Pozzo in Corte Michiel, nel Sestiere di Castello

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2004
Pozzo in Corte Michiel, nel Sestiere di Castello

Pozzo in Corte Michiel, nel Sestiere di Castello

Vera: in pietra d’Istria di forma cilindrica con una cornice quadrata con quattro vele agli angoli. Base: quadrata. Copertura: con terra. (1)

Famiglia Michiel. Angelo, Nicolò ed Agostino, figliuoli di Anicio Pier Leone Frangipane senatore romano, nel quinto secolo, costretti a ritirarsi da Roma per la invasione dei Goti, giunsero nelle laguna di Venezia con grandi ricchezze, e fermatisi in Rialto furono accolti frai primari cittadini e sino da quel tempo si trovano onorati col titolo di tribuni, ed uno di essi nel 697 votò nell’elezione del primo doge. Angelo, il maggiore dei fratelli, aggiunse al proprio nome quello di Michele (da cui i Micheli e Michiel), attribuitogli dall’aura popolare per la sua bontà somma, e diede principio a questa famiglia nobilissima.

Micheletti furono chiamati i denari di cuoio cotto fatti fare dal doge Domenico Micheli in Soria (anno 1121). Egli, trovandosi con altri principi collegati all’assedio di Tiro, e andando in lungo l’ossidione, poiché si sospettava che infastidita della lunga dimora potesse partire con l’armata, fece, con grandezza d’animo senza esempio, portare interra le vele e gli altri attrezzi marinareschi, continuando nell’assedio sino alla presa della città, con meraviglia grande di tutti e vergogna dei collegati.

Ad Anna Nicheli la casa Giustiniani deve la sua sussistenza, perché periti dalla peste tutti gli uomini di essa, e rimasto vivo un solo giovane per nome Nicolò, monaco professo in San Nicolò del Lido, fu fatto uscire dal convento per indulto pontificio l’anno 1173, e gli fu data in moglie Anna, figliuola del doge, con dote di tre contrade di Venezia, che furono San Moisè, San Pantaleone e San Giovanni in Bragora, le quali il doge aveva poco prima ereditate dalla moglie. Dal qual matrimonio nacquero sei maschi e tre femmine. Stabilita la continuazione della sua famiglia, Nicolò ritornò al suo monastero, ed Anna entrò in quello di San Girolamo, dove l’uno e l’altra santamente vissero l’anno 1379.  (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Bernardo e Gaetano Combatti. Nuova planimetria della città di Venezia. (VENEZIA, 1846 Coi tipi di Pietro Naratovich).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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