I Leoni marciani di Malamocco

0
857
Campo de la Chiesa e chiesa di Santa Maria Assunta. Malamocco

I Leoni marciani di Malamocco

Malamocco, città che fioriva nei primi tempi della veneziana società, situata presso il porto, per il quale il Medoacus o Brenta (onde, forse, il nome di Metamaucum da cui Malamocco) entrava in mare. Fu capitale dei Veneziani, e sede di dogi (abbandonata già da questi Eraclea, o Eraclia) sin all’anno 813 circa; ebbe pure nove vescovi, l’ultimo dei quali fu uno Stefano Badoaro. Per terremoto, o per orribile procella di mare, miseramente inabissò tra il 1100 e il 1102, ed ora non si vedono che orti coltivati e una povera borgata, fuggente dall’anarchia e da altre calamità che afflissero Venezia.(1)

E sfuggì anche alla furia giacobina del 1797, che tralasciò questo piccolo borgo, e tutti i suoi leoni marciani rimasero intatti fino ai nostri giorni. Qui non arrivò la Municipalità provvisoria con Giraldon e i suoi scalpellini perché, nei due principali contigui campi del borgo, si possono vedere ancora un bel corredo di leoni marciani, e si può pensare come doveva essere Venezia quando aveva tutti i suoi leoni.

Due leoni si trovano sul palazzo del Podestà uno verso la laguna e un verso il Campo della Chiesa, tre leoni si possono vedere nei tre pozzi dei due campi principali, un leone marciano è inciso sul pilo porta pennone, uno sul Rio de le Muneghe sul cippo di conterminazione lagunare numero 25, e altri minori su diverse case.

(1) Fabio Mutinelli. Lessico veneto, compilato per agevolare la lettura della storia dell’antica Repubblica di Venezia. Tipografia di Giambattista Andreola, Venezia 1852.

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.