La Batèła o batèła buranèła
Apparteneva alla famiglia delle batèłe, che si differenziavano tra di loro dalla lunghezza e dalla stazza (batèle e betèloni), ma due erano le più conosciute: la batéla buranèła e la batèła veneziana detta a coa de gambaro, la prima con la poppa a specchio inclinato, la seconda con poppa rotonda e con l’asta alta e rientrante. La batèla era asimmetrica e inclinata sul lato destro, come le gondole e i puparìni, per correggere il peso del vogatore, che stando in piedi sulla coperta di poppa, sbilanciava la barca a sinistra. La batèla buranèła iniziò a scomparire negli anni ’60 soppiantata da mototopi a motore. (1)
Foto in evidenza mostra un batela dell’Associazione Arzanà con le mostrine gialle e celesti probabilmente del fitabatèle (noleggia barche) Brusati Gino detto Bapi, sul Rio dei Mendicanti, in Calle Nova.
(1) GIANFRANCO MUNEROTTO. La batèla umile protagonista. Mare di Carta (Venezia, 2001)
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