Corte Botera, ai Santi Giovanni e Paolo, nel Sestiere di Castello
BOTERA (Sottoportico e Corte) ai Santi Giovanni e Paolo, BOTTERI (Calle dei) a San Cassiano. L’arte dei Botteri, detta anche dei Bottiglieri, era sotto della Purificazione di Maria Vergine, ed aveva Scuola in faccia la chiesa dei Crociferi (poi dei Gesuiti) da tempo antico per certo, poiché là esiste tuttora una lapide, alla Scuola suddetta appartenente, con l’anno 1290.
Curioso era il costume per il quale i botteri dovevano acconciar gratuitamente le botti del doge con la somministrazione però dei cerchi, dei vinchi e delle cibarie agli operai. Che poi molti costruttori di botti stanziassero in parrocchia di San Cassiano fino dai secoli XIII e XIV, è provato dall’elenco dei confratelli ascritti alle Scuole Grandi, e da quello degli allibrati all’Estimo del Comune nel 1379. E ce lo conferma il Gallicciolli ricordando, che la Calle dei Botteri a San Cassiamo serviva di sede ai botteri da olio, ed a taluno anche da vino.
Scrive Marin Sanuto nei suoi Diari, che il 25 gennaio 1511 M. V. fino alle tre ore di notte fu fato a S. Cassan in calle di Botteri una casa di quattro tori, et poi certe momarie pur con homeni senza maschera justa la crida fata per i Cai del Con.o di X, et fu fato alcuni balli, et fo assai persone.
Il Gallicciolli nota un grande incendio avvenuto il 27 settembre 1786 in Calle dei Botteri a San Cassiano presso il Sottoportico e Calle del Cappeller, incendio in cui perironobruciate due sorelle. Sopra una casa in Calle dei Botteri a San Cassiano si scorgei scolpita, unitamente ad un’arma gentilizia, la seguente iscrizione: “INCENDIO COSUMPT / RESTITUIT ANT. / COMENDUNUS / MDXXXII”. L’Antonio qui accennato era probabilmente il padre del Veneziano Francesco Comendoni, eletto cardinale nel 1563.
Alcune altre strade di Venezia devono all’arte dei Botteri l’appellazione che portano. (1)
(1) GIUSEPPE TASSINI. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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