I Giardini di vetro da tavola o trionfi. Museo del Vetro di Murano e Palazzo Mocenigo a Venezia

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1798
Trionfo da tavola o " desért " . Museo del Vetro di Murano.

I Giardini di vetro da tavola o trionfi. Museo del Vetro di Murano, e Palazzo Mocenigo a Venezia

I giardini di vetro da tavola o trionfi o desért godettero di grande notorietà nel corso del XVIII secolo. Al vetraio Giuseppe Briati va il merito di averne creati molti che andarono a decorare le tavole dei Dogi. Essi costituivano veri e propri apparati scenici di carattere storico o mitologico, oppure potevano offrire, come quello esposto al Museo del Vetro a Murano, uno spaccato di vita dei veneziani in villeggiatura. (1)

Giuseppe Briati, trattenutosi per tre anni in Boemia, ed appresa l’arte di ridurre il vetro in cristallo, la introdusse a Venezia nel 1730. Edificò una piccola fornace a Murano, ma invidiato dai Muranesi, che lo assalirono di notte con armi da fuoco, ottenne nel 1739 di trasportarla a Venezia, in Fondamenta Briati ai piedi del ponte omonimo.

I manufatti del Briati si arricchirono anche di nuove forme (le “cineserie“, che erano divenute di gran moda), riprendendone anche alcune di antiche della tradizione muranese che erano andate perdute; famosi sono stati i suoi lampadari, i centri tavola, le cornici in vetro. «Non vi era oggetto di cui non intraprendesse e non conseguisse l’imitazione, e fiori e frutti, e ponti e giardini e animali e figure tutto riduceva alla perfezione. Allora per tutte le mense i signori pompeggiarono i vaghi adornamenti, chiamati dezert, e questi, spesso di pasta, di zucchero, e di porcellana, diventarono quasi tutti di vetro, e di vetro del Briati, abbellendosene gli stessi pranzi pubblici del doge.» (2)

(1) Museo del Vetro di Murano

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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