Il Giardino di Palazzo Grimani ai Servi, a Santa Fosca

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Il Giardino di Palazzo Grimani ai Servi - Cannaregio

Il Giardino di Palazzo Grimani ai Servi, a Santa Fosca

Il Palazzo. Dice il Sansovino: Ai Servi i Grimani posseggono edifici honorevoli et belli. In questo palazzo, effigiato dal Coronelli, si diede, come ricordano i Diari del Sanuto, l’ultimo agosto 1517, uno splendido banchetto, seguitato da danze. Troviamo poi scritto nel Ridolfi Le Meraviglie dell’Arte, ovvero le Vite degli Illustri Pittori Veneti, e dello Stato), ove parla del Giorgione: Lavorò in questo tempo la facciata di casa Grimani ai Servi, e si conservano tuttavia alcune donne ignude, di bella forma, e di buon colorito. Esso palazzo venne ai nostri giorni completamente distrutto, non restandone memoria che nella denominazione di una prossima Fondamenta. La linea Grimani dai Servi si estinse in un Giovanni q. Antonio, che, dopo essere stato ambasciatore a Vienna ed a Parigi, morì nel 1735, lasciando unica superstite ed erede la figlia Maria Loredana, maritata nel 1772 con il cav. Francesco Morosini, e mancata ai vivi nel 1828. (1)

Il Giardino. Si tratta di un giardino tripartito dove il principale, quello centrale, conserva tracce del giardino veneziano cinquecentesco, con la corte pavimentata di mattoni, il pozzo in marmo rosso di Verona, la cesura costruita con il riutilizzo dei parapetti dei balconi del demolito palazzo Grimani, con diversi elementi di arredo compresa una pietra di conterminazione lagunare (a). Il giardino, rialzato rispetto la corte, comprende una parterre circolare in bosso con al centro una fontana con la statua di una fanciulla, una pergola, un gazebo in legno, e alberi di alto fusto.

(a) è il cippo n. 33 che era posto a Sant’Erasmo, in prossimità della casa colonica Cavanis (2)

(1) Giuseppe Tassini. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885)

(2) I CENTO CIPPI DI CONTERMINAZIONE LAGUNARE a cura di Emanuele Armani – Giovanni Caniato – Redento Gianola. (Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti – Venezia)

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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