Campo Manin e Rio Terà San Paternian, sul Rio de San Paternian
L’interramento del Rio de San Paternian lungo il lato sud del Campo Manin e il Rio Terà de San Paternian venne realizzato nel 1776. Il Rio de San Paternian era, al momento del suo interramento, un rio morto che cessava il suo corso in prossimità del Campo San Luca, ma originalmente doveva confluire nel Canal Grande in prossimità della Fondamenta del Carbon. Il rio era attraversato da due ponti in Campo Manin. (1)
SAN PATERNIAN (Calle, Ponte, Salizzada, Sottoportico, Campo, Rio Terrà). Si racconta che la famiglia Andrearda fondò nel IX secolo una chiesa di legno in onore del vescovo San Paterniano, la cui immagine era stata trasportata a Venezia dalla Marca di Ancona, o si venerava in un piccolo tabernacolo nella pubblica via. Questa chiesa fu tosto fatta parrocchia, e dotata di beni stabili dal doge Pietro Candiano IV nel 959. In seguito ebbe a patire vari incendi nel 976, nel 1105, nel 1168, e nel 1437, ma sempre si rialzò, e si mantenne aperta al culto divino fino al 1810, epoca in cui venne soppressa, e ridotta a magazzino. Nel 1871 finalmente si atterrò col suo antichissimo campanile, costruito l’ultimo anno avanti il mille da alcuni operai Veneziani, scappati dalla schiavitù dei Saraceni.
Avendosi il 10 luglio 1651 riportato vittoria contro l’armata navale dei Turchi, si comandò che in tal giorno, sacro a San Paterniano, dovessero i musici della ducale basilica si portava annualmente alla chiesa di esso Santo a cantare una messa solenne in ringraziamento dell’ottenuto beneficio.
In contrada di San Paterniano abitò, o si vuole anche che venisse a morte, il dottissimo Aldo Manuzio, il quale aveva aperto in sua casa la celebre accademia da lui denominata Aldina.
Ricaviamo dalla Cronaca Molina la seguente notizia: Adì 28 Febbraio 1751 M. V. Antonio Grismondi, era figlio di Bernardo dall’Oglio in Campo S. Moisè, uccise nella sua propria casa in Calle di Cà Sagredo a S. Paterniano Maria Fabris Fiorentina sua consorte.
Il Campo di San Paterniano è destinato ad accogliere il monumento di Daniele Manin, Presidente del Governo Provvisorio di Venezia negli anni 1848 e 1849. Egli abitava in un casamento che col prospetto guarda il campo oltre il rivo, e che ha la porta d’ingresso nella prossima calle, ove fu posta sul muro una epigrafe allusiva. Anticamente questo casamento apparteneva ai Pisani, e probabilmente ne parla il Sanuto tramandandoci che il 14 dicembre 1518 si celebrò una festa a casa di Zuan Pisani q. Vettor a S. Paternian per le sue nozze con la figlia di Marco Dritti. (2)
(1) Cfr. La Pianta di Venezia di p. Vincenzo Maria Coronelli (1697) e la Pianta della città di Venezia di Ludovico Ughi (1729)
(2) GIUSEPPE TASSINI. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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