L’andata del doge alla Chiesa di San Geremia per la festa di San Magno vescovo

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Chiesa di San Geremia. Sestiere di Cannaregio

L’andata del doge alla Chiesa di San Geremia per la festa di San Magno vescovo

Il più pregevole ed il più certo dei sacri depositi venerati in nella Chiesa di San Geremia Profeta è il sacro corpo di San Magno, prima vescovo di Oderzo, e poi di Eraclea, città da lui fondata nelle lagune, la quale rovinata dagli anni e dalle salse acque, fu la santa salma da quel luogo qui trasportata.

L’antica tradizione ricorda, che fuggendo il santo Vescovo le Longobardiche armi, minaccianti di struggere Oderzo, nel VII secolo, riparasse nelle venete lagune, e precisamente in questa parrocchia. Ai tempi di Flaminio Cornaro ancora si mostrava la casa ove, si diceva, allora abitasse, e si chiamava la camera di San Magno (*).

La traslazione del suo corpo vien rammentata nel Martirologio Romano al giorno 6 ottobre, e di lui scrivono molti autori ecclesiastici, quali registrano anche la fondazione delle otto chiese che fece erigere in Venezia per celeste avviso ricevuto in visione. La verità di tali fondazioni, appoggiata alla testimonianza di molti nostri cronisti, ed alla costante tradizione delle chiese, le quali da tempo immemorabile celebrano solennemente la festa, di San Magno, viene altresì comprovata dall’autorità di un antico breviario scritto verso la metà del secolo undecimo, che si conservava nella libreria de’ Camaldoli, ricordato da Flaminio Cornaro, in cui nell’orazione dell’offizio di questo santo, si prega Iddio, che siccome rivelò a San Magno otto chiese da fabbricarsi in Venezia, così per di lui intercessione ci conduca al possedimento della Chiesa sempiterna.

Le chiese per suo consiglio fondate, secondo l’ ordine delle apparizioni avute dal Santo, sono: San Pietro di Castello; San Raffaele Arcangelo; San Salvatore; Santa Maria Formosa; San Giovanni Battista detto in Bragora; San Zaccaria; Santa Giustina, e i Santi Apostoli. Sono queste chiese nominatamente espresse in un decreto del Veneto Senato del giorno venti dicembre 1454, con cui viene stabilito, che in grata riconoscenza dei benefici prestati dal santo Vescovo alla nascente città, la di lui festa annoverarsi fra le solenni. Nell’anno poi nel 1563, per soddisfare alla devozione del Senato medesimo, Giovanni Trevisano, patriarca di Venezia, estratto un osso da questo santo corpo, lo collocò nel Tesoro della ducale Basilica, ove nel giorno sei ottobre veniva decorosamente esposto. (1) Con il volgere dei tempi la festa di San Magno fu soppressa, ma non cessarono per questo le devozioni al santo vescovo da Venezia fin quasi alla fine del secolo decimottavo.  

(*) si pensa fosse un locale a pian terreno del palazzo Frigerio o Frizier ora sede della Regione Veneto in Lista di Spagna

(1) Cenni sulla Chiesa di San Geremia Profeta in Venezia. Venezia 1838

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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