Sant’Angelo di Gerusalemme, statua su un giardino al Malcanton, nel Sestiere di Santa Croce
La statua di Sant’Angelo di Gerusalemme, è posta sopra una colonna, in un giardino sul Rio del Malcanton. Il santo è raffigurato con i suoi attributi iconografici; una spada conficcata nel petto e un libro.
Sant’Angelo visse nel XII secolo, nacque a Gerusalemme da un parto gemellare, e fu educato alla religione ebraica finchè la madre convertendosi al Cristianesimo non indirizzò anche i due figli alla stessa fede. Alla morte dei due genitori i due gemelli decisero di ritirarsi in monastero sul monte Carmelo in Palestina.
La tradizione dichiara l’Ordine del Carmelo fondato dal Profeta Elia, e nel quale, dai secoli remoti, fioriva la devozione per la Madonna, il monastero si poteva considerare come un felice punto di incontro tra la tradizione ebraica e la rivelazione cristiana, i due gemelli si manifestavano fedeli alla loro tradizione ebraica pur vivendo la loro nuova fede cristiana.
In quello stesso periodo veniva proposta una nuova regola all’ordine Carmelitano da San Broccardo, e l’Ordine si diffuse velocemente in moltissimi paesi.
Angelo fu ordinato sacerdote e percorse le regioni della palestina compiendo numerosi miracoli, successivamente venne mandato a Roma, per sottoporre e far approvare a papa Onorio III la regola ideata da San Broccardo, dunque Angelo venne inviato in Sicilia per predicare.
L’isola era patria di molti esponenti dell’eresia patarina con i quali le parole e l’esempio del monaco carmelitano ebbero ben poca presa, Angelo soffrì dunque vivissimi contrasti.
Proprio in Sicilia, a Licata, il carmelitano Sant’Angelo, cadde martire vittima di un signorotto che aveva giurato odio acerrimo al predicatore che aveva osato tentare di correggere la sua superbia e la sua dissolutezza.
Colpito dai sicari mentre usciva dal dir Messa nella chiesa di San Giacomo, il 5 Maggio del 1255, Angelo cadde trafitto da cinque colpi di spada, cosa che lo fece apparire come un alter ego di Gesù, vittima innocente per il ravvedimento dei peccatori.
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