Famiglia Barozzi

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Palazzo Barozzi Emo Treves de Bonfil a San Moisè

Famiglia Barozzi

Barozzi. È antichissima l’origine di questa famiglia, illustre in Padova prima che sorgesse Venezia, ove tenne a stabilirsi ai tempi di Attila; e si risguarda come una delle prime famiglie fondatrici e tribunizie di Venezia medesima. In tutti i tempi durante il lungo periodo della esistenza della Repubblica Veneta i Barozzi si impiegarono in servigio della patria, e si resero distinti nelle armi e nelle cariche riservate al solo ordine patrizio. (1)

Originari di Padova, e d’immemorabile domicilio in Venezia. Rimasero fra le patrizie al serrar del Maggior Consiglio. Angelo Barocci di Pietro, fu nel 1211 eletto patriarca di Grado, era prima pievano di San Giovanni di Rialto, cappellano di San Marco, e cancelliere ducale. Pietro Barozzi di Luigi nel 1470 fu fatto vescovo di Belluno, e poi traslato a Padova, dove morì nel 1507. Altri Uomini chiari si trovano registrati in pubblico servigio, e nei magistrati, e nell’armata. Ora è divisa in due rami, ambi di cittadini, che seguono le orme dei loro maggiori. (2)

(1) Francesco Schroder. Repertorio genealogico delle famiglie confermate Nobili. Tipografia di Alvisopoli 1821

(2) Dizionario Storico Portatile di tutte le Venete Famiglie Patrizie. Giuseppe Bettinelli. Venezia 1780

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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3 Commenti

  1. Buon giorno, scusate ma vi è un errore..probabilmente dal fatto che molti stemmi erano simili a Venezia e solamente il colore li distingueva. Il blasone sito in “Calle del Capeler, 3277 (Dorsoduro). Stemma Barbo o Barozzi” è Zanotto del ramo comitale(detti de’ gigli scalati”, sulla cotissa portava i tre gigli, si vedono chiaramente scalpellati ed erasi successivamente. Il blasone era molto simile a quello che oggi “espone l’Hotel Bauer” nella facciata fronte Canal Grande”. Documentazione si trova sia all’Archivio di Stato di Venezia sia nel nostro archivio familiare.

  2. Grazie a voi per la cortesia. Conosco bene il Rizzi, purtroppo anche i grandi a volte hanno delle sviste…specialmente se non sono degli araldici…non solo i patrizi ponevano in loro blasoni, anche i nobili minori. Senza colori era molto difficile distinguere un blasone di un patrizio da un nobile minore. Ad esempio quando verso i primi del ‘300 abbiamo dovuto svendere le case di Santa Croce a causa di un debito mai saldato di un Venier(solo nel 1320, con sentenza dei Giudici del Petizion su ordine del Consiglio dei X ,abbiamo avuto il risarcimento)nel frattempo erano state acquistate da un Pisani che ha non ha quasi modificato il blasone, era già pronto, blasone ancora in loco. Lo stesso Rizzi spesso non sa a chi attribuire diversi blasoni.

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