Ponte Gradenigo privato, sul Rio de San Francesco de la Vigna. Campo Santa Giustina
Ponte in pietra; struttura in mattoni e pietre, balaustre in mattoni. Sui due fianchi del ponte, al centro dell’arco, uno stemma gentilizio in pietra.
GRADENIGO (Fondamenta) a San Simeon Grande. Il palazzo Gradenigo è della scuola del Massari. Adiacente al medesimo si stende ampio giardino, intorno al quale si può girare in carrozza a quattro cavalli, come si praticava fino allo spirare del secolo trascorso.
La patrizia famiglia Gradenigo è originaria dalla Transilvania, ove teneva posto qualificato, e signoreggiava ampie possessioni, ma, espulsa per ire di parte, si trasferì in Aquilina, e vi dimorò fino alla distruzione di quella città. Allora, come vogliono alcuni, andò ad edificare Grado, da cui in seguito passò a Venezia. Vanta un Giovanni, che seguì nella fuga il doge Pietro Orseolo, suo suocero, e che, vestito l’abito di San Benedetto, morì nel 1016 a Montecassino in odore di santità. Vanta pure, in mezzo a molti patriarchi, vescovi, generali, senatori ecc., tre dogi, fra i quali Pietro fece adottare nel 1207 la famosa legge che riformò l’antica costituzione Veneta, sostituendo all’originaria democrazia, l’aristocrazia ereditaria. Questo doge domò eziandio la ribellione di Baiamonte Tiepolo, e morì nel 1311 avendo sepoltura in chiesa di San Cipriano di Murano, fondata nel 1108 dalla di lui famiglia, e juspatronato della medesima.
Un’altra linea dei Gradenigo diede il nome ad un Ramo, e ad una Corte, situati a Santa Giustina. Alla linea da Santa Giustina si riferisce il seguente racconto, che trascriviamo dal codice CLXXXIII, Classe VII della Marciana: 16… Girolamo Gradenigo q. Piero q. Tadio da S. Giustina era fatto dalla famiglia Ab. di S. Cipriano. Gli fu consegnata e raccomandata dal duca di Mantova la cantatrice D… che cantava nel theatro di S. Moisè, poi a S. Luca, et innamoratosi fornicò seco, et s’accordò seco, il che venuto all’orecchio del Duca, lo perseguitò talmente che, abbenchè fuggito a Trento per andar in Germania con la donna, gli convenne tornar a dietro, e, per quanto hanno operato li fratelli, non è mai stato possibile placar il duca, che ha voluto che vada a suoi piedi a chiedergli perdono, e sposarla in sua presenza, che indegnamente lo eseguì, et anzi con fasto e vanità la conduce in tutti li ricreamenti, abbenchè per questo sia fuori della sua casa, e membro reciso colla sua parte fuori di casa. Della stessa linea fu quel Pietro Gradenigo, che, sullo scorcio del secolo passato, raccolse nel suo palazzo di S. Giustina un museo, ed una scelta biblioteca. Egli ci lasciò alcune opere manoscritte, come le Memorie concernenti le Vite dei Veneti Cancellieri Grandi, i Casi Memorabili Veneziani, gli Anni Emortuali di diversi personaggi distinti, ed altre che si conservano nella Marciana, e di cui ci abbiamo servito nel compilare l’opera presente. (1)
(1) GIUSEPPE TASSINI. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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