Il Teatro Nuovissimo ai Santi Giovanni e Paolo (1641-1647), e il Teatro della Cavallerizza (1679-1725)

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Calle L. Torelli detta de la Cavallerizza. Sestiere di Castello

Il Teatro Nuovissimo ai Santi Giovanni e Paolo (1641-1647), e il Teatro della Cavallerizza (1679-1725)

Il Teatro Novissimo, situato alle spalle del convento dei Santi Giovanni e Paolo, fu inaugurato il 14 gennaio 1641 con la Finta pazza di Francesco Sacrati. Giacomo Torelli da Fano ne seguì la costruzione, probabilmente su suo progetto. Il teatro, tutto in legno, era finanziato da Luigi Michele e da “diversi cavalieri”, aveva il palcoscenico profondo 12 metri e dotato di otto paia di quinte, mosse contemporaneamente da un unico argano situato nel sottopalco. Nel teatro, per contratto stipulato con i frati Domenicani dei Santi Giovanni e Paolo, proprietari del fondo, non si poteva recitare “commedie buffonesche o di altra natura” ma solo opere in musica. Il teatro venne chiuso nel 1647, dopo una causa per debiti.

Sull’area del Teatro Novissimo, nel 1649 fu costruita la Cavallerizza dei nobili, maneggio capace di 75 cavalli. Era mantenuta da 25 patrizi che formavano un corpo di Accademia. Durante il carnevale vi si tenevano giochi cavallereschi “correndosi alla Quintana e alla giostra delle tre Teste“. Nel 1679 vi si rappresentò un balletto a cavallo con introduzione, in cui 16 cavalieri combattevano contro sei mostri; all’inizio “si udì una bella sinfonia e Cinzia cantò l’aria di introduzione“. Nel 1725 la Cavallerizza fu chiusa e ridotta a “savoneria“, riaperta nel 1750, durò fino alla caduta della Repubblica. (1)

(1) Ludovico Zori, Maria Teresa Muraro, Gianfranco Prato, Elvi Zorzi. La Biennale di Venezia, I teatri pubblici di Venezia (secoli XVII-XVIII), catalogo della mostra documentaria Venezia, 1971

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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