Traghetto di Santa Lucia sul Canal Grande, va alla Fondamenta San Simeon Picolo

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1990
Fondamenta San Simeon Picolo - Santa Croce

Traghetto di Santa Lucia sul Canal Grande, va alla Fondamenta San Simeon Picolo

Traghetto soppresso. Il traghetto collegava la riva davanti alla Chiesa di Santa Lucia, demolita nell’Ottocento per far posto alla Stazione Ferroviaria, con la Fondamenta San Simeon Picolo all’altezza della Chiesa di San Simeone e Giuda. Questo traghetto conduceva inoltre alla Fondamenta della Chiesa del Corpus Domini, attraversava quindi il Canal Grande in diagonale giungendo allo stazio del Corpus Domini contiguo a quello di Santa Lucia (traghetti trasversali). All’inizio del Settecento contava ventotto libertà (licenze). (1) I confini del traghetto andavano dall’Isola di Santa Chiara a San Simeon Grando. (2)

Un’epistola del pontefice Sisto IV, scritta nel 1478, ove si legge che allora correvano più di quattrocento anni da quando la chiesa di Santa Lucia era stata dedicata a questa santa, fa sì che possiamo crederla eretta dopo il mille. Il Sansovino invece la vuole sorta nel 1192 sotto il titolo dell’Annunziazione, e dedicata a Santa Lucia soltanto nel 1280 dopoché vi si trasportò dall’isola di San Giorgio Maggiore la salma della martire Siracusana.

La chiesa suddetta era parrocchiale probabilmente fino dalla sua origine, e sembra che nel secolo XIV avesse un restauro, poiché si trova memoria che il 3 agosto 1343 fu consacrata per le mani di tre vescovi. Nel 1444 passò sotto la giurisdizione del vicino convento del Corpus Domini, ma continuò tuttavia ad essere rotta da pievani, l’ultimo dei quali fu un Giovanni Galletti, che fece il proprio testamento nel 1491. Frattanto vennero ad abitare in prossimità alcune monache, le quali vestirono l’abito dei Servi di Maria sotto la regola di Sant’Agostino, e fabbricarono un oratorio dedicato all’Annunziazione.

Bramando poi di ampliarlo, e mancando dei mezzi necessari, ottennero nel 1476 che loro fosse data la chiesa di Santa Lucia col patto di cedere il corpo della santa titolare alle monache del Corpus Domini. Queste però, senza attendere il tempo statuito alla consegna, fecero involare da alcune converse le sacre reliquie, e negarono di restituirle anche quando ne ebbero ordine dal Consiglio dei Dieci, a cui si avevano presentato i parrocchiani protestando contro la convenzione stabilita fra i duo monasteri. Allora, per intimorire le pervicaci, si devenne alla minaccia di far otturare tutte le porte del loro convento in modo che né cosa, né persona vi entrasse. La vista dei muratori pronti ad accingersi all’opera fece l’effetto desiderato, ed il corpo della Santa si poté di bel nuovo trasportare nella chiesa a lei dedicata, la quale, dopo altri litigi, ne rimase tranquilla posseditrice con l’obbligo di pagare alle monache del Corpus Domini ducati d’oro 50.

Con l’andar del tempo, reso il sacro edificio cadente per vetustà, Leonardo Mocenigo vi faceva erigere nel 1565, sul disegno del Palladio, la cappella maggiore, che fu compiuta noi 1589; Donato Baglioni Fiorentino nel 1592 vi aggiungeva la cappella di Santa Lucia; ed un’altra cappella nell’anno medesimo si costruiva a spese di Nicolò Perez gentiluomo Fiammingo. Poi, sul disegno lasciato dal Palladio, si rialzava dal 1609 al 1611 il resto della chiesa, che si consacrava nuovamente nel 1617. Essa nel 1810 divenne oratorio sacramentale di San Geremia, essendo state allora soppresse le monache di Santa Lucia, il cui monastero si fece servire a collegio di educazione per fanciulle povere, e quindi ad ospizio delle Figlie di Carità. Ora sopra la sua area, e sopra quella della chiesa, con men saggio consiglio distrutta nel 1860 dopo aversi deposto il corpo della Santa nella parrocchiale, si costruì la Stazione della Strada Ferrata. La Calle del Traghetto di Santa Lucia è presso l’opposta Fondamenta di San Simon Piccolo. (3)

(1) Guglielmo Zanelli. Traghetti Veneziani: la gondola al servizio della città. (CICERO Editore).

(2) Gastone Vio. Le Scuole Piccole nelle Venezia dei Dogi (2012).

(3) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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