Ponte dei Bareteri, sul Rio dei Bareteri

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Ponte dei Bareteri, sul Rio dei Bareteri - San Marco

Ponte dei Bareteri, sul Rio dei Bareteri. Marzaria del Capitello – Sotoportego dei Bareteri – Sotoportego Lucatello – Marzaria San Zulian

Ponte in pietra; struttura in mattoni e pietre, bande in pietra e in ferro. Sui due fianchi del ponte, al centro dell’arco, tre stemmi in pietra di Provveditori di Comun. (1)

Il Marin nella sua Storia Civile e Politica del Commercio dei Veneziani, dopo aver parlato di varie arti che nei secoli XIII e XIV fiorivano in Venezia, così si esprime: “Non erano meno in uso le berrette a quei dì, delle quali coprivano comunemente la testa non meno i plebei che i distinti cittadini ed i nobili. Ponte dei Barretteri viene detto ancor quello che unisce la Merceria nella sua divisione, locchè fa credere che le vicine strade avessero molte botteghe di venditori di questa manifattura”.

Infatti, il Gallicciolli cita tre baretteri, o beretteri, da San Salvatore (i confini della qual parrocchia giungevano anche una volta a questo ponte) che nel 1379 fecero prestiti alla Repubblica. E più tardi altresì vari berretteri stanziavano presso il ponte suddetto, che per la prima volta venne fabbricato in pietra nel principio del secolo XVI, ricordando il Sanudo sotto il febbraio 1308 M. V.: “Fo compito el ponte di piera di marzaria che prima era di legno, et fo bella opera laudata molto da tutti”.

L’arte dei Berretteri si raccolse in corpo principalmente per una legge del 18 marzo 1475. Il 12 marzo 1506 si decretò poi che dovesse essere unitaa quella dei Marzeri. Essa contava anticamente molte fabbriche pel consumo della città, e per le commissioni solite a venire dall’ Istria, Dalmazia e Levante, essendosi sparsa la fama che le berrette veneziane si tingessero con finitezza e durevolezza di colore. Negli ultimi tempi però era decaduta d’assai per la mutazione del nazionale costume, sicché nel 1773 aveva soltanto 7 botteghe con 27 capi maestri, 11 lavoratori, ed un garzone. (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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