Gli alberghi delle comunità; la comunità bresciana

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Corte Bressana. Sestiere di Castello

Gli alberghi delle comunità; la comunità bresciana

In Corte Bressana nel 1661 esisteva la così detta Casa Bressana, ove abitava il signor Noncio di Bressa, essendovi pure il casin della posta di Bressa. Questo stabile, che apparteneva ai Grimani, non serviva però al medesimo scopo nel principio del secolo passato, poiché nel 1712 trovasi descritto in Calle Bressana, ai Santi Giovanni e Paolo, il luocho che fu una volta Posta di Bressa, chiamata casa Bressana, che habitavano foresti e cavallari hora ridotta in molte affittanze.

Alcuni paesi sudditi della Repubblica, come Brescia, Chioggia, Lendinara e Badia, Feltre, Vicenza e la Patria del Friuli, godevano il diritto di tenere in Venezia particolari albergherie, all’oggetto, come si esprime la legge, di alloggiare i loro nunzii od ambasciatori et altre persone notabili. Con l’andar del tempo ne nacque che le Comunità privilegiate concedevano tali case a persone che facevano l’esercitio di hosti, e che alloggiavano gente di qualunque nazione non altramente da quello che fanno le pubbliche hosterie. Si comandò quindi il 4 giugno 1502 ad esse Comunità di tuor le case da dosso di quelli che allora le tenevano, facendo le affittanze in proprio nome, e mantenendovi un custode, a cui fosse proibito di far da mangiare, e di accettare pagamento dai forestieri. Ad onta di tal legge, l’abuso spesse volte rinacque. (1)

(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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