Il teatro dei padri Canossiani a San Giobbe e la Compagnia dei Sempre Pronti

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Pozzo in Campo San Giobbe, nel Sestiere di Cannaregio

Il teatro dei padri Canossiani a San Giobbe e la Compagnia dei Sempre Pronti

I padri francescani custodirono la chiesa di San Giobbe fino al 1810 (già dal 1806 era stata decretata da soppressione degli ordini religiosi e la concentrazione in pochi conventi). Il 25 ottobre di quell’anno la chiesa fu affidata al clero diocesano e due anni dopo il convento venne quasi completamente demolito per far posto all’orto botanico prima e poi al silurificio Berliner Machinenbau.

Nel piccolo tratto di convento rimasto, nel 1844, vennero trasferiti i Figli della Carità Canossiani, un ordine fondato nel 1831 da Santa Maddalena di Canossa principalmente per la formazione cristiana dei ragazzi, provenienti dai locali adiacenti il convento dell’Annunziata a Santa Lucia, locali che dovevano essere demoliti per dar luogo alla costruzione della ferrovia.

La storia del teatro dei Canossiani di San Giobbe inizia quando fra Benedetto Belloni, una volta trasportato l’oratorio a San Giobbe, concepì l’idea di un teatro e lo realizzò, profondendovi entusiasmo, energie, sonno e denaro per arredarlo di scenari e di vestiario anche prezioso, che andava dal costume francese a quello spagnolo, dalle scimitarre turche alla splendida gamma delle vesti sacerdotali ebraiche.

Più tardi, nel 1887, il patriarca Domenico Agostini, che fin dall’inizio della sua attività pastorale a Venezia, ebbe una particolare predilezione per i Figli della Carità e il loro oratorio, ottenne in dono, per mezzo del sindaco di Venezia il conte Dante Serego degli Allighieri, dalla Società del Silurificio un vasto tratto di terreno attiguo al cortile dell’oratorio. Su quest’area fece costruire a sue spese, e con il concorso dei veneziani, una bella sala teatrale ed altri locali.

A perpetua memoria fu collocata una lapide marmorea con la seguente iscrizione: “Sopra quest’area / dalla Società del Silurificio / ad istanza / del Sindaco Commendatore / Dante Serego degli Allighieri / donata / l’Em.mo Cardinale Patriarca / Domenico Agostini / l’edificio erigeva / Ai munificentissimi benefattori / l’imperitura riconoscenza / dell’Istituto Canossiano – Novembre MDCCCLXXXVII”.(1)

Nel 1934, veniva fondata ufficialmente la compagnia dei Sempre Pronti, ma, ancor prima, cominciava la sua attività a Venezia, come servizio per allietare le domeniche dei ragazzi che frequentano l’oratorio di San Giobbe. (2)

La compagnia dei Sempre Pronti recitava, come nelle migliori tradizioni della Commedia dell’Arte, sulla base di un canovaccio che riassumeva la storia da rappresentare, e indicava agli attori i fatti, ma non le battute. Le battute erano improvvisate direttamente sulla scena, variavano di volta in volta, e potevano prolungare o restringere a piacimento la durata dello spettacolo. Un’altra caratteristica era che nella compagnia non recitavano le donne, anche le parti femminili venivano interpretate dagli uomini. Ma la Sempre Pronti non si limitava al teatro, operava anche in beneficenza per i ragazzi dell’oratorio di San Giobbe.

In una stanza laterale dell’ingresso dell’oratorio, attrezzata con panche e un casotto, di tanto in tanto, i padri Canossiani facevano anche spettacoli di burattini, spettacoli improvvisati e con recitazione a soggetto, non minori rispetto a quelli che si facevano nel teatro, e non meno divertenti.

(1) http://sacrafamigliacaltagirone.weebly.com/uploads/7/3/4/9/7349899/storia__dei_padri_canossiani_fino_a_f._vincenzo_ferro.pdf

(2) https://www.centrokolbemestre.it/index.php?id=59&lang=it

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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