La Madonna incoronata col Bambino, bassorilievo sullo stipite di una bottega in Calle de la Chiesa, nel Sestiere di Santa Croce
Bassorilievo in pietra d’Istria raffigurante la Madonna incoronata, a mezzo busto col Bambino, scolpito sullo stipite di una bottega in Calle de la Chiesa a Santa Maria Mater Domini. Ai lati della Vergine è incisa la data MDXXV. Su un altro stipite è incisa una M coronata, simbolo della Scuola Grande della Misericordia. (1)
Chiesa di Santa Maria Mater Domini.
È antica tradizione, secondo il Cornaro, che questa chiesa avesse suo principio nell’anno 960, per opera della patrizia famiglia Cappello: e che fosse allora dedicata alla vergine e martire Santa Cristina. La chiesa attuale fu innalzato dai fondamenti ai primi anni del secolo XVI, per lo zelo del parroco Angelo Filomati; e veniva consacrata nel 25 luglio 1540 da Lucio vescovo di Sebenico. Il Temanza la vuole architettata da Pietro Lombardo, non senza l’opera del Sansovino; ed è lodevolissima in ogni sua parte. Lorenzo Bregno e Antonio Minello scolpirono con molta finitezza le tre statue dei Santi Andrea, Pietro e Paolo su d’un altare. L’altarino a destra del maggiore, è ricco di marmi preziosi. La tavola di Santa Cristina e l’opera più encomiata di Vincenzo Catena, dipinta con grande amore. La Trasfigurazione di Francesco Bissolo è oltre opera commendevole. Bonifacio Veneziano dipinse l’ultima Cena di Gesù Cristo in una gran tela: opera di gran carattere, di colorito potente, di vago concetto. L’Invenzione della Croce e lavoro di Jacopo Tintoretto, i cui pregi si osservano nei contrapposti di luce e di ombre, nello spirito, nella grandiosità e nel movimento. Nicolò Renieri dipinse inoltre il Sant’Antonio di Padova; e Daniele Vandick il Battista. Fu Chiesa parrocchiale fino al 1840. (2)
(1) ConoscereVenezia
(1) Bernardo e Gaetano Combatti. Nuova planimetria della città di Venezia. (Venezia, 1846 Coi tipi di Pietro Naratovich).
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