Ponte de la Malvasia Vechia, sul Rio Menuo o de la Verona. Calle del Cafetier – Sotoportego de la Malvasia Vechia
Ponte in pietra; struttura in mattoni e pietre, balaustre in ferro a greche e volute.
MALVASIA VECCHIA (Ponte, Sottoportico, Campiello della) a San Fantino. Alcune strade di Venezia sono chiamate in tal guisa per l’antichità dello spaccio di malvasia, che colà un
tempo esisteva.
Presso il Sottoportico della Malvasia Vecchia a San Fantino, in una casa grande posseduta dai Michiel di San Tomà, si schiuse tra la fine del secolo XVII, ed il principio del XVIII un pubblico teatro. La prima opera fu il Paolo Emilio, poesia del d.r Francesco Rossi, musica dell’abbate Pignatta. Questo teatro non durò che vent’anni, terminando con l’opera vigesima ottava intitolata: La figlia che canta.
In Campiello della Malvasia Vecchia a San Fantino si innalza un fabbricato eretto nel 1869 da Giorgio Casarini in ricordo della resistenza di Venezia contro l’Austriaco nel 1849. Esso consiste in una specie di loggia, ove sono disposte, in ordine architettonico, molte palle raccolte dal famoso bombardamento, evi si ammira in galvano-lastica il ritratto di Daniele Manin con la medaglia del resistere ad ogni costo, coniata a memoria del decreto 2 aprile 1849. (1)
(1) GIUSEPPE TASSINI. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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