Il Giardino di Spazio Thetis ai Bacini dell’Arsenale, nel Sestiere di Castello

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Il Giardino di Spazio Thetis all'Arsenale: il vaso-scultura di Marica Moro - Sestiere di Castello

Il Giardino di Spazio Thetis ai Bacini dell’Arsenale, nel Sestiere di Castello

Negli anni 1871/1879 venne realizzato l’interramento di un tratto di laguna, a nord della Porta Nuova (o Porta de Mar), con la costruzione di tre bacini di carenaggio. La costruzione del primo bacino, lungo 90 metri, si concluse nel 1875 con l’installazione della barca-porta fornita dalla fonderia Neville di Venezia, la stessa che costruì i ponti di ferro dell’Accademia e degli Scalzi. La costruzione del secondo bacino, lungo 160 metri, fu più complessa rispetto alla precedente, iniziò nel 1872 e terminò nel 1879. Il terzo bacino, lungo 263 metri, fu costruito con tecniche più avanzate dei primi due, i lavori iniziarono nel 1909 e terminarono nel 1917. Lungo tutto il perimetro esterno, ad eccezione dei punti di accesso ai bacini, fu fatto un muro merlato alternato a delle torrette esagonali. (1)

L’area del piazzale dei Bacini, un ampia distesa verde, chiamata il Giardino di Spazio Thetis, dal nome della società che vi ha sede, è luogo di esposizioni di arte contemporanea. Il giardino è una macchia verde, circondata dai storici edifici dell’Arsenale, in cui si susseguono sculture e installazioni di alcuni principali artisti contemporanei, come: l’Octopus di Omar Ronda, le Pietre sonore di Pinuccio Sciola, un vaso-scultura Genesis di Marica Moro, l’Uomo che misura le nuvole di Jan Fabre, ed altri.

(1) GIORGIO BELLAVITIS L’Arsenale di Venezia (Marsilio Editori)

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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