101 Viene edificato nel lido di Malamocco il tempio ed il cenobio di San Cipriano, rovinati poi dalla furia del mare, vengono riedificati nell’ isola di Murano.
  • 1102 Un turbine accompagnato da escrescenza stragrande delle acque marinerovina molti edifici, e guaste le mercanzie di parecchi fondaci, con incalcolabile danno. Morte del doge Vital Michele, viene sepolto nella chiesa di San Zaccaria. Ordelaffo Falier, doge XXXIV.
  • 1104 Re Baldovino invoca l’aiuto dei Veneziani, i quali si recano in Terra Santa con 100 galee, San Giovanni d’Acri (Tolemaide) viene presa e i Veneziani ottengono un’intera contrada dove dimorare. E’ in questa occasione che si dà mano alla fondazione dell’Arsenale.
  • 1105 Il doge ordina a Costantinopoli la Pala d’Oro che serve di tavola all’ara massima della Basilica di San Marco. Un incendio che si sviluppa nella contrada dei Santi Apostoli, arde la chiesa stessa e si dilata, distrugge altre contrade e parte del Palazzo Ducale. Qualche giorno dopo un altro incendio, ancora più grave, colpisce diverse contrade e diversi edifici tra i quali il cenobio di San Zaccaria, facendo perire soffocate cento monache. Sommersione di Malamocco, accaduta per terremoto e per le replicate escrescenze delle acque marine, il vescovo Enrico II Grancavolo, implorava ed ottiene dal doge la facoltà di trasferire a Chioggia la sua sede.
  • 1110 Guerra prima contro i Padovani, vittoria dei Veneziani vicino a Sant’Ilario e alla Torre del Bebbe.
  • 1116 L’imperatore Enrico IV viene a Venezia ed è festeggiato solennemente. Guerra di Dalmazia, Zara è ripresa dai Veneziani vittoriosi contro il re Calomanico prima e contro Stefano II re di Ungheria poi.
  • 1117 Morte del doge Ordelaffo Falier, durante la difesa di Zara (dipinto dell’Aliense nel soffitto della sala dello Scrutinio), viene sepolto nell’atrio della basilica di San Marco.
  • 1118 Domenico Michel, doge XXXV. Orribile inverno, tale che si può cavalcare le paludi, e nell’estate seguente desolava la peste e carestia.
  • 1120 Va a fuoco la chiesa di San Pietro di Castello.
  • 1123 I Veneziani soccorrono Baldovino II re di Gerusalemme con una spedizione di 200 navi, il califfo d’Egitto è vinto a Jaffa (dipinto di Santo Peranda nella sala dello Scrutinio). Viene posto l’assedio di Tiro, i marinai Veneziani del doge Michel scendono a terra e combattono con i crocesegnati (dipinto di Antonio Vassilachi, detto l’Aliense nella sala dello Scrutinio).
  • 1125 Gli Ungheri levano alla repubblica Zara, ma il doge, partito da Tiro, la riprende con altre città suddite. I greci dell’imperatore Giovanni Comneno corrono i mari prendendo le navi dei Veneziani, questi prendono Cefalonia.
  • 1130 Morte del doge Domenico Michiel. Pietro Polani, doge XXXVI.
  • 1133 L’isola di Veglia si rende tributaria alla Repubblica. Erezione della chiesa di San Marziale.
  • 1137 Si ripristina la festa delle Marie.
  • 1138 Erezione del monastero di San Daniele per opera di Leone da
    Molino, monaco cisterciense.
  • 1140 Guerra dei Veneziani in favore della città di Fano oppressa dalle città convicine.
  • 1141 Pietro Gatileso istituisce sotto l’invocazione di San Clemente, in una palude contigua al canal Orfano un ospizio per pellegrini.
  • 1145 Guerra contro i Padovani, vittoria dei Veneziani nel villaggio nominato la Tomba non lontano da Gambarare.
  • 1146 Su una palude situata fra Murano e Mazzorbo, si erige, in onore di San Giacomo Apostolo, un ospizio per i pellegrini di Terra santa.
  • 1148 Morte del doge Pietro Pollani, viene tumulato nella chiesa di San Cipriano di Murano. I Veneziani vanno in aiuto all’imperatore d’Oriente, contro Ruggiero re di Sicilia, e a Corfù scacciarono i Siculi, non senza orrida strage (dipinto di Marco Vecellio nella sala nella sala dello Scrutinio). Domenico Morosini, doge XXXVII.
  • 1149 Guerra contro i pirati dell’Istria che danneggiano in mare i Veneziani, Pola è assalita e in breve ridotta a giurar nuovamente, così come anche Rovigno, Parenzo, Cittanuova ed Umago.
  • 1151 Anche gli Anconitani scorrevano il golfo pirateggiando, sicché, speditasi contro di essi una flotta, rimangono compiutamente disfatti, ed il loro capo Guiscardo di Brancafiamma, caduto cattivo, venne impeso subitamente.
  • 1155 Al tempo di questo doge si fabbrica la chiesa di Santa Maria dei Crociferi, a cui viene annesso un albergo di povere donne. Morte del doge Domenico Morosini, viene sepolto presso la chiesa di Santa Croce di Luprio.
  • 1156 Vital II Michel, doge XXXVIII.
  • 1157 La peste infierisce in città, anche negli anni 1161 e 1165.
  • 1162 Guerra contro Ulderico Patriarca di Aquileia. Sconfitti gli Aquileiesi, è fatto prigioniero Ulderico con dodici canonici, che viene poi liberato a condizione di pagare ogni anno alla Repubblica il tributo di un toro e di dodici porci, da questo episodio deriva la festa di giovedì Grasso. Zara si rivolta nuovamente, mossa dalle istigazioni di Stefano III re d’Ungheria, e nuovamente viene domata sicché, duecento nobili zaratini vengono a Venezia a chiedere perdono.
  • 1167 Venezia partecipa alla Lega Lombarda.
  • 1168 Fuoco uscito da San Salvatore, brucia sei contrade.
  • 1170 Emanuello, imperatore greco, toglie alla Repubblica Ragusa, Trau, e Spalato, e spoglia i mercatanti Veneziani. Cento galee in venti giorni sono allestite e dal doge comandate. Si ricuperano le città; ma mentre conchiudonsi accordi con l’imperatore, la peste fa perire quasi tutta la gente Veneziana, che ritorna con sole 17 galee. La città viene divisa in sei SESTIERI, ed ogni sestiere in parrocchie o contrade.
  • 1172 Muore il doge Vitale II Michiel, viene ucciso mentre tenta di ritirarsi nel monastero di San Zaccaria, viene sepolto nella stessa chiesa di San Zaccaria. Viene stabilito che il nuovo doge sia presentato
    al popolo dicendo: E’ questo il vostro doge, se vi é a grato. Sebastiano Ziani, doge XXXIX. Primo atto del doge Ziani è di punire Marco Casolo, assassino del suo predecessore.
  • 1174 Vengono istituite varie magistrature: Giustizia vecchia, Giustizia nuova, delle Biade, Dazio del vino, Ternaria vecchia sopra gli oli, e quella delle Beccherie. Viene rinnovata dai fondamenti della chiesa di San Geremia.
  • 1177 Papa Alessandro III viene a Venezia per salvarsi dalla persecuzione di Federico Barbarossa: pugna navale dei Veneziani contro l’armata di Federico in favore del Papa. Pace a Venezia tra il Papa e l’imperatore (12 dipinti nella sala del Maggior Consiglio e nella sala del Consiglio dei Dieci).
  • 1178 Muore il doge Sebastiano Ziani, viene sepolto nella chiesa di San Giorgio Maggiore in isola. Sotto questo doge si provvede a selciare la piazza San Marco, demolendo la muraglia merlata che le cingeva, si erigono le fabbriche d’intorno alla piazza, si restaura e si ingrandisce il Palazzo ducale, s’innalzano le due immani colonne sulla piazzetta, e da si costruisce il primo ponte di Rialto in legno. Orio Mastopietro, doge XL. Viene istituito il magistrato del Forestiero. Viene riedificata la chiesa di San Giovanni in Bragora.
  • 1179 Si crea il consiglio minore dei dogi, ovvero la Signoria.
  • 1182 La peste affligge la città.
  • 1185 Zara si dà nuovamente agli Ungheri del re Bela III.
  • 1189 Spedizione dei Veneziani contro i Saraceni per la Terra Santa, insieme ai Pisani e ai Genovesi, e riconquista della città di Acri. Si rifabbrica la chiesa di San Salvatore, per opera del priore Gregorio Fioravanti. Si fonda una chiesa ed un ospedale, nell’ isola di San Lazzaro, per curare i lebbrosi, dalla pietà di Leone Paolini.
  • 1193 Muore il doge Orio Mastropiero, viene sepolto nella chiesa di Santa Croce in Luprio. Enrico Dandolo, doge XLI.
  • 1195 I Veneziani pongono l’assedio a Zara, i quali chiamano in soccorso i Pisani, battaglia dei Veneziani contro i Pisani a Pola.
  • 1199 Si fonda la chiesa ed il monastero di Sant’Andrea della Certosa in isola.

XIII SECOLO

  • 1200 Bandita dal papa Innocenzo III una nuova crociata per liberare la Palestina.
  • 1201 I Crociati arrivano in Venezia per concertare il passaggio di Terra Santa, ma non sono in grado di soddisfare alla somma convenuta, per cui assistono la Repubblica, con a capo il doge Enrico Dandolo, nel ricupero di Zara defezionata (dipinto di Giovanni Clerck Loronese nella sala del Maggior Consiglio).
  • 1204 Alessio figlio d’ Isacco imperatore bizantino implora l’assistenza dalla Repubblica e dei crociati per recuperare il trono paterno rapitogli dallo zio. In seguito dei torbidi scoppiati nella città di Costantinopoli si decide la sua conquista (dipinto di Domenico Robusti detto il Tintoretto nella sala del Maggior Consiglio). Viene eletto imperatore Baldovino conte di Fiandra. Distribuito il bottino, a norma del trattato, ai Veneziani toccano i quattro cavalli enei, l’immagine santa della Madonna di Nicopeia, le isole e le coste tali da formare una linea non interrotta di porti da Costantinopoli fino a Venezia I Veneziani acquistano il regno di Candia dal marchese di Monferrato. Si istituisce il magistrato dell’Esaminador, con l’incarico di esaminare i testimoni, di sottoscrivere i contratti, ecc.
  • 1205 Morte del doge Enrico Dandolo, viene sepolto nel portico della chiesa di Santa Sofia. Pietro Ziani, doge XLII. Marino Zeno primo podestà di Costantinopoli. Vittoria di Reniero Dandolo contro il pirata genovese Leone Vetrano e ripresa di Corfù. La peste tre volte affligge la città, cioè nel 1205, 1217 e 1218. Un terremoto gravissimo mina un lato del monastero di San Giorgio Maggiore. Si riedifica la chiesa di San Cassiano.
  • 1212 Una colonia di nobili e di altri cittadini viene mandata in Candia. Si concede l’isola di San Michele ad Alberto, monaco camaldolese, perché possa erigere un cenobio.
  • 1214 Un incendio distrugge la chiesa di Santa Maria dei Crocecchieri.
  • 1215 Guerra contro i Padovani, dopo i fatti successi durante la festa dal Castello d’Amore a Treviso. Vittoria dei Veneziani presso la Torre del Bebbe.
  • 1222 Si fonda la chiesa della Maddalena e si rinnova quella di San Pantaleone. La beata Giuliana Collalto fonda il cenobio di San Biagio alla Giudecca.
  • 1225 Si creano i magistrati di Petizione e dei Cinque alla pace. Si rinnova la chiesa di San Giacomo dall’Orio.
  • 1229 Morte del doge Pietro Ziani, viene sepolto nella chiesa di San Giorgio Maggiore. Jacopo Tiepolo, doge XLIII.
  • 1232 Guerra contro i ribelli di Candia, sedata questa per opera di Marco Sanudo e Marco Gradenigo.
  • 1233 L’isola di Santa Elena viene concessa da Marco Micheli, vescovo di Castello, a fra Demetrio, priore dei canonici regolari, affine di adunarvi i monaci dell’ordine suo. Un terremoto reca gravissime rovine ai fabbricati.
  • 1234 Viene donato a fra Alberico, priore dei domenicani, un terreno coperto dalle acque per fabbricarvi il tempio dei Santi Giovanni e Paolo. Gela la laguna in guisa che si può varcarla a piedi fino alla terraferma.
  • 1236 Guerra sociale dei principi Italiani in favore del papa Alessandro III contro l’imperatore Federico. Giovanni, Maria e Lavinia Badoaro donano un ampio terreno alla monaca Costanza, onde possa fondare la chiesa ed il cenobio di Santa Chiara.
  • 1237 Si erige il monastero di Santa Maria della Celestia.
  • 1238 Guerra seconda contro il greco imperatore Giovanni Vitazzo che tenta di occupare Costantinopoli.
  • 1240 Guerra dei Veneziani contro Ferrara che viene tolta a Salinguerra Torello. Sesta guerra per la ribellione di Zara, e vittoria di Remiero Zeno. L’acqua cresce tanto da giungere sopra le vie all’altezza di un uomo.
  • 1242 I Veneziani contro i Pisani alleati di Federico II, danno il guasto a Tremoli a Vasto e ad altre terre pugliesi. Reniero Zeno riprende e riporta all’ordine la città di Zara che si è data agli Ungheri. Si fonda il monastero di Sant’Anna da frate Jacopo da Fano.
  • 1248 e 1249 Peste e carestia apportarono desolazione gravissima.
  • 1249 Morte del doge Jacopo Tiepolo, viene sepolto nella esterna fronte del tempio dei Santi Giovanni e Paolo. A questo doge si deve l’istituzione dei Correttori della Promissione ducale, degli Inquisitori sopra il doge defunto, del Magistrato del Petizion e del magistrato dei Cinque alla Pace che avevano l’incarico di trattare le contese di lieve importanza. Marino Morosini, doge XLIV. Si fonda la chiesa ed il monastero degli Eremitani di Santa Maria del Lazzaretto vecchio.
  • 1250 Si pone la prima pietra del tempio di Santa Maria dei Frari.
  • 1251 Piantata o riedificata, nelll’isola di Candia, la città di Canea. Viene mandata una quarta colonia a Creta. Papa Innocenzo IV al primicerio di San Marco, Jacopo Belegno, ed ai suoi successori, concede l’uso della mitra, dell’anello e del pastorale.
  • 1252 Si erige il monastero della Santissima Trinità, dove poi sorge la chiesa di Santa Maria della Salute, concedendolo ai cavalieri teutonici.
  • 1253 Viene istituito il magistrato dei Signori di Notte, alfine di vigilare alla sicurezza delle strade, quello dei Consoli dei mercatanti, e quello appellato del Sopra-Gastaldo, e l’altro della Ternaria, detta poi Vecchia, giacché non molto tempo dopo ne fu instituito uno col titolo di Ternaria nuova. Morte del doge Marino Morosini, viene sepolto nell’atrio della Basilica di San Marco, con appeso il suo scudo, costume che venne poi seguito dai suoi successori, fino a che, per l’ingombro che recavano tutti quegli scudi, si tolsero. Reniero Zeno, doge, XLV.
  • 1255 Viene istituito il magistrato del Mobile, affine di sollevare gli altri due magistrati del Proprio e della Petizion.
  • 1256 Papa Alessandro IV bandisce una crociata contro Ezzelino da Romano. Nelle battaglie combattute Ezzelino perde Padova, Cittadella, Este ed altre terre. Guerra seconda de Genovesi per le cose di San Saba. Si istituiscono i tre provveditori del Comune, ai quali spettava di vigilare sul traffico e sulla mercatura.
  • 1258 Vittoria di Lorenzo Tiepolo sui Genovesi e fine della guerra di San Sabba in Acri (dipinto di Francesco Montemezzano nella sala dello Scrutinio).
  • 1259 Si istituiscono i Visdomini alla Ternaria, che intendono ad imporre ed esigere le pubbliche gravezze per l’ingresso e per lo consumo dell’olio, della legna e delle grascie. Un orribile turbine rovina molte fabbriche.
  • 1260 Guerra contro i Genovesi confederati con l’imperatore Paleologo. Istituita la confraternita della Carità.
  • 1261 Si aggiungono ai tre giustizieri già esistenti altri tre, distinguendoli in giustizieri vecchi e nuovi, affinché più sollecitamente fossero trattati gli affari concernenti alle arti. Istituita la confraternita di San Giovanni Evangelista.
  • 1262 Vittoria riportata sopra i Genovesi da Giberto Dandolo.
  • 1264 Si rinnova il Ponte di Rialto fondandolo sopra pali, il quale primaera formato sopra barche, ed si appellava del quartarolo, perché appunto si pagava quella moneta per valicarlo. Si dà sistema al magistrato dell’Avvogaria, d’ignota ed antichissima istituzione. Viene concessa l’isola, posteriormente appellata di Santa Maria della Grazia, a frate Lorenzo, rettore dell’ospitale della casa di Dio.
  • 1264 Tiro in Siria viene espugnata da Andrea Barozzi contro i Genovesi, poi la flotta dei Veneziani in inferiorità numerica sconfigge la flotta genovese-bizantina nella Battaglia di Settepozzi nelle acque del Peloponneso (Morea).
  • 1266 Altra battaglia navale, altra vittoria sopra i Genovesi riportata tra Trapani e Masara da Giacomo Dandolo e da Marco Gradenigo.
  • 1268 Si instituiscono i Visdomini al fondaco dei Tedeschi, i quali dovevano vigilare sulle merci e sul traffico dei Tedeschi dimoranti in Venezia. Viene ampliato l’ospedale di San Marco, già fondato dal santo doge Pietro Orseolo. Muore il doge Reniero Zeno, viene sepolto nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo. Lorenzo Tiepolo, doge XLVI. Si istituisce la carica di Cancellier Grande, il primo innalzato a questa carica è Corrado Ducato, l’ultimo Giannantonio Gabrieli, il quale al cadere della Repubblica, è il quarantesimoquinto.
  • 1271 Istituiti i Governatori delle dogane d’ingresso, ed il Capitanato delle barche armate alla riviera della Marca, i quali devono custodire
    tutti gli sbocchi dei fiumi nell’Adriatico, ed invigilare sui contrabbandi. Guerra con i Bolognesi per i dazi marittimi.
  • 1272 Viene fondato l’ospitale della Casa di Dio, per donazione di un fondo fatta da Maggio Trevisano a frate Lorenzo. Questo ospitale venne poi destinato ad albergare povere donne di vita onesta e sciolte dai legami del matrimonio.
  • 1275 Vittoria sopra i Bolognesi di Marco Gradenigo. Umago, Cittanuova, Cervia, ed i castelli di Montone e di San Lorenzo vengono in devozione della Repubblica. Muore il doge Lorenzo Tiepolo, viene sepolto nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo. Jacopo Contarini, doge XLVII.
  • 1276 Discordie con gli Anconetani, l’assalto di Ancona viene respinto. Marco Cornaro e Jacopo Tiepolo riportano all’obbedienza Capodistria.
  • 1277 La peste infierisce in Venezia, secondo una cronaca antica citata dal Gallicciolli.
  • 1280 Morte del doge Jacopo Contarini, viene sepolto nel chiostro di Santa Maria dei Frari. Giovanni Dandolo, doge XIVIII. Guerra dei Triestini ribellatisi alla Repubblica e datisi al patriarca di Aquileia. Istituita la magistratura dei Cattaveri, ossia trova averi, a cui spettava d’investigare tutto ciò che avea relazione ai pubblici averi. Due gravi sciagure, un orribile terremoto, che sparse lo spavento per tutta la città, la seconda, da una inondazione stragrande accaduta nel dicembre, dalla quale rimasero molti sommersi o morti dal freddo.
  • 1281 I Triestini si spingono fino a Caorle, trassero cattivo il podestà Marino Selvo, incendiarono il palazzo pretorio, e, proseguendo, giunsero sino ai lidi di Malamocco, depredandoli. I Veneziani si recano con una nuova flotta a Trieste, e dopo lunga pugna la doma. Isola, in Istria, viene in devozione alla Repubblica.
  • 1282 L’acqua delle lagune allaga la città.
  • 1283 Pirano, in Istria, viene a divozione della repubblica. Un altro terremoto per il quale rovinano quasi tutti i camini, e danneggiata grandemente la torre di Mestre. Una terribile inondazione per la quale
    la città si salva per miracolo.
  • 1284 Guerra contro il patriarca d’Aquileia. Si decreta, per la prima volta, la coniazione del famoso ducato d’oro, appellato poi zecchino.
  • 1287 Tommasina Morosini diventa moglie di Stefano re di Ungheria. Istituzione della magistratura degli Ufficiali alla dogana da terra, detti
    alle tre Tavole d’introito, sopra le quali si scrivevano tutte le merci per la esazione dei dazi.
  • 1289 Tripoli e Tolemaide (Acri) sono prese dal Soldano, una squadra Veneziana va contro il Soldano. Su istanza di papa Nicolò IV, viene ammesso il Santo ufficio. Morte del doge Giovanni Dandolo, viene sepolto nel primo chiostro dei Santi Giovanni e Paolo. Pietro Gradenigo doge XLIX
  • 1290 Guerra contro i Padovani per aver essi fortificato Peta di bò. Pace con Raimondo dalla Torre patriarca di Aquileia.
  • 1291 Acri è presa dal Soldano Menichesadar. Guerra della repubblica contro l’imperatore Greco, generale dell’armata è Pancrazio Malipiero, ma ributtato all’isola di Lango va in suo luogo Jacopo Tiepolo figlio del doge. Pace della repubblica col patriarca di Aquileia e con il conte di Gorizia.
  • 1293 La peste affligge la città, poi ripetutasi negli anni 1301 e 1307.
  • 1294 Guerra con i Genovesi a Pera: vi muove con le armi alla mano Andrea Cappello. Si fonda la chiesa di San Stefano.
  • 1295 Viene istituita la magistratura dei Sopra-Consoli, la quale intendeva alle faccende dei fallimenti.
  • 1296 Ruggiero Morosini, generale di 58 galee, arde da Largirò sino a Pera, insieme a molte navi Greche, ed assalta Costantinopoli. Jaffa è tolta a Genovesi da Giovanni Soranzo (dipinto di Guilio Dal Moro nel soffitto della sala dello Scrutinio)
  • 1297 Serrata del Maggior Consiglio; viene resa ereditaria l’appartenenza al Maggior Consiglio, con l’esclusione delle famiglie di più recente ricchezza e del popolo da ogni cosa relativa alla pubblica amministrazione. L’acqua delle lagune cresce con danno della città. Si rinnova la chiesa di Santa Fosca.
  • 1298 Battaglia navale nelle acque di Curzola nella Dalmazia, con rotta piena dei Veneziani comandati da Andrea Dandolo contro i Genovesi di Lamba Doria. Marco Polo prigioniero dei Genovesi trova in quelle prigioni il pisano Rustichelli, al quale detta il racconto dei suoi viaggi. Vengono aggiunti, ai due, quattro altri consiglieri del doge, sicché questo corpo di sei è appellato Consiglio minore del doge, o Signoria.

XIV SECOLO

  • 1300 La congiura di Marino Bocconio viene estinta felicemente.
  • 1302 La città di Costantinopoli viene assalita da Belletto Giustiniani.
  • 1303 Si ingrandisce per la prima volta l’Arsenale.
  • 1304 Guerra di nuovo contro i Padovani, Giovanni Soranzo e Eufrosio Morosini assaltano un forte dei Padovani messo a difesa delle loro saline.
  • 1305 Tomasina Morosini, figlia di Michele, impalma da Stefano, figlio di Ungheria. Costanza Morosini, figlia del procuratore Michele q. Alberico, impalma Uladislao re di Servia.
  • 1308 Azzo d’Este cede Ferrara ai Veneziani, che la difende con Nicolò Quirini, contro le pretese di papa Clemente V, il quale emette bolla di scomunica contro la città di Venezia. Guerra dei Veneziani e Napolitani contro l’impero di Costantinopoli, nella quale Marco Minotto prende Stalimene e danneggia molti paesi della Romania, per cui l’imperatore chiede la pace.
  • 1309 Guerra contro il patriarca di Aquileia e con il conte di Gorizia.
  • 1310 Guerra civile e congiura di Baiamonte Tiepolo e Marco Quirini. Istituito il Consiglio dei Dieci, prima provvisorio, in seguito perpetuo. Istituzione della prima festa della regata, per distrarre il popolo dopo la congiura.
  • 1311 Ferrara ritorna al pontefice. Morte del doge Pietro Gradenigo, non senza sospetto di veleno, viene sepolto nella chiesa di San Cipriano di Murano. Marino Zorzi doge L.
  • 1312 Erezione della chiesa di San Domenico di Castello, dell’unito cenobio, e di un ospitale, ove accogliere orfani abbandonati di ambedue i sessi. Morte del doge Marino Zorzi, ottiene sepoltura nel primo chiostro del cenobio dei Santi Giovanni e Paolo. Giovanni Soranzo, doge LI. Pace per le cose di Ferrara col papa sdegnato coi Veneti. Guerra e vittoria settima di Zara ribellatasi dalla repubblica, tornano all’obbedienza anche Traù, Sebenico (1322), e Spalato (1327).
  • 1313 Clemente V, soddisfatto con centomila fiorini d’oro, leva la scomunica scagliata contro i Veneziani per le cose di Ferrara.
  • 1314 L’acqua della laguna allaga la città.
  • 1315 Si fonda la chiesa e il cenobio di Santa Marta.
  • 1318 Incendio del fondaco de Tedeschi. Venuta in Venezia di molti Lucchesi, parecchi dei quali erano distinti lavoratori di seriche stoffe. Introduzione nella città del lavoro degli specchi, per opera di tre industri cittadini. Si aggiungono ai Signori di Notte sei capi, uno per sestiere.
  • 1320. Si allarga L’Arsenale, occupando la piscina di ragione dei monaci di San Daniele. Si consolida la Punta della Dogana, si costruiscono i magazzini, compreso quello per il sale, si murano alcuni ponti, si selciano varie strade, si costruiscono nuovi mulini.
  • 1321 Dante Alighieri, viene spedito da Guido Novello da Polenta, signor di Ravenna, a Venezia per una ambasceria. Si rifabbrica la chiesa di Santa Agnese.
  • 1324 Guerra quinta contro i Genovesi difensori del greco imperatore Andronico, e vittoria di Giustiniano Giustimiani, presso il canale di Costantinopoli.
  • 1328 Morte del doge Giovanni Soranzo, dopo avere sapientemente governato, viene sepolto nella cappella del Battistero della Basilica di San Marco. Francesco Dandolo doge LII. Scoperta della congiura di Jacopo Querini ed altri.
  • 1329 Battaglia contro i Genovesi nel mar Maggiore, nella quale Giustiniano Giustiniani assedia Pera. Si gettano le fondamenta della chiesa dei Servi e si fonda il monastero di Sant’Andrea da quattro nobili matrone veneziane.
  • 1330 Guerra quinta contro i sediziosi di Candia, e vittoria di Giovanni Cornaro. Si amplia grandemente l’ospitale dei Santi Pietro e Paolo a Castello. Pola, città dell’Istria, viene in devozione della Repubblica
  • 1334 Lega della Repubblica con il Papa, Imperatore e Francia contro il Turco; generale veneziano è Pietro Zeno, che riporta vittoria.
  • 1336 Lega con i Fiorentini di Pietro dei Rossi contro Mastino della Scala signore di Verona.
  • 1337 Alberto della Scala, governator di Padova, condotto in prigione a Venezia.
  • 1339 Viene statuita la pace con Mastino della Scala, Treviso col suo territorio passano sotto il dominio dei Veneziani.
  • Morte del doge Francesco Dandolo, viene sepolto nella chiesa di Santa Maria dei Frari. Bartolomeo Gradenigo, doge LIII.
  • 1340 Si decreta l’edificazione della sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale. Memorabile inondazione della città, per prodigio salvata, a perpetuarne la memoria due ampie tele, del Giorgione e del Paris Bordone, ora all’Accademia di Belle Arti.
  • 1341 Viene compiuta l’erezione dei pubblici granai in Terranuova. Viene portata a compimento la scuola della confraternita della Misericordia.
  • 1343 Morte del doge Bartolomeo Gradenigo, viene sepolto nell’atrio della Basilica di San Marco. Andrea Dandolo, doge LIV. Si crea la magistratura degli Auditori delle sentenze, a cui si appellavano i giudizi civili di prima istanza.
  • 1344 Lega indetta dal papa Clemente VI contro i Turchi, conquista provvisoria di Smirne e sacrificio di Pietro Zeno (dipinto di Pietro Longo nel soppalco della sala del Maggior Consiglio). Si eleva la fabbrica della scuola grande della Carità.
  • 1345 Viene eretta la cappella di Sant’Isidoro, riceve nobile decorazione nella facciata principale, e si amplia e si riduce la pala d’oro.
  • 1346 Sesta ribellione di Zara, e vittorie di Pietro Canale e Marino Faliero. Fra Pietro d’ Assisi fonda, presso il cenobio di San Francesco della Vigna, il pio luogo della Pietà, trasportato poi, nel 1475, nel sito attuale. Si pone la prima pietra della chiesa di Sant’Antonio di Castello. Marco Michieli dispone, in morte, la fondazione la chiesa ed il cenobio di San Pietro Martire, effettuata poi nel 1363.
  • 1347 Tremendo terremoto, nel giorno di San Paolo, a Venezia e in tutta l’Italia, si secca il Canal Grande. Si rifabbrica la chiesa di San Basilio.
  • 1348 Peste orrenda per tutta l’Italia, periscono i tre quinti della popolazione di Venezia, e si estinguono cinquanta famiglie nobili. Capodistria di ribella ma viene prontamente sottomessa. Guerra settima Genovese per le cose mercantili di Tana, vittoria sopra di loro a Caristo riportata da Marco Ruggeri.
  • 1349 Si crea il Collegio sopra le biade, con la facoltà di provvedere granaglie e disporle.
  • 1352 Rotta, nelle acque del Bosforo, dei Veneziani di Pancrazio Giustiniano ad opera dei Genovesi comandati da Paganino Doria.
  • 1353 Vittoria di Nicolò Pisani alla Lojera contro i Genovesi, questi guidati da Paganino Doria devastano Parenzo.
  • 1354 I Genovesi di Giovanni Doria sorprendono la flotta dei Veneziani all’isola della Sapienza e la sbaragliano. Viene istituito il magistrato delle Rason Vecchie, la cui ispezione era l’economia e la disciplina del pubblico erario. Morte del doge Andrea Dandolo, viene sepolto nella cappella del Battistero della Basilica di San Marco. Marino Faliero; doge LV.
  • 1355 Trama del doge contro la Repubblica, conosciuta la trama il Consiglio dei Dieci fa arrestare e condanna il doge alla pena di morte. Morte del doge Marino Faliero, il suo corpo viene tumulato nella cappella della Madonna della Pace, presso la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Giovanni Gradenigo, doge LVI.
  • 1356 Re Lodovico d’Ungheria penetra nella Dalmazia, ed entrato nel Friuli, s’impadronisce di Sacile e Conegliano, giungendo fin sotto Treviso. Morte del doge Giovanni Gradenigo, viene sepolto nel capitolo dei Frari, dentro un’ urna dorata, senza inscrizione. Giovanni Delfino, doge LVII.
  • 1358 Pace con il re d’Ungheria.
  • 1361 Morte del doge Giovanni Delfino, viene sepolto nella cappella maggiore del tempio dei Santi Giovanni e Paolo. Lorenzo Celsi, doge LVIII. Venuta a Venezia del duca d’Austria, di Pietro Lusignano re di Cipro e del Petrarca. Si inizia ad edificare, su progetto di Tomaso Viaro, il campanile dei Frari.
  • 1364 Rivolta dell’isola di Candia e sua riconquista da parte di Domenico Michele e Lucchino del Verme.
  • 1365 Morte del doge Lorenzo Celsi, viene sepolto nella chiesa di Santa Maria della Celestia. Marco Cornaro, doge LIX. Vittoria in Candia di Nicolò Trevisano.
  • 1367 Compiuta la sala del Maggior Consiglio, si inizia a decorarla con pitture storiche e con le immagini dei dogi. Le galee dei Veneziani accompagnano papa Urbano V che rientra da Avignone a Roma. Morte del doge Marco Cornaro, viene sepolto nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo.
  • 1368 Andrea Contarini, contro la sua volontà, doge LX. Sollevazione dei Triestini che chiedono aiuto a Leopoldo duca d’Austria, Taddeo Giustiniani li sconfigge, e per tenere in freno gli abitanti, si dà mano alla erezione del castello di San Giusto. Prende fuoco il monastero delle Vergini.
  • 1373 Guerra prima contro Francesco da Carrara signore di Padova per ragione dei confini. Gli Ungheri di Stefano, voivoda di Transilvania, e Francesco da Carrara sconfiggono i Veneziani. Rotta dei Padovani e degli Ungheri a Piove di Sacco, i Veneziani li sorprendono con una schiera di balestrieri ed arcieri Candioti. Pace con i Padovani, Francesco detto il Novello viene a Venezia, accompagnato dal Petrarca, a chiedere il perdono. Viene accordato agli ebrei di fermarsi per cinque anni a Venezia.
  • 1375 Si fonda intorno a quest’anno il cenobio del Corpus Domini.
  • 1376 Si decreta che gli stendardi della piazza siano costrutti più nobilmente.
  • 1378 Vittoria di Vittore Pisani ad Azio sopra i Genovesi di Luigi Fieschi.
  • 1379 Battaglia navale al largo di Pola, la flotta dei Genovesi si scontra con i Veneziani, dove Vittore Pisani convinto della sua superiorità, viene sorpreso dalla retroguardia avversaria. Perdita di Chioggia.
  • 1380 Vittoria di Carlo Zeno e recupero di Chioggia tolta ai Genovesi, che hanno tremila morti e quattromila tratti in cattività, muore anche Pietro Doria il loro capitano supremo (dipinto di Paolo Veronese nella sala del Maggior Consiglio). Vittore Pisani sconfigge i resti della flotta genovese sotto Cattaro. Perdita di Trieste occupata dai Tedeschi. Muore il capitano illustre Vittore Pisani. Si scava per la prima volta il Canal Grande.
  • 1381 Perdita della città di Treviso.
  • 1382 La peste dura dal marzo all’ottobre, dalla quale perirono circa 19.000 persone. Morte del doge Andrea Contarini, viene sepolto, in mezzo al compianto generale, nel chiostro di San Stefano.
  • 1382 Micheli Morosini, doge LXI. Morte del doge Micheli Morosini, viene sepolto nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo.
  • 1382 Antonio Veniero, doge LXII.
  • 1383 Si rifabbrica la città di Chioggia quasi distrutta, e si riparava il castello.
  • 1385 Corfù viene a devozione della Repubblica.
  • 1388 Confederazione con il duca di Milano e seconda guerra contro il Carrarese per la ricuperazione di Treviso, Ceneda, ec. Acquisto della città d’Argo, e di Napoli di Romania. Si fabbrica la chiesa di San Lodovico (Alvise).
  • 1389 Si rifabbrica la chiesa di San Provolo per opera di Amadeo de’ Bonguadagni.
  • 1392 Si fonda il monastero dei Gesuati.
  • 1393 Scoppia la prima delle tre pesti che desòlano Venezia durante la ducea di Antonio Veniero. Si costruisce l’orologio di Rialto, che suonava le ore a comodo dei mercanti.
  • 1394 Si fabbrica la chiesa del Corpus Domini.
  • 1395 Si rifabbrica la chiesa di San Tommaso.
  • 1396 Si fondano la chiesa ed il cenobio di San Sebastiano.
  • 1397 Vittoria presso il fiume Po dei Veneziani contro l’armata di Giovanni Galeazzo Visconti signor di Milano. Seconda peste dalla quale periscono oltre 15.000 persone.
  • 1398 Si erige il campanile di San Giovanni Elemosinano, si restaura la chiesa della Madonna dell’ Orto, e si ammattona la pubblica pescheria di Rialto.

XV SECOLO

  • 1400 Terza pestilenza, ancor più grave, dalla quale muoiono fino cinquecento persone al giorno. Morte del doge Antonio Veniero, viene sepolto nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo. Michele Steno, doge LXIII.
  • 1401 Si erige il castello al porto del Lido, ed il ponte di Rialto, rovinatosi il dì 12 dicembre dello stesso anno, e si rifa in legno quale era dapprima.
  • 1403 Guerra nona contro i Genovesi, e vittoria di Carlo Zeno a Modone. Acquisto fatto dei Veneti di Vicenza, Feltre, Cividal di Belluno, Bassano ed altri luoghi. Guerra terza contro Francesco di Carrara signor di Padova. Va a fuoco il pinacolo del campamle di San Marco, tostamente rifatto, e per di più posto ad oro.
  • 1404 Acquisto del Polesine. Si costruisce il grande verone del Palazzo Ducale, verso il Molo.
  • 1405 Guerra contro Francesco II Novello Carrara, signore di Padova, Cattura del Novello con i due figli, tutti e tre posti a morte. Il fine di questa guerra fu l’acquisto delle città di Vicenza, di Verona e di Padova, dei distretti chiamati dei Sette Comuni, di Este, Montagnana, Monselice, Camposampiero, Cittadella, Piove e di altri luoghi nel Padovano.
  • 1406 Cologna viene aggregata al Dogado e unita al Sestiere di Dorsoduro.  Si istituisce la processione del Corpus Domini.
  • 1407 Grandi feste per l’esaltazione al trono pontificale di Angelo Corraro, patrizio veneto, che assumeva il nome di Gregorio XII.
  • 1408 Acquisto di Zara per cessione fatta da Ladislao di Napoli, verso l’esborso di centomila fiorini d’oro. Acquisto, per trattative col marchese di Ferrara, dei castelli sul Po, di Guastalla, Brescello, Casalmaggiore e Colorno.
  • 1410 Guerra contro re Sigismondo d’Ungheria, dura due anni. Un forte terremoto rovina di parecchie case, dei campanili di santa Fosca, e del Corpus Domini, di mura, camini ecc.
  • 1412 Gli Ungheri guidati da Pippo Spano saccheggiano l’Istria e la Dalmazia, e con alcune zattere si spingono fino a San Nicolò del Lido, dove sorprese le guardie, si danno alle devastazioni. Battaglia presso la Motta, al passo del Livenza, con i Veneziani guidati da Pietro Loredano e da Carlo Malalesta che sconfiggono gli Ungheri e li inseguono fino Portobuffolé.
  • 1413 Morte del doge Michele Steno, viene tumulato nella chiesa di Santa Marina. La peste scoppiata causa la morte di circa 50.000 persone. Tommaso Mocenigo, doge LXIV.
  • 1415 Guerra seconda contro Sigismondo imperatore, nella quale Sacile, Cividal di Belluno, Serravalle, Feltre e la Motta sono ricuperati, e finalmente Udine si dà ai Veneziani. Si istituiscono
  • 1416 Acquisto di Sebenico e di altre città della Dalmazia fatto da Pietro Loredano e sua vittoria contro i Turchi.
  • 1417 Una saetta distrugge il pinacolo del campanile di San Marco.
  • 1418 Si incendiano le cupole della Basilica di San Marco
  • 1423 Muore il doge Tommaso Mocenigo, viene sepolto nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Francesco Foscari, doge LXV. Durante l’interregno si delibera l’abolizione dell’antico ruolo dell’Arengo del popolo, per tal modo cessa ogni parte del popolo nel governo, che si fece del tutto aristocratico, e venne a cessare altresì la denominazione di Comune Venetiarum, che si sostituita con quella di Signoria, rimane l’usanza della richiesta rituale di approvazione del nuovo doge al popolo. Il Maggior Consiglio, composto da novecento undici nobili, si riunisce per la prima volta nella Sala del Maggior Consiglio. Salonicchio si dà alla Repubblica. Patrasso dall’arcivescovo è data al senato. Giovanni imperatore, figlio di Emanuello, arriva a Venezia. L’isola di Santo Spirito viene concessa ai monaci cisterciensi di Brondolo. Grande peste a Venezia, motivo dell’istituzione del Lazzaretto, e dalla quale perirono, 16.300 persone nel primo anno, e nel secondo 11.300.
  • 1424 L’isola di Lesina si dà alla Repubblica volontariamente. L’isola di San Cristoforo viene data a Giovanni Brunacci per stabilirvi un cenobio, poi concessa nel 1436, a fra Simeone da Camerino per fondarvi un monastero di frati eremitani di Monte Ortone. L’isola di Sant’Andrea viene concessa ai Certosini.
  • 1425 Terremoto importante in Venezia. Privilegio concesso da papa Martino V ai canonici di San Marco di portare l’almuzia.
  • 1426 Guerra prima contro Filippo Maria Visconti duca di Milano.
  • 1427 Vittoria navale sul Po di Francesco Bembo contro il Visconti, e di Francesco Carmagnola generale dei veneti eserciti terrestri a Maclodio. Un’altra peste invade la città per sei mesi di seguito ne muoiono circa centoventi al giorno.
  • 1428 Pace tra la repubblica ed il Visconti, acquisizione di Brescia con tutte le terre, castella, giurisdizioni annesse. L’ acqua alta sale a cinque piedi sopra le strade.
  • 1429 L’acqua cresce con gravissimo danno. Bologna si offre alla signoria, la quale non accetta, ma s’interpone per accordare quella città col Papa.
  • 1430 Pace coi Turchi, perdita di Salonicchio. La Repubblica è istituita commissaria di Ravenna da Obizzo da Polenta suo signore. Acque alte oltre quest’anno anche nel 1440, 1444 e 1445. Un fierissimo turbine affonda settantacinque navigli.
  • 1431 Eugenio IV Papa Veneziano, detto prima Gabriele Condulmer. Guerra seconda contro il duca di Milano Filippo Maria Visconti, e rotta sul Po avuta da Veneziani. Vittoria di Pietro Loredan a Rapallo contro i Genovesi in cui Francesco Spinola loro generale è fatto prigioniero. I Veneziani vengono sconfitti dagli Ungheri presso l’abazia di Rosazzo. Si costruisce di nuovo in legno, il ponte di Rialto. La laguna gela che viene da Mestre, sopra un carro, una sposa con la sua dote, e nel 1442 si andava pure a Mestre ed a Murano a piedi.
  • 1432 Il conte Francesco Carmagnola viene condannato a perdere il capo fra le due colonne della piazzetta di San Marco. Sconfitta dei Veneziani in Valtellina, Giorgio Cornaro viene catturato, il marchese Gian Francesco Gonzaga di Mantova, prende il comando generale delle armi che la ricupera ed assicura la Val Camonica.
  • 1433 Pace tra la repubblica ed il Visconti, acquisizione di Bergamo e del suo territorio. L’ acqua alta sale a cinque piedi sopra le strade. Attentato contro il doge Foscari commesso da Andrea Contarini.
  • 1434 Sconfitta del Gattamelata generale veneziano ad Imola che combatte contro Nicolò Piccinino capitano del duca Filippo.
  • 1436 Si fabbrica la chiesa e il cenobio di Sant’Alvise (Lodovico) e l’ospitale nell’ isola del Lazzaretto vecchio. Un incendio distrugge le botteghe intorno il campanile di San Marco.
  • 1437 Guerra terza contro Filippo Maria Visconti duca di Milano, la quale dura cinque anni.
  • 1438 Vittoria di Franceso Barbaro sopra Piccinino nella difesa di Brescia (dipinto di Jacopo Robusti detto Il Tintoretto, nel soppalco della sala del Maggior Consiglio). Battaglia navale sul Po.
  • 1440 La flotta risale il fiume Adige fino a Rovereto e viene trasportata via terra a Torbole, la flotta comandata da Stefano Contarini, si scontra con quella milanese, al largo del torrente Ponale, e acquisisce il completo dominio del lago (dipinto di Jacopo Robusti detto Il Tintoretto, nel soppalco della sala del Maggior Consiglio). Vittoria a Maderno di Pietro Avogaro e di Paride da Lodrone, generali veneziani, contro il Visconte. La città di Ravenna passa sotto il dominio di Venezia. L’isola di Santa Maria delle Grazie, viene concessa a Corrado Armanno, eremita.
  • 1441 Vittoria di Stefano Contarini presso Riva di Trento contro Biagio Assereto generale del duca Filippo. Acquisto di Ravenna e di Cervia. Sconfitta toccata ai Veneziani da parte di Nicolò Piccinino generale del duca di Milano, per cui perdono il Bergamasco. Un fiero turbine rovescia molte barche, sicché si annegano da trecento persone.
  • 1442 Drivasto, città dell’Albania e Pamaliotti, vengono a divozione della repubblica. Vengono aggiunti tre ai sei Procuratori di San Marco, cosicché sono nove. Si fonda la chiesa di San Giobbe e si rinnovano, per la seconda volta, la chiesa e il monastero del Corpus Domini, e la chiesa di San Luca. L’acqua sale a quattro passi sopra il comune marino, reca cotale danno nelle merci, che fu valutato ad oltre un milione d’oro, e nelle case per centomila ducati. Delle saette colpiscono i campanili di San Giorgio Maggiore, di Sant’Antonio e di San Pietro di Castello.
  • 1444 L’acqua delle lagune allaga con gran danno la città. Paolo Ducagino e Lecca suo fratello vengono, coi loro stati d’Albania, in divozione della repubblica.
  • 1445 Il figlio del doge Jacopo caduto in sospetto di avere accettato doni da parecchi cittadini e contro lo statuito dalle leggi, veniva confinato a Treviso, tornato a Venezia veniva accusato di avere causato la morte Ermolao Donato viene confinato nell’ isola di Candia. Dall’isola scrive al sultano, affinché gli mandasse una sua galea a levarlo, scoperta la cosa, venne fatto tradurre a Venezia, e nuovamente condannato al confino, dove muore. L’acqua delle lagune, cresce con gran danno degli abitanti.
  • 1446 Guerra quarta contro il duca di Milano, ed acquisti fatti dai Veneziani fra quest’anno ed il seguente di Ghiaradda, di Cassano, del Cremonese, e del Monte di Brianza. Vittoria de Veneziani ad Isola presso Casal Maggiore contro Francesco Piccinino (dipinto di Francesco Da Ponte detto Il Bassano, nel soffitto della sala del Maggior Consiglio). Si riforma la chiesa di Santa Maria della Carità
  • 1447 Vittoria di Lorenzo Loredano presso Napoli: Alfonso re di Napoli sdegnato si collega col duca di Milano ad offesa della repubblica. Perdita di Piacenza, poco avanti dai Veneziani acquistata, con la cattività di Gherardo Dandolo e di Taddeo Estense. Acquisto di Lodi fatto dai Veneziani. Si erige la scuola degli Albanesi a San Maurizio, e poco poi si rifabbrica la chiesa di San. Zaccaria. Terribile contagio di peste per la quale si spopola quasi la capitale, mentre rimangono preda di morte da trecento persone al giorno.
  • 1448 Rotta ricevuta da Andrea Quirino a Casal Maggiore. Perdita di Lodi.
  • 1449 Acquisto di Crema fatto dai Veneziani. Vittoria di Giacomo Antonio Marcello presso Sesia (fiume del Vercellese) contra i Savoini collegati col Visconte. Guerra di Luigi Loredano contro Alfonso re di Napoli. Guerra dei Veneziani contro il conte Francesco Sforza, e dura quattro anni. Il Tesoro di San Marco è rubato da Stamati greco, e poi ricuperato. Si crea il Magistrato sopra le Camere, onde vegliare sopra le Camere nelle città della Terraferma, per togliere i disordini.
  • 1451 Erezione in patriarcato del vescovato di Castello, nella persona di Lorenzo Giustiniani, poi santo, Domenico Michele è l’ultimo patriarca di Grado.
  • 1452 Viene creato il Provveditore ai boschi dello Stato, per la regolata provvista della legna da fuoco.
  • 1453 Caduta di Costantinopoli, conquistata dai Turchi, invano difesa da Nicolò Molino, Giovanni Loredano, Battista Gritti ed altri cristiani. Si assegna l’isola di San Francesco del Deserto ai minori osservanti.
  • 1454 Pace di Lodi con lo Sforza.
  • 1456 Un incendio rovina interamente la chiesa di San Girolamo.
  • 1457 Viene deposto per limiti di età il doge Francesco Foscari, che muore poco dopo, decretati solenni esequie a pubbliche spese, viene tumulato nella chiesa dei Frari.
  • 1457 Pasqual Malipiero, doge LXVI; fa incoronare la moglie. Terremoto notabile in Venezia.
  • 1459 L’arte della stampa viene condotta per la prima volta in Venezia da Nicolò Jenson Tedesco.
  • 1461 Jacopo Venier penetra nello stretto dei Dardanelli.
  • 1462 Muore il doge Pasquale Malipiero, viene tumulato nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Cristoforo Moro, doge LXVII.
  • 1463 Guerra quinta contro Trieste per i danni fatti da quella città agli uomini dell’Istria: il Papa però s’interpone. Guerra dei Veneziani cominciata quest’anno contro i Turchi, e nella quale la repubblica perde quasi tutta la Morea. Si crea il Collegio dei dieci Savi sopra le decime, ai quali fu devoluta l’imposizione del balzello sopra gli affitti delle case, molini, beni di qualunque sorta posseduti dai cittadini, tanto ecclesiastici che secolari. Si fonda il campanile di San Pietro di Castello, finito nel 1474.
  • 1464 Innalzato al soglio pontificale Pietro Barbo veneziano, con il nome di Paolo II. La peste irrompe nella città.
  • 1467 Gran parte dell’Albania è lasciata alla repubblica da Giorgio Castriota.
  • 1468 Cardinal Bessarione lascia la libreria alla repubblica. Federico III imperatore viene a Venezia, ed è festeggiato. Caterina Cornaro, figlia di Marco, impalma Jacopo Lusignano re di Cipro. Per la peste di quest’anno si erge il Lazzaretto nuovo, per cessione fatta dai monaci di San Giorgio Maggiore della vigna in quell’isola da loro posseduta.
  • 1469 Lega contro i Turchi di Paolo II. S’introdusse l’arte della stampa a Venezia per opera di Giovanni di Spira, il quale ottenne privilegio di stampare le Epistole di Cicerone per cinque anni. Si costruisce di nuovo la chiesa di San Michele in isola, con architettura di Mordo di Lorenzo.
  • 1470 Perdita dell’isola di Negroponte difesa contro i Turchi di Paolo Erizzo; morte inaudita di quest’ultimo, segato in due.
  • 1471 Smirne viene presa e messa a ferro e fuoco da Pietro Mocenigo (dipinto di Paolo Veronese, nel soffitto della sala del Maggior Consiglio). Si istituisce il magistrato Sopra Gastaldo, a cui fu commessa la esecuzione delle sentenze delle varie magistrature. Morte del doge Cristoforo Moro, viene sepolto nella chiesa di San Giobbe. Nicolò Tron, doge LXVIII. Caterina Cornaro diventa regina di Cipro.
  • 1472 Pietro Mocenigo rimette le cose della Morea. Incoronazione della moglie del doge Nicolò Tron. 1472, Si inizia a fondare l’Arsenale detto nuovissimo, capace di cento galee. Si erige il monastero di Tutti i santi, a cui fu annessa poco poi la chiesa. Si coniava la lira effettiva di argento da soldi venti, detta lira Tron.
  • 1473 Congiura nell’isola di Cipro contro la regina Cornaro, sicché Pier Mocenigo vi accorre con la flotta e doma quei rivoltosi, e ripristina l’ordine turbato in quell’ isola.
  • 1473 Morte del doge Nicolò Tron, viene sepolto nella chiesa di Santa Maria dei Frari. Nicolò Marcello, doge LXIX.
  • 1474 Difesa della città di Scutari da parte di Antonio Loredano contro i Turchi (dipinto di Paolo Caliari detto Il Veronese, nel soffitto della sala del Maggior Consiglio). Si fonda la chiesa dei Gesuiti, per la quale fabbrica il doge elargisce denaro e lascia ricchi addobbi. Si istituisce il Magistrato dei tre Savi sopra-conti, al quale magistrato si impone il carico di rivedere i conti dei governatori delle pubbliche entrate. Viene rinnovata la chiesa di San Pietro martire di Murano a motivo dell’incendio che l’aveva distrutta. Morte del doge Nicolò Marcello, viene sepolto nella chiesa di Santa Marina. Pietro Mocenigo, doge LXX.
  • 1475 I Turchi arrivano sino nel Friuli. S’incendia la chiesa di San Giovanni Crisostomo, viene riedificata quella di San Giovanni in Bragora.
  • 1476 Morte del generale Bartolomeo Coleoni, che lascia alla patria un ricco legato, alfine di continuare la guerra col Turco, si stabilisce d’innalzargli un monumento in campo dei Santi Giovanni e Paolo, opera insigne fusa in bronzo da Alessandro Leopardi nel 1496, sopra modello di Andrea del Verocchio. Morte del doge Pietro Mocenigo, è sepolto nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo dove ha pompa funebre. Andrea Vendramino, doge LXXI. Si fonda l’ospitale di Gesù Cristo, presso Sant’Antonio di Castello, destinato ad accogliere i poveri vecchi marinai. Si promulga la prima legge contro il lusso smodato delle donne.
  • 1477 Morte del doge, Andrea Vendramino, viene tumulato nella chiesa di Santa Maria dei Servi. Giovanni Mocenigo, doge LXXII.
  • 1478 La peste di quest’anno, che dura dalla primavera fino al mese di novembre, fa perire dalle 30 alle 80 persone al giorno.
  • 1479 Si edifica la scuola dei calzolai a San Tomaso.
  • 1482 Rotta data dai Veneziani alle armi di Ercole I duca di Ferrara da Pietro Mocenigo (dipinto di Francesco Da Ponte detto Il Bassano, soffitto della sala del Maggior Consiglio), ed acquisto del Polesine. Vittoria conseguita da Vittore Soranzo sopra le armi di Sigismondo d’Este (dipinto di Jacopo Robusti detto Il Tintoretto, nel soffitto della sala del Maggior Consiglio).
  • 1483 Brucia il Palazzo Ducale dal lato d’oriente. Si fonda il monastero dello Spirito Santo.
  • 1484 Presa di Gallipoli conseguita da Jacopo Marcello contro gli Aragonesi (dipinto di Jacopo Robusti detto Il Tintoretto, nel soffitto della sala del Maggior Consiglio).
  • 1485 Brucia parte del tempio dei Santi Giovanni e Paolo e tutta la fabbrica della vicina confraternita di San Marco, si dà mano a costruirle in più bella forma. Morto a causa della peste il doge Giovanni Mocenigo, viene sepolto nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Marco Barbarigo, doge LXXIII.
  • 1486 Morte del doge Marco Barbarigo, dopo un alterco con il fratello Agostino, viene sepolto nella chiesa di Santa Maria della Carità. Agostino Barbarigo, fratello del suddetto, doge LXXIV. Grandi nevicate e ghiacci durano un mese, sicché le viti tutte morirono, e gelata la laguna, le genti vengono da Marghera a Venezia a cavallo, e il podestà di Mestre giunge tirato su un carro fino all’ isola di San Secondo.
  • 1487 Guerra Retico-Austrica, promossa dall’imperatore Sigismondo. Incendio per la seconda volta il monastero delle Vergini.
  • 1488 Si fonda la chiesa e il monastero dei Santi Rocco e Margherita.
  • 1489 La regina Cornaro, morto il marito Jacopo Lusignano re di Cipro, cede la corona alla Repubblica (dipinto di Leonardo Corona nel soffitto della sala del Maggior Consiglio). Peste gravissima in Venezia. Su rifabbrica la chiesa di San Rocco e la chiesa, già incendiata, di San Giovanni Crisostomo.
  • 1490 Ancora nevicate e ghiacci, che gli stratioti giostrarono in Canal Grande.
  • 1491 Peste per la quale si crea il magistrato di Sanità.
  • 1492 Istituzione della Quarantia civil nuova, per sollievo della Quarantia vecchia viene demandato giudicare le controversie della Terraferma e di altri luoghi dello Stato. Si rifabbrica della chiesa di Santa Maria Formosa.
  • 1493 Per festeggiare Beatrice d’Este si fa per la prima volta una regata di donne. Si fonda il monastero e la chiesa del Santo Sepolcro.
  • 1494 Si costruisce la chiesa dei Gesuati
  • 1495 Pace con l’imperatore Sigismondo. Lega dei Veneziani con il Papa, e col duca di Milano per frenare i progressi di Carlo VIII re di Francia
  • 1496 S’innalza la Torre dell’Orologio e si getta la statua equestre del generale Bartolomeo Coleoni.
  • 1497 Si fonda il monastero di Santa Maria Maggiore.
  • 1498 Guerra contro i Turchi promossa da Sforza duca di Milano. Peste a Venezia, sospesa la Fiera della Sensa.
  • 1499 Nella guerra contro Lodovico il Moro i Veneziani acquistano la città di Cremona. Battaglia della Sapienza sconfitta dei Veneziani, Antonio Grimani generale della flotta viene sottoposto a processo. Istituzione degli Auditori novissimi, per ascoltare le appellazioni dalle sentenze delle cause minori. Istituito il Magistrato dell’ armar, ossia armamento, preposto alle cose marittime. Si costruisce la Scuola della Misericordia

XVI SECOLO

  • 1500 Innalzate le fabbriche che fiancheggiano la Torre dell’Orologio, e rifabbrica della chiesa di Santa Giustina.
  • 1501 Morte del Doge Agostino Barbarigo, tumulato nella chiesa della Carità. Leonardo Loredano, doge LXXV. Si decreta il magistrato dei Tre Savi alle acque o Magistrato alle acque.
  • 1503 Pace di Bajazette con i Turchi. Infierisce la peste e tre anni dopo una nuova epidemia per la qual causa perirono molti abitanti.
  • 1504 Un terremoto fa danni gravissimi, giacché cadono molte case, chiese e torri campanarie, rimanendo offeso perfino il campanile di San Marco.
  • 1505 Si rifabbricano le chiese degli Ognissanti e di San Geminiano, quest’ultima murata con disegno di Jacopo Sansovino. Si gettano da Alessandro Leopardi i tre pili di bronzo eretti nella piazza di San Marco. Va a fuoco il fondaco dei Tedeschi.
  • 1506 Instituita la magistratura dei Cinque Savi alla mercanzia, affinché intendessero ed investigassero ogni disordine nel commercio. Si rifabbrica la chiesa di San Sebastiano. Un grave incendio distrugge molte case a San Cassiano. Venuta di quattro ambasciatori di Norimberga, spediti a chiedere un esemplare delle venete leggi, a regola del proprio governo (dipinti di Carlo e Gabriele Caliari nella sala della Quattro Porte del Palazzo Ducale e di Andrea Vicentino nella sala del Maggior Consiglio)
  • 1508 Vittoria del Veneziani di Bartolomeo d’ Alviano nella battaglia di Rusecco in Cadore contro i Tedeschi. Si costituisce lega di Cambrai contra la repubblica, composta dal papa Giulio II, Luigi XII di Francia, l’imperatore Massimiliano I e Fer dinando V, re di Aragona e di Napoli ed altri principi. Si ingrandirono le chiese di San Pietro di Castello e di San Tomaso.
  • 1509 Papa Giulio II lancia una scomunica sulla Serenissima. Sconfitta dei Veneziani nella battaglia di Agnadello contro i Francesi di Luigi XII, la Repubblica decide l’evacuazione dei suoi Domini di Terraferma per concentrarsi sulla difesa della laguna, togliendo le province dall’obbligo di fedeltà. Padova viene presa da Andrea Gritti e da Giovanni Diedo (dipinto di Jacopo Palma il Giovane nel soffitto della sala del Maggior Consiglio). Treviso insorge contro la dedizione della città agli imperiali. Massimiliano I leva l’assedio di Padova e si ritira nel Tirolo. Due incendi rovinano molta parte dell’Arsenale, con varie case appresso, e per i quali periscono alquante persone.
  • 1510 Si rinnova la chiesa di Santa Maria Mater Domini. Si rinnovella la peste, che però é mite, ma l’anno appresso infuria in modo tale che morivano quaranta persone al giorno, a motivo anche della grave carestia.
  • 1511 Lega de Veneziani col Papa e col re di Spagna, 1512 Si rifà la cima del campanile di San Marco, ponendovisi sopra, nel 1517, l’angelo dorato. Nuovo terremoto.
  • 1512 Sconfitta delle truppe dei Veneziani a Valeggio ad opera dei Francesi di Gaston de Foix-Nemours. Si fonda la chiesa ed il monastero di San Giuseppe di Castello
  • 1513 Nella battaglia de La Motta, l’esercito dei Veneziani subisce una netta sconfitta contro gli Spagnoli di Cardona. Instituito il Collegio delle arti, a cui era commesso il correggere gli abusi.
  • 1514 Reso stabile il magistrato dei Tre Provveditori sopra le pompe, vale a dire, sopra il lusso smodato. Un incendio brucia il cenobio dei Crocicchieri e tutto Rialto, con danno di duecentomila ducati.
  • 1515 Battaglia di Marignano e vittoria dei Francesi e dei Veneziani contro gli Svizzeri che hanno il controllo di Milano.
  • 1516 Trattati di Noyon, termina la guerra della Lega di Cambrai, Verona, Brescia e Padova vengono ricuperate, Cremona, Cervia, Ravenna e Rovereto invece non tornano mai più. Instituiti i Tre Riformatori dello studio di Padova furono, e ciò per far risorgere lo studio delle lettere. Si ordina che gli Ebrei debbano abitare separatamente dai cristiani nel luogo appellato il Ghetto, cioé in un circondario di case chiuso con due porte.
  • 1517 Affine d’impedire i mali cagionati dall’ambito, si crea il Magistrato dei Censori. Si da principio ad edificare la grandiosa fabbrica della confraternita di San Rocco, con la direzione degli architetti Giulio e Santo Lombardo.
  • 1520 Si riedifica dai fondamenti la chiesa di San Leone.
  • 1521 Muore il doge Leonardo Loredano, onori funebri e sepoltura nel tempio dei Santi Giovani e Paolo. Si stabilisce che stante la difficoltà di procurare il numero occorrente di uccelli salvatici, soliti dispensarsi dal doge a Santa Barbara (4 dicembre), siano a quelli sostituita una moneta del valore di un quarto di ducato. Antonio Grimani, doge LXXVI. Viene istituito il Magistrato sopra Monasteri, per provvedere a tutte le cose ad essi monasteri relative.
  • 1522 Si sistema il Magistrato del Forestiere.
  • 1523 Si firma il trattato di Worms con l’imperatore Carlo V, che toglie la Repubblica dalla guerra d’Italia. Si fonda l’ospedale degli Incurabili dalla pietà di Maria Malipiero e Marina Grimani. Muore il doge Antonio Grimani, sepolto nella chiesa di Sant’Antonio di Castello. Andrea Gritti, doge LXXVII.
  • 1524 Si richiama in vigore il Magistrato de Censori dopo la sua sopressione. Elezione dei Provveditori sopra banchi, per far eseguire le leggi emanate sopra i banchi e i cambisti.
  • 1525 Crollo del Ponte di Rialto e nuova costruzione in legno. Costruzione del Palazzo dei Camerlenghi.
  • 1526 Proibita, dal Consiglio dei Dieci, la stampa di qualsiasi libro senza espressa licenza.
  • 1527 Rifabbrica della chiesa di San Giovanni Elemosinario, erezione di quella di Santa Maria dei Derelitti con l’annesso ospedale. La peste e la carestia di quest’anno superano la memoria dei viventi, la peste si rinnova nel 1536.
  • 1528 Fondazione della chiesa e del cenobio di San Nicola da Tolentino.
  • 1529 Istituzione del Collegio dei X Savi , al quale furono delegate le liti di privilegi e pretese esenzioni dai dazi, imposte o gravezze delle città, comuni e persone suddite fuori della capitale.
  • 1530 Francesco Sforza II, duca di Milano, viene a Venezia. Riordino del Tesoro di San Marco. Erezione della Cappella Emiliana, o meglio tempietto, presso San Michele in isola.
  • 1531 Istituzione dei Provveditori sopra-olii, i quali avevano l’uffizio di mantenere l’abbondanza dell’ olio nella capitale. Rifacimento della chiesa di San Felice.
  • 1533 Incendio all’Arsenale.
  • 1534 Si posa la prima pietra della rinnovato chiesa di San Francesco della Vigna. Si erige, ad opera del Sansovino, la grandiosa fabbrica della scuola della Misericordia.
  • 1535 Si decreta la fabbrica della Zecca e della pubblica Libreria.
  • 1537 Fallito tentativo dei Turchi di prendere Corfù. Istituzione dei magistrati Esecutori contro la Bestemmia, il cui incarico era quello di punire i bestemmiatori e coloro che mancavano di rispetto ai luoghi santi, di sorvegliare le donne perdute, i forestieri, gli Ebrei, ed in generale al costume.
  • 1538 Morte del doge Andrea Gritti, pompa funebre nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, tumulato nella chiesa di San Francesco della Vigna. Pietro Lando, doge LXXVIII.
  • 1539 Guerra con Solimano imperatore dei Turchi per mare e nella Dalmazia. Si ordina in forma stabile i tre Inquisitori di Stato. Una carestia gravissima procura la morte, per fame, di molte persone. Si posa la prima pietra della chiesa magnifica di San Giorgio dei Greci.
  • 1540 Pace con i Turchi, vengono cedute le città di Napoli di Romania e Malvasia. Jacopo Sansovino erige la loggetta ai piedi del campanile di San Marco, e riedifica, l’anno stesso, la chiesa di San Martino.
  • 1542 Vengono creati i Provveditori alle Fortezze, i quali hanno la sorvegliava alla conservazione delle mura, all’accrescimento delle fortezze, vestiario dei soldati, munizioni, artiglierie.
  • 1544 Michiele Sanmicheli fonda il portentoso castello di Sant’ Andrea del Lido, ed erige, nell’ arsenale, il deposito del Bucintoro. Viene istituito il Collegio dei Signori di notte al Civile, ad essi sono demandate le cause civili, per affitti di case, per pegni, ecc., sicché viene abolito l’antico Magistrato dei capi di Sestiere.
  • 1545 Si eleva il campanile di San Sebastiano. Viene istituita la Milizia da Mar per provvedere i marinai occorrenti per l’armo dei pubblici legni. Viene istituito il Magistrato dei Provveditori sopra le Beccarie, che deve far derivare dall’estero gli animati bovini per l’abbondanza di carni nella città. Morte del doge Pietro Lando, sepolto nella chiesa di Sant’Antonio di Castello. Francesco Donato doge, LXXIX.
  • 1548 Viene istituito il Collegio dei XII del corpo dei XL, al quale furono demandate le cause sino alla somma di ducati 200, e poi nel 1668, fino a quella di ducati 400.
  • 1549 Gela la laguna in guisa che si va a piedi alla Giudecca ed a Murano.
  • 1550 Onde impedire la diffusione degli errori di Lutero e di Calvino, si creano i Tre Savi assistenti contro l’ Eresia.
  • 1551 Si ordinano i Provveditori sopra gli ori, argenti e monete, con l’incarico di sorvegliare alle monete in corso, ed ai metalli preziosi che giungono nella capitale. S’instituiscono sei pubbliche scuole, una per sestiere onde la gioventù impara la grammatica e lettere umane.
  • 1553 Muore il doge Francesco Donato, viene sepolto nella chiesa di Santa Maria dei Servi. Marc’Antonio Trevisano, doge LXXX. Si istituisce il Magistrato degli tre Conservatori delle leggi, il cui incarico è di far osservare la legge emanata dal Maggior Consiglio. Il Sansovino erige la facciata della chiesa di San Giuliano. Muore il doge Marc’Antonio Trevisano, domato, più che dagli anni, dalle penitenze e digiuni, viene sepolto nella chiesa di San Francesco della Vigna.
  • 1554 Francesco Venier, doge LXXXI.
  • 1556 Peste e carestia spopolano la città. Viene istituita la magistratura dei Provveditori sopra luoghi incolti, i quali promuovono con l’agricoltura dei beni abbandonati l’abbondanza di biade. Muore il doge Francesco Venier, viene tumulato nel tempio del Santissimo Salvatore. Lorenzo Priuli, doge LXXXII.
  • 1557 Viene istituita la pia casa dei Catecumini, stabilita provvisoriamente nella parrocchia dei Santi Ermagora e Fortunato, poi traportata nella contrada di San Gregorio.
  • 1559 Muore il doge Lorenzo Priuli, viene sepolto nella Chiesa di San Domenico. Girolamo Priuli, fratello del suddetto, doge LXXXIII. Il Palladio rinnovava parte del monastero e la chiesa di San Giorgio Maggiore in isola.
  • 1561 Viene istituita la magistratura Sopra gli ospitali e luoghi pii, il cui incarico era principalmente di rivedere i testamenti rogati a vantaggio di detti pii luoghi, indagare se ai poveri fosse prestato il dovuto servigio.
  • 1562 Cristoforo Canale muore dopo la vittoria riportata sul pirata rinnegato Mustafà. Il Palladio erige la facciata della chiesa di San Francesco della Vigna.
  • 1564 Il papa Pio IV per riconoscenza alla Repubblica, per l’aiuto avuto nel corso del Concilio di Trento, le dona il palazzo di San Marco in Roma. L’Arsenale viene per la quinta volta allargato.
  • 1565 Viene istituita la magistratura dei Provveditori sopra la giustizia vecchia, la cui incombenza è quella dell’appellazione delle sentenze dei giustizieri vecchi. Per cagione della pesta portata da una galea venuta da Alessandria, si rinnovavano le fabbriche del Lazzaretto vecchio. Si pongono nella scala dei Giganti le due statue di Marte e di Nettuno, scolpite dal Sansovino.
  • 1567 Muore il doge Girolamo Priuli, viene sepolto nella Chiesa di San Domenico. Pietro Loredano, doge LXXXIV.
  • 1569 Rifabbrica della chiesa di Santa Sofia. La più grande carestia che a memoria d’uomini fosse accaduta, ed incendio nell’Arsenale,
  • 1570 Morte del doge Pietro Loredano, viene sepolto nella chiesa di San Giobbe. Alvise I Mocenigo, doge LXXXV. I Turchi sbarcano nell’isola di Cipro presso Limissò, prendono la città di Nicosia e danno morte miserevole a Nicolò Dandolo, al vescovo Francesco Contarini, a Pietro Pisani, e a tutti gli altri magistrati per dignità ragguardevoli e per natali. Famagosta viene posta sotto assedio e poi deve arrendersi, Marcantonio Bragadin è torturato a scorticato vivo, la sua pelle è poi riempita di paglia e innalzata sulla galea del Pascià, il colonnello Nestore Martinengo è impiccato tre volte (dipinto di Pietro Longo nel soffitto della sala del Maggior Consiglio).
  • 1571 Vittoria ammiranda dei Veneziani condotti da Sebastiano Venier e dei principi Cristiani alle Curzolari (Lepanto) (dipinto di Andrea Vicentino nella sala dello Scrutinio). Viene costituita la magistratura dei Provveditori sopra danari, avevano incarico di tenere esatto registro di tutti i debitori.
  • 1574 Incendio del Palazzo Ducale, oltre che l’abitazione ducale, le sale del Pregadi, del Collegio, l’antisala del medesimo e la vicina, appellata poi sala delle Quattro Porte. Enrico III, re di Francia e di Polonia, viene a Venezia (dipinto di Adrea Vicentino nella sala delle Quattro Porte). Costituita la magistratura dei Provveditori sopra i beni comunali, alla quale spettava presentare al Collegio dei Savi i loro divisamenti intorno alla buona amministrazione dei beni suddetti. Istituita la magistratura dei Revisori e Regolatori alla scrittura, ila quale aveva l’obbligo di far pareggiare i conti dei magistrati.
  • 1575 Peste in Venezia. Gli appestati vengono tradotti nell’isola di Santa Maria di Nazaret, appellatesi poi Lazzaretto vecchio, e si trasferiscono presso il Lazzaretto molte vecchie galee e molti grossi vascelli in disarmo, costruendovi sopra altre case di legno. Si rifabbrica la chiesa dei Santi Apostoli.
  • 1576 Per richiedere l’assistenza del cielo il doge fa voto a nome della Repubblica, di erigere un tempio a Dio Redentore. Costituiti i Provveditori e Revisori sopra la scansazione e regolazione delle spese superflue, i quali dovevano sorvegliare alla economia ed al buon impiego del pubblico patrimonio.
  • 1577 Posa della prima pietra della chiesa del Santissimo Redentore, incarico dato alla sua costruzione all’immortale architetto Andrea Palladio. Morte del doge Alvise I Mocenigo, viene sepolto nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Sebastiano Veniero, doge LXXXVI. Furioso incendio che arde le principali sale del Palazzo Ducale.
  • 1578 Domato dagli anni muore il doge Sebastiano Veniero, viene sepolto nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Murano. Nicolò da Ponte, doge LXXXVII. Bianca Cappello sposa il gran duca di Toscana. Si costruisce la Sala dei modelli e dell’ampia Officina della corderia all’Arsenale.
  • 1580 Viene nuovamente selciata di macigni la Piazza San Marco. Viene edificata la Scuola di San Fantino, ora Ateneo, su progetto di Alessandro Vittoria.
  • 1581 Instituita la magistratura del Collegio dei Ragionati, dal quale corpo fu prescritto di prendere gli ufficiali appellati Scontri, Quadernieri, Appuntatori ed i Ragionati tutti della Zecca. Si riedifica la chiesa di Santa Luca, e si edifica la chiesa di San Gallo.
  • 1582 Il Senato decreta l’erezione delle Procuratie nuove, e due anni dopo, l’architetto Vincenzo Scamozzi, da mano al lavoro. A cagione della riforma del calendario Giuliano, il giorno che seguì il 4 ottobre 1582, fu contato per il decimoquinto di quel mese.
  • 1583 Si pone la prima pietra nella rifabbrica della chiesa della Croce. Cadde inopinatamente la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, l’anno successivo s’inizia ad erigere la nuova.
  • 1584 Si eleggono i Revisori e regolatori dell’entrate pubbliche in Zecca.
  • 1585 Muore il doge Nicolò da Ponte, all’età di 94 anni, viene sepolto nella chiesa di Santa Maria della Carità. Pasquale Cicogna, doge LXXXVIII.
  • 1586 Si istituiscono i tre Provveditori sopra l’Adige, onde vigilassero a conservare la navigazione di quel fiume, e Sopraintendenti alle decime del clero, per provvedere ai disordini insorte nell’esigerle.
  • 1587 Si decreta l’instituzione dei Provveditori sopra feudi, il cui incarico è di esaminare le istanze dei sudditi, che domandano le investiture di feudi. Si erige il campanile di San Giorgio dei Greci, ad opera dell’architetto Bernardino Ongarin.
  • 1588 Si decreta e si compie in pietra nel 1591, il Ponte di Rialto per opera di Antonio Da Ponte. Si fabbrica la chiesa di San Francesco di Paola.
  • 1589 Si istituiscono i Provveditori alle artiglierie, onde sopraintendere
    all’esercizio degli artiglieri e delle cose relative. Si erige, da parte di Bartolomeo Manopola, assistito da Antonio da Cittadella, nel cortile del Palazzo Ducale, la facciata dell’ orologio.
  • 1590 Si costituisce il magistrato dei Tre Provveditori sopra il bosco del Montello, per la conservazione ed il buon ordine del bosco stesso. Si rifabbricava la chiesa di San Maurizio.
  • 1591 Viene edificata la grandiosa fabbrica delle prigioni, architettate da Antonio Da Ponte. Fondazione della chiesa e del cenobio dei Tolentini, innalzata la prima con il disegno del Palladio, alterato in parte dallo Scamozzi.
  • 1592 Fondazione della fortezza di Palma Nova nel Friuli. Si riedifica la chiesa di San Lorenzo sul modello di Simone Sorella.
  • 1593 Si trasporta all’Angelo Raffaele il pio luogo del Soccorso, e si erige la chiesa.
  • 1594 Si rinnova la chiesa di San Pietro di Castello. Muratura ed allargamento della via bordeggiante la laguna al nord, detta le Fondamente nuove.
  • 1595 Morte del doge Pasquale Cicogna, viene deposto nella chiesa dei Crociferi. Marino Grimani, doge LXXXIX.
  • 1597 Coronazione della dogaressa Morosina Morosini Grimani.

XVII SECOLO

  • 1600 Controversia con Papa Clemente VIII per la Sacca di Goro e il dominio temporale di Ceneda. Inondazioni per le quali soffrirono gravi danni i cittadini, valutati ad oltre un milione di ducati d’oro.
  • 1601 Gelata della laguna per il corso di alquanti giorni.
  • 1602 Si rifabbrica il Bucintoro più lussuosamente e si rinnova la chiesa di San Giacomo di Rialto nell’antica forma.
  • 1603 Trattato stabilito con i Grigioni.
  • 1604 Si crea il magistrato dei Presidenti alla esazione del denaro pubblico, avea l’incarico di presiedere a tutte le esazioni.
  • 1605 Morte del doge Marino Grimani, sua sepoltura nella chiesa di San Giuseppe di Castello.
  • 1606 Leonardo Donato, doge XC. Grande carestia, menomata dalla provvidenza del Senato. Breve di scomunica della Repubblica del papa Paolo V, il Senato ordina di continuare a celebrare i divini misteri della Bolla vietati. Si cacciano i Gesuiti, e si licenziano i Teatini ed i Cappuccini.
  • 1607 Attentato contro Paolo Sarpi, che sostiene la causa della Repubblica contro le istanze di Roma.
  • 1608 Freddo intenso in principio dell’anno, cade sì gran copia di neve da impedire l’uscita dalle case e il transito per le vie. Riordinata la chiesa di San Salvatore.
  • 1610 Istituita una nuova magistratura, quella degli Esecutori delle deliberazioni del Senato, i quali ebbero incombenza di far eseguire tutte le deliberazioni del Senato riguardanti la Terraferma.
  • 1611 Riedificata per la sesta ed ultima volta la chiesa di San Cassiano. Istituita una nuova magistratura dei Deputati sopra la valle e bosco di Montona, a cui fu demandata la sorveglianza di questo bosco, nel modo stesso che a quello del Montello. Morte del doge Leonardo Donato viene sepolto in San Giorgio Maggiore in isola.
  • 1612 Marcantonio Memmo, doge XCI.
  • 1615 Morte del doge Marcantonio Memo, viene sepolto in San Giorgio Maggiore. Giovanni Bembo, doge XCII. Istituita una nuova magistratura, quella del Conservatore del deposito in zecca, il quale curava che ci fossero conservati i pubblici depositi.
  • 1616 Gli Uscocchi sono il pretesto per lo scoppio della Guerra di Gradisca, gli arciducali penetrano qui e là nel Friuli, ed i Veneziani corrono, dal canto loro, nelle terre nemiche. Con il Trattato di Madrid finisce la guerra e le famiglie superstiti degli Uscocchi vengono trasferite nell’interno (vicino a Karlovac) e le loro navi bruciate.
  • 1617 Istituita una nuova magistratura, quella dei Revisori e regolatori dei dazi, composto di tre nobili, con lo scopo di redigere regolamenti opportuni a riparo dei disordini occorsi nei dazi.
  • 1618 Muore il doge Giovanni Bembo, viene sepolto nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo.
  • 1618 Nicolò Donato, doge XCIII. Morte per apoplessia del doge Nicolò Donato, viene sepolto nella chiesa di Santa Chiara in Murano. Antonio Priuli, doge XCIV. Congiura del duca di Ossuna, del Vice-re di Napoli, del governatore di Milano, e del marchese di Bedmar, per distruggere nel giorno dell’Ascensione la repubblica. Rifabbrica della chiesa dell’Angelo Raffaelo.
  • 1619 Istituzione della Magistratura sopra il Banco Giro.
  • 1620 Rivoluzione in Valtellina per oggetto di religione e dai cattolici
    fatto macello dei protestanti, i protestanti grigioni corrono al riacquisto delle terre perdute. I Veneziani cooperano per la riunione della Valtellina coi Grigioni.
  • 1621 Nuove stanze e la sala dei Banchetti nel Palazzo Ducale.
  • 1622 Viene condannato a morte Antonio Foscarini, perché dava informazioni a ministri esteri dei segreti di Stato, poi rivelatosi innocente.
  • 1623 Muore il doge Antonio Priuli, viene sepolto nella chiesa di San Lorenzo. Francesco Contarini, doge CXV.
  • 1624 Morte del doge Francesco Contarini, viene sepolto nel tempio di San Francesco della Vigna.
  • 1625 Giovanni Cornaro, doge XCVI.
  • 1626 Rinnovazione dai fondamenti della chiesa di San Nicolò del Lido.
  • 1627 Creazione stabile della magistratura dei Tre Inquisitori e Revisori sopra le scuole grandi.
  • 1629 Lega tra la Francia e la Repubblica in favore del duca di Nevers per la successione del ducato di Mantova. I Veneziani restano soli a sostenerlo. Francesco Erizzo, muove in soccorso di Mantova minacciata dagli imperiali, le milizie alemanne irrompono in Valtellina spargendo desolazione e lutto, e con la carestia scoppia la peste. Morte del doge Giovanni Cornaro, viene sepolto nella chiesa di San Nicola da Tolentino.
  • 1630 Nicolò Contarini, doge XCVII. Sconfitta dei Veneziani a Valeggio , presa di Mantova ad opera degli imperiali. Pace di Ratisbona che tutto restituisce. Peste in Venezia per cui si vota di erigere il tempio della Salute (25 ottobre). Un incendio distrugge la maggior parte del cenobio di Santa Maria della Carità, un altro incendio rovina la chiesa di Sant’Agostino, la quale viene tostamente rifabbricata.
  • 1631 Secondo i Magistrati della sanità il morbo spegne nella sola città 46.489 cittadini, altri 35.686 nelle isole di Murano, Malamocco, Chioggia e vicine, 600.000 nelle provincie veneziane di terraferma. Muore il doge Nicolò Contarini, che viene sepolto nella chiesa di Santa Maria Nova. Franceso Erizzo, doge XCVIII. Restauro della chiesa di Sant’Angelo.
  • 1632 Rinnovata dai fondamenti la chiesa di San Moisè.
  • 1636 Compiuti totalmente la chiesa e l’ospitale dei Mendicanti.
  • 1637 Apre il teatro di San Cassiano.
  • 1639 Costruito in tavola il teatro dei Santi Giovanni e Paolo, un altro si murava nel 1640. Istituita una nuova magistratura quella del Provveditore alli prò in zecca. Emanata una legge per moderare l’uso della veste senatoria a larghe maniche.
  • 1640 Si mura la ricca facciata di Santa Giustina.
  • 1641 Lega della repubblica coi duchi di Modena e di Toscana per l’ occupazione, del ducato di Castro fatta dal Barberini nipoti di Urbano VIII.
  • 1645 Comincia la famosa guerra di Candia. Cosicché per far fronte alla nuova guerra dal nobile al popolano, dal sacerdote e dal monaco al prelato, da tutti gli ordini vennero spontaneamente recati sull’altare della patria gli ori propri ed i propri ornamenti. Al forte dello scoglio di San Teodoro Biagio Giuliani, con settantacinque soldati, si fa saltare in aria per non cedere ai Turchi. Resa con patti onorevoli della Canea. Fuga di Anton Marino Cappello con le sue navi da Suda, per la qual cosa viene richiamato a Venezia e muore in carcere in attesa di giudizio.
  • 1646 Morte del doge Francesco Erizzo, tumulato con la sua armatura nella chiesa di San Martino di Castello, il cuore deposto invece nella Basilica di San Marco. Francesco Molino, doge XCIX. Si ordina a tutti i cittadini di recare alla zecca tre quarti del loro vasellame prezioso, si propone di vendere la nobiltà, e sebbene non passa la parte, vengono ascritti ottanta nuovi nobili nel libro d’oro. Si rinnova dai fondamenti la chiesa di San Procolo. Tommaso Morosini con una sola nave rompe 45 galee Turche.
  • 1647 Si rialza dai fondamenti la chiesa di Santa Margherita, la Repubblica fonda la chiesa ed il monastero di Santa Maria del Pianto per impetrare la protezione del cielo nella guerra di Candia.
  • 1648 Blocco dello stretto dei Dardanelli da parte dei Veneziani. Viene trucidato il sultano, e sostituito suo figlio Maometto IV, che conta appena dodici anni.
  • 1649 Jacopo Da Riva distrugge vicino alle coste della Natolia la flotta dei turchi. Si fonda la chiesa ed il monastero di Santa Maria in Nazaret, detta degli Scalzi; ed si erige la barocca facciata della confraternita di San Teodoro. Si fonda il teatro dei Santi Apostoli.
  • 1651 Altra battaglia navale vicino a Paros vinta dal generale Luigi-Leonardo Mocenigo. S’innalza il ricco altare al Santo di Padova, nel tempio di Santa Maria della Salute. Si fondano i teatri di Sant’Apollinare e dei Saloni a San Gregorio, tutti con l’andare degli anni distrutti.
  • 1654 I Turchi forzano i Dardanelli, e si scontrano con la flotta dei Veneziani, azioni di grande valore di Giuseppe Dolfin, Francesco Morosini capitano del golfo e Daniele Morosini.
  • 1655 Muore il doge Francesco Molino, viene tumulato nella chiesa di San Stefano. Il Giovedì Santo nella basilica di San Marco per venerare la insigne reliquia del sangue miracoloso di Baruti, compresse nella calca, sono soffocate oltre cinquanta persone. Carlo Contarini, doge C. I Turchi tentano ancora di forzare il blocco dei Dardanelli ma vengono sconfitti in battaglia navale da Lazzaro Mocenigo.
  • 1656 Morte del doge Carlo Contarini, viene tumulato nella chiesa dei padri Francescani riformati di San Bonaventura. Francesco Cornaro, doge CI, visse nella ducea che soli diciannove giorni. Morte del doge Francesco Cornaro, la salma viene deposta nella chiesa di San Nicolò da Tolentino. Bertuccio Valier, doge CII. Battaglia dei Dardanelli della flotta veneta comandata da Lorenzo Marcello contro la flotta dei turchi al comando di Sinan-Pascià, in una fra le più grandi e splendide vittorie dei Veneziani (dipinto di Pietro Liberi nel soffitto della sala dello Scrutinio). Un violento turbine distrugge i monasteri di Santa Maria Maggiore e della Celestia, e rovina molte case, palazzi, campanili e cammini.
  • 1657 Rientro dei Gesuiti dietro acquisto del monastero dei Crociferi per cinquantamila ducati. Altra battaglia navale vinta da Lazzaro Mocenigo contro la flotta dei Turchi comandata dal capitan pascià Mehemet. Tentativo fallito dei Veneziani di forzare lo stretto dei Dardanelli, morte dello stesso capitano supremo Lazzaro Mocenigo.
  • 1658 Morte del doge Bertuccio Valiero, venne sepolto nella chiesa di San Giobbe, da dove poi fu trasportato nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo. Giovanni Pesaro, doge CIII. Viene istituita una nuova magistratura quella dei Deputati alla provvigione del denaro, il cui carico è di proporre i mezzi più acconci di raccogliere il danaro occorrente alle provvisioni di guerra. Scorrerie di Francesco Morosini lungo le coste della Morea e nell’Arcipelago recando ai nemici gravi danni.
  • 1659 Morte del doge Giovanni Pesaro, viene tumulato nel tempio di Santa Maria dei Frari. Domenico II Contarini, doge CIV.
  • 1660 Soccorso dato dai Francesi ai Veneziani nella guerra di Candia con quattromila uomini guidati dal principe Almerigo d’ Este.
  • 1661 Il Capitano generale Giorgio Morosini vince la battaglia navale di Milo contro i Turchi.
  • 1662 Il generale Giorgio Morosini tra Andro e Scio, attacca e distrugge la carovana, che da Costantinopoli si reca ad Alessandria. Si crea il Magistrato alla compilazione delle leggi, composto di due nobili, il cui incarico è di compilare e ridurre in giusti sommari tutte le leggi del Maggior Consiglio e del Pregadi.
  • 1663 Viene nuovamente costruito il teatro di San Cassiano dall’architetto Bognolo, si elevava la facciata della chiesa del Santissimo Salvatore dall’architetto Giuseppe Sardi.
  • 1664 Si rifabbrica la chiesa di San Basso, rovinata dal fuoco nell’anno stesso. Aperto per la prima volta il teatro di San Luca.
  • 1665 Si istituisce il Magistrato dei tre deputati sopra le miniere, onde coltivare e porre in buon ordine esse miniere.
  • 1667 Una formidabile armata turca mette sotto assedio la fortezza di Candia.
  • 1668 Il Papa concede la soppressione degli ordini dei Gesuati, dei Canonici regolari di San Giorgio in Alga, e degli eremiti della congregazione di Fiesole di Santa Maria delle Grazie in isola, e il loro incameramento dei beni. Si rifabbrica dalla pianta, la chiesa di San Pantaleone, coi disegni di Francesco Comino; e dall’architetto Alessandro Tremignan, si elevava la facciata di San Moisé.
  • 1669 Candia capitola e si fa una onorevole resa con la Porta, parte della popolazione viene raccolta in Parenzo, città dell’Istria, con assegnamento di case e terreni.
  • 1672 Si erige, da parte Andrea Tirali, il campanile dei Santi Apostoli, e la vicina scuola dell’Angelo custode.
  • 1673 Si costruisce, da Giuseppe Sardi, la fronte della chiesa dei Mendicanti.
  • 1674 Si rifabbrica la chiesa dell’Ospedaletto con l’annesso luogo pio, la prima coi disegni di Baldassare Longhena e il secondo per opera di Matteo Lucchesi. Morte del doge Domenico II Contarini , viene tumulato nella chiesa di San Benedetto. Nicolò Sagredo, doge CV.
  • 1675 Viene costruita la chiesa di Santa Croce degli Armeni.
  • 1676 Si decreta di selciare le vie di macigni, sostituiti al mattone cotto, dandosi principio dalla strada delle Mercerie e si fabbrica la dogana di mare alla Salute, per opera dell’architetto Giuseppe Benoni. Morte del doge Nicolò Sagredo, dopo poco più di diciotto mesi di ducea, viene sepolto nella chiesa di San Francesco della Vigna. Alvise II Contarini, doge CVI.
  • 1677 Viene eretto il teatro di San Giovanni Crisostomo.
  • 1678 Rifabbrica della chiesa di Santo Eustachio vulgo San Stae, coi disegni di Giovanni Grassi.
  • 1679 Apertura del teatro di Cannaregio a San Giobbe.
  • 1680 Rifabbrica della chiesa di Sant’Antonino, e nuovamente innalzate le chiese di Santa Maria del Giglio e degli Scalzi, quella dall’architetto Giuseppe Sardi, e questa da Baldassare Longhena.
  • 1683 Vasto incendio in Barbaria de le tole, che reca incalcolabile danno.
  • 1684 Morte del doge Alvise II Contarini, viene sepolto nel tempio di San Francesco della Vigna. Marc’Antonio Giustinian, doge CVII. La Repubblica si allea con il pontefice, l’ imperatore ed il re di Polonia, contro i Turchi, Venezia dichiara guerra al sultano Maometto IV, e affida la suprema carica di capitano generale a Francesco Morosini, che segna la sua campagna con moltiplicate vittorie degne del suo nome e del valore dei Veneziani. A preparar nuove armi per la stagione ventura, viene offerta una nuova aggregazione di cittadini al
    Maggior Consiglio contro l’esborso 400,000 ducati d’argento. Il freddo glaciale gela la laguna, e produce la morte di parecchi uomini, e quella totale delle viti.
  • 1686 Rilevante alta marea per cui si gira in barca per tutta la città. Un furioso incendio brucia nuovamente la Barbaria de le Tole e tutta quella contrada.
  • 1687 Francesco Morosini e Otto Wilhelm von Königsmarck conquistano Napoli di Romania nella Morea. Per riconoscenza viene posta una tavola votiva nella chiesa della Salute. Conquista di Atene con bombardamento del Tempio di Minerva, il Partenone, tramutato dai turchi in polveriera. I leoni che stanno sul Pireo, vengono spediti in patria siccome trofeo della vittoria. Un incendio rovina il monastero di San Antonio a Castello, e con esso si perde l’insigne libreria donata a quei monaci, nel 1523, dal cardinale Domenico Grimani.
  • 1688 Morte del doge Marc’Antonio Giustinian, ottiene sepoltura nella chiesa di San Francesco della Vigna. Francesco Morosini, Peloponnesiaco, doge CVIII.
  • 1690 Conquista della città di Malvasia e di Vallona da parte Girolamo Cornaro.
  • 1693 Il doge Morosini assume di nuovo il comando della flotta.
  • 1694 Morte del doge Francesco Morosini a Napoli di Romania, il corpo imbalsamato ritorna a Venezia, compiuta la funebre pompa nel tempio dei Santi Gioavanni e Paolo viene sepolto nella chiesa di San Stefano. Silvestro Valier, doge CIX.
  • 1698 Pace di Carlovvitz che lascia lo statu quo. Rinnovazione della chiesa di Santa Sofia.
  • 1699 Guerra per la successione di Spagna: la repubblica rimane neutrale. Apertura del nuovo teatro di San Fantino, durato venti ani soltanto.

XVIII SECOLO

  • 1700 Morte del doge Silvestro Valier, viene tumulato nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo. Si decreta, in sede vacante, il divieto per la dogaressa alla coronazione, all’uso del berretto ducale, e di ricevere ambasciatori. Alvise II Mocenigo, doge CX. La Repubblica rimane neutrale nella guerra rottasi fra l’imperatore ed il re di Francia per la successione al trono di Spagna. Rimostranze della Repubblica alle corti di Vienna e di Parigi per il continuo scorrazzare delle due armate nel territorio veronese. Il doge viene a morte il 11 maggio 1709, e viene sepolto nella chiesa di Santo Eustachio.
  • 1700 Si rifabbrica di pianta la chiesa di San Vitale, con i disegni di Andrea Tirali.
  • 1705 S’innalza la chiesa di Santa Maria della Consolazione detta della Fava con le seste dell’architetto Antonio Gaspari. Il fuoco arde la chiesa ed il cenobio di San Girolamo.
  • 1706 Si mura la fronte della chiesa di San Canciano, per lascito fatto da Michele Tommasi, e si elevava la chiesa ed il conservatorio di Santa Maria delle Penitenti.
  • 1707 Viene creato l’Inquisitore sopra le arti e viveri, con l’autorità, rito e segretezza del Senato medesimo contro i delitti commessi in ogni genere di commestibili.
  • 1709 Gelano le acque della laguna, si trasportano i viveri sopra carri dalla Terraferma alla città. Giovanni Cornaro, doge CXI. Continua la Repubblica nel suo sistema di neutralità armata fra l’imperatore e il re di Francia, il quale ridotto a mal partito, si rivolge alla Repubblica, affinché s’interponga come mediatrice nella contesa.
  • 1712 Terza redecimazione di tutti i beni.
  • 1714 Nuova guerra contro il Turco; La flotta ottomana, comandata dal capudan-pascià, esce dai Dardanelli forte di trentadue vascelli mentre l’esercito si avanzava verso la Morea, il Senato affida la carica di capitan generale a Girolamo Delfino, e pone sotto i suoi ordini ventidue vascelli.
  • 1715 Si riedifica la chiesa di Santa Maria dei Gesuiti, coi disegni di Domenico Rossi.
  • 1716 Bella difesa dell’isola di Corfù ad opera di Antonio Loredano, Matteo di Schoulembourg, e del provveditore Francesco Moro. Per tal modo finisce l’assedio di Corfù, che durò quarantadue giorni, che costava ai Turchi la perdita di quindicimila uomini. Freddo intenso per modo che si gelano le lagune, e transitavano sul ghiaccio dalla Terraferma genti e robe.
  • 1717 Vittorie navali dei Veneziani contro i Turchi ai Dardanelli con Lodovico Flangini, a Capo Natapan con Andrea Pisani, e vittorie terrestri con la riconquista di Prevesa. Il venerabile Mechitar de Petro ottiene l’isola di San Lazzaro a perpetua abitazione della sua comunità.
  • 1718 Pace di Passarowitz con i Turchi, per il quale i Veneziani dovettero accontentarsi della conservazione dei castelli conquistati nella Dalmazia, Albania ed Erzegovina, si obbliga però di cedere tutta la Morea. La ciurma di una barca di Dulcigno, con bandiera turca, in alterco con alcuni Schiavoni viene messa alle fiamme e trucidata. Si elevava nuovamente dalla pianta la chiesa dei Santi San Simeone e Giuda, per opera dell’architetto Giovanni Scalfarotto. Un incendio procura gravi danni nella contrada di San Giovanni in Oleo.
  • 1721 Nuova legge a reprimere il lusso smodato. Viene instituita la magistratura dei Tre inquisitori sopra l’università degli Ebrei, con piena autorità di regolare qualsiasi disordine del Ghetto.
  • 1722 Si innalza e si lastrica di selci la piazza di San Marco, con la sopraintendenza di Andrea Tirali.
  • 1722 Muore il doge Giovanni Cornaro, lasciando la Repubblica in pace, funerali solenni nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo, tumulazione nella chiesa di San Nicolò da Tolentino. Alvise III detto Sebastiano Mocenigo, doge CXII.
  • 1723 Ampliata e decorata la chiesa di San Bartolomeo. Il Senato decreta l’istituzione di una pubblica Accademia di pittura, assegnando ad essa un luogo decoroso a San Moisè.
  • 1725 Ingrandita la chiesa di San Rocco, per opera dell’architetto Giovanni Scalfarotto.
  • 1726 Eretta dai fondamenti la chiesa di Santa Maria del Rosario, detta dei Gesuati, con i disegni di Giorgio Massari.
  • 1727 Viene rinnovato il Bucintoro, con le sculture operose poste ad oro, secondo l’invenzione dello scultore Antonio Corradini.
  • 1728 Rinnovata dai fondamenti la chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato detta di San Trovaso, sempre con i disegni di Giorgio Massari. Il 31 dicembre un’alta marea inonda la città recando gravissimi danni.
  • 1732 Morte del doge Sebastiano Mocenigo funerali solenni nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo, e tumulazione nello stesso. Carlo Ruzzini, doge CXIII.
  • 1733 Guerra per la successione al ducato di Parma, tra Austria contro la Francia e la Spagna, a cui si unì anche la Sardegna, la Repubblica è ferma nel suo proposito di contenersi nella più stretta neutralità armata. Morte del doge Carlo Ruzzini, funerali solenni nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo, viene tumulato nella chiesa dei Carmelitani Scalzi. Alvise Pisani, doge CXIV.
  • 1734 Estrazione, per la prima volta, del pubblico lotto in Venezia.
  • 1740 Venezia soffre gravi ed irrimediabili danni nel commercio per la creazione dei porto-franchi di Trieste, Ancona e Livorno, e della fiera di Sinigaglia istituita da Clemente XII. Si ordina la quarta ed ultima redecimazione generale di tutti i beni. Gela la laguna, in guisa che si recano i viveri alla città sopra carri sul ghiaccio.
  • 1741 Muore il doge Alvise Pisani, che viene tumulato nella chiesa di Sant’Andrea della Certosa in Isola. Pietro Grimani, doge CXV. Guerra per la successione in Austria, la Repubblica è ferma nel suo sistema di neutralità armata, si pone in piedi un’armata di osservazione di ventiquattro mila uomini retta dal provveditor generale Angelo Emo. La pace diede modo ai cittadini d’ innalzare, intorno a questi tempi, vari palazzi, tra i quali quello dei Grassi, dei Morolin, dei Curti, dei Mangilli, dei Fontana, dei Rezzonico, degli Emo, dei Martinengo, dei Labia, sul gran canale, e dei Zenobio ed altri nell’interno della città.
  • 1742 Rifabbrica di pianta della chiesa di San Tommaso apostolo, con i disegni di Francesco Bognolo.
  • 1744 Viene posta la prima pietra dei “murazzi“, costruiti contro la furia del mare, che di continuo minacciava d’irrompere nelle lagune, su disegno offerto da Bernardino Zendrini, e dopo sette anni di continuato lavoro terminati. Cade con gran ruina il campanile della Carità.
  • 1745 Fabbrica della chiesa di Santa Maria della Pietà. Rifabbrica della chiesa di Santa Teresa bruciata da un incendio.
  • 1746 e 1750 Cresce così alta la marea, che si va in barca per la piazza di San Marco.
  • 1747 A fuoco il teatro di San Samuele.
  • 1749 Controversia con la corte di Vienna per il patriarcato di Aquileia. Rifabbrica della chiesa della Maddalena con i disegni dell’architetto Tommaso Temanza. Elezione di due Inquisitori sopra li dazi della Terraferma, ai quali diede l’incombenza, di riconoscere principalmente la quantità degli olii estratti nei territori di Salò e di Verona. Rinnovata la chiesa di San Barnaba sul modello di Lorenzo Boschetti.
  • 1752 Morte del doge Pietro Grimani, funerali celebrati nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, tumulazione in Sant’Andrea della Certosa in isola. Francesco Loredan, doge CXVI. Viene innalzata dai fondamenti la chiesa di San Geremia secondo il disegno dell’abate Carlo Corbellini di Brescia.
  • 1755 Costruzione del teatro di San Benedetto, per opera dell’architetto Francesco Costa. Si restaura la torre dell’orologio, ed si aggiunge i due piani superiori alle fabbriche che la fiancheggiano, a cui aveva dato il disegno Giorgio Massari, assistito poi nell’opera da Andrea Camerata.
  • 1758 Elezione nel trono pontificale di Carlo Rezzonico con il nome di Clemente XIII. La laguna gela in guisa che transitano sul ghiaccio viveri e genti sopra carri.
  • 1762 Muore il doge Francesco Loredano dopo lunga malattia, tumulato nel tempio dei Santi Giovani e Paolo. Marco Foscarini, doge CXVII.
  • 1763 Muore il doge Marco Foscarini, viene sepolto nella chiesa di Sant’Eustachio. Alvise IV Mocenigo, doge CXVIII. Trattato con il Bey d’Algeri con il quale viene garantita ai legni veneziani la sicurezza, uguali patti conchiusi con Tunisi nel 1763 e con Tripoli nel 1764.
  • 1766 La repubblica rompe l’antico trattato con i Grigioni conservando buona e sincera amicizia. Istituzione del magistrato ad pias causas.
  • 1768 Riforme religiose.
  • 1769 Un incendio distrugge il cenobio di Santa Maria dei Servi.
  • 1771 Creazione della magistratura degli Inquisitori sopra l’amministrazione dei pubblici roli, il cui ufficio era di sopraintendere ai ruoli dell’armata terrestre.
  • 1773 Un incendio rovina il teatro di San Benedetto.
  • 1774 Arrivo di Giuseppe II a Venezia. Cade repentinamente il campanile di San Giorgio Maggiore in isola, e la sua rovina porta quella del dormitorio, del chiostro, della sagrestia e di parte del coro. Istituzione di alcune scuole pubbliche, si provvede di locali, di maestri e di testi, chiamando a rettore di esse l’abate Bartolommeo Bevilacqua da Asolo, dottore in teologia.
  • 1775 Nuove fabbriche vengono erette di questi tempi, tra le quali la facciata della chiesa di San Rocco dall’architetto Bernardino Maccaruzzi, il quale diede anche il disegno del recinto architettonico in legno che si innalza per la fiera della Sensa nella piazza di San Marco. Istituito un ufficio postale in Venezia nelle forme e con le discipline degli altri Stati d’Europa.
  • 1777 Si destina l’isola di Poveglia per stazio delle navi provenienti dal Levante per compiere la contumacia e ripararsi.
  • 1778 Approvata la legge, che ordina la chiusura del Ridotto a San Moisé e viene rigorosamente proibito ogni giuoco d’azzardo sia in Venezia che nelle provincie. Muore il doge Alvise IV Mocenigo, viene sepolto nel tempio dei Santi Giovanni e Paolo.
  • 1779 Paolo Renier, doge CXIX.
  • 1781 Arrivo dei duchi del Nord e di Pio VI a Venezia.
  • 1786 Bombardamento dei porti di Sfax, Tunisi, Biserta, tramite l’utilizzo di zatteroni, da parte di Angelo Emo.
  • 1789 Muore il doge Paolo Renier, viene sepolto senza pompa, per non interrompere le feste di carnevale, nella chiesa di San Nicolò da Tolentino. Lodovico Manin, doge CXX, cavaliere e procurator di San Marco, di anni sessantasei, uomo che aveva sostenuto, con grande sua lode, molte importanti magistrature e varie straordinarie deputazioni, il suo avvenimento al trono fu quindi grato al popolo, ma il popolo non si avvide che in lui mancava il vigore dell’animo e l’ingegno valevole ad affrontare le difficili condizioni dei tempi. Rivoluzione di Francia.
  • 1792 Il Senato statuisce a grande maggioranza la neutralità disarmata della Repubblica.
  • 1794 Il Senato decreta il richiamo di truppe di ogni arma dalla Dalmazia, onde spedirle in Terraferma.
  • 1796 I Francesi entrano nello Stato Veneto.
  • 1797 (17 aprile) Con il preliminare di Leoben, l’Austria cede il Belgio e la Lombardia fino all’Oglio alla Francia in cambio dei territori della Repubblica di Venezia, compresa Istria e Dalmazia. Il preliminare viene poi confermato dal trattato di Campoformio. Pasque veronesi (17-25 aprile), insurrezione della città di Verona. Cattura da parte dei Veneziani del Liberateur d’Italie (20 aprile). (12 maggio) caduta della Repubblica. In tal modo si spegneva, dopo quattordici secoli, la Repubblica veneziana.

Fonti: FRANCESCO SANSOVINO. Venetia città nobilissima et singolare. Appresso Stefano Curti (Venezia, 1663). SAMUELE ROMANIN. Storia documentata di Venezia. Pietro Naratovich Tipografo Editore (Venezia, 1853). ERMOLAO PAOLETTI. Il fiore di Venezia. I quadri, i monumenti, le vedute ed i costumi veneziani. Vol III (Venezia, Tommaso Fontana Tipografico Edit., 1840); FRANCESCO ZANOTTO Il Palazzo Ducale di Venezia Volume IV. Venezia 1861.

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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