Famiglia Querini
Querini o Quirini Nobilissimi signori Romani ricoverati prima a Torcello, poi venuti ad abitar a Venezia, ove prima dell’800 furono del Consiglio e dei principali del Governo. Portavano prima I’ arma a quarti rossi et oro: ma quando unitisi li Querini della casa grande col Bajamonte Tiepolo per spalleggiar la sua ribellione; e comparsi coi quell’insegna in piazza di San Marco, tentarono render lo stesso sovrano assoluto e sovvertir la Repubblica, allora fu che repressi e castigati come ribelli, fu ridotto il palazzo loro magnifico, nella Beccaria di Rialto, per infame memoria del loro attentato; e fu vietato dal Consiglio dei X agli altri Querini non complici, di più innalzare quell’arma rea. Onde divisi fra loro di genio, come erano di famiglia, alcuni levarono li tre gigli d’oro sopra la tressa azzurra in campo d’oro, altri le tre stelle d’oro nel mezzo campo di sopra azzurro, e mezzo di sotto rosso. Anzi che Boezio Querini alcuni anni dopo, per distinguersi maggiormente, pose il B. nel campo rosso, e durano fin al presente queste varie, mutazioni. (1)
Alcuni Scrittori, e specialmente il Zabarella, fanno discendere la Famiglia Querini dalla stirpe Romana di Sulpizio Quirino, e ciò probabilmente per la conformità del nome. Altri dicono che essa godette in Padova un grado distinto fra quei nobili all’epoca della venuta di Attila, e che un Generale Querini difensore dì quella città, avendo dovuto cedere al violento urto di quel Conquistatore, sia passato nelle Venete Lagune e vi abbia stabilito il permanente, suo domicilio nella nascente città di Venezia. Quivi conta suoi Individui fra primi Tribuni, ed in progresso di tempo ebbe uomini insigni nel valore, militare, nella Giurisprudenza e nei Consigli e copersero le dignità più cospicue i li Generali, Ambasciatori, Senatori, Governatori ec. Conta questa Famiglia tre Dogi nel 764, 778 e 830, tre Cardinali, quattro Patriarchi, tra quali Francesco morì in concetto di santità, dieci Procuratori di San Marco. Francesco Querini reggeva l’Isola di Candia, ed in premio di sua condotta il Senato concesse a tutti suoi discendenti primogeniti, in via ereditaria, il distintivo della Stola d’oro. Per matrimonio passò nella Famiglia di Margherita figlia di Francesco Crispo Duca di Nixia. (2)
Querini Stampalia Ha comune questa Famiglia con la precedente la creduta origine e i fasti, colla sola differenza, che fu capo di questo ramo un Giovanni Querini nel 1147 Capitano illustre, Senatore, e Patrone della Casa Maggiore da San Mattio e da San Polo di Venezia, per cui i suoi discendenti furono chiamati dalla Casa Maggiore, suo fratello Ottone, valoroso compagno d’ armi del celebre Doge Enrico Dandolo conquistatore di Costantinopoli, è stato uno dei 15 Elettori dell’Imperatore Baldovino, e diventò in allora per le divisioni fatte tra quei militi possessore delle Isole di Naxia, Nasso, e Santorino. Questa Famiglia Querini si dice Stampalia perché Giovanni Querini, ricco e potente Signore in Venezia, bandito nel 1300 al momento della congiura di Bajamonte Tiepolo, andò a Rodi ed acquistò l’Isola di Stampalìa Astipalea nell’Arcipelago. Questa, unitamente a Santorino ed Amorgo, furono tenute in sovranità dai suoi discendenti col titolo di Conti sino a che vennero nel 1537 presa dai Turchi capitanati da Barbarossa. Fu chiamata dai Gigli perché Fantin Querini figlio di Giovanni, abitante a Santa Maria Formosa nel 1350, essendo stato Ambasciatore in Francia, pose nella sua arme, tre Gigli d’oro donatigli dal Re di Francia. E’ di questa Famiglia Angelo Maria Querini, nato il 6 novembre 1677 Monaco Cassinense, Bibliotecario della Vaticana, Arcivescovo di Corfù, Cardinale, Vescovo di Brescia e Scrittore lodatissimo. (2)
(1) Libro dei Nobili Veneti ora per la prima volta messo in luce. Tipografia delle Murate. Firenze 1866
(2) Francesco Schroder. Repertorio genealogico delle famiglia confermate Nobili. Tipografia di Alvisopoli 1821
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