La farmacia all’insegna dell’Ombrella in Campo San Stefano, nel sestiere di San Marco

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1892
Campo San Stefano verso la Calle del Spezier. Sestiere di San Marco

La farmacia all’insegna dell’Ombrella in Campo San Stefano, nel sestiere di San Marco

La farmacia all’insegna dell’ Ombrella era situata in Campo San Stefano, all’angolo con la calle del Spezier.

Questa farmacia era famosa all’inizio dell’Ottocento quando vendeva un balsamo chiamato “Donum Dei Febbrifugo, Morte ai vermi, e salute degli Infermi“. Il titolare della farmacia all’Ombrella, il dottore Domenico Ferramonti, era venuto in possesso della licenza di commerciare tale prodotto, ideato da Giuseppe Scutelio medico di casa d’Austria, in forza a delle successioni.

Il balsamo era un composto di molte erbe, come seme santo, fiori d’iperico, assenzio, corallina, erba menta, tanaceto, ecc. macerati nell’olio d’oliva, più l’aggiunta alla fine del bitume giudaico. Di questo olio si faceva vivo commercio in Dalmazia e a Brescia e si usava anche per la cura degli animali bovini.

A proposito di questo balsamo i vecchi nostri gondolieri ricordano ancora con un senso di sentita gratitudine, quando in certi palazzi i nostri patrizi, ispirati dal sentimento della carità e dalla filantropia, donavano certi unguenti o balsami, per guarire contusioni e reumatismi. Così a Cà Martinengo a San Benedetto davano un balsamo che si prendeva per bocca con lo zucchero. Un altro balsamo si dava a Cà Widmann a San Moisè ed anche a Cà Persego a San Tomà. (1)

La teriaca veniva prodotta soltanto da farmacie specializzate dette Triacanti, le più note erano dodici; alla Testa d’Oro, al Cedro Imperiale, alla Madonna, al Pomo d’Argento, allo Struzzo d’Oro, al Pellegrino, all’Umiltà coronata, al Doge, all’Aquila Nera, al Redentore, ai due Mori e al Paradiso. La produzione della teriaca avveniva all’aperto (per via delle poveri che si producevano durante la lavorazione), su enormi mortai utilizzati da dei facchini per frantumare e impastare i diversi componenti, i quali si vestivano solennemente con una giubba bianca, calzoni rossi con sciarpa gialla, e portavano in testa un berretto celeste circondato di giallo e sormontato da una piuma.

Anche la farmacia all’Ombrella doveva essere stata una farmacia specializzata nella produzione della Teriaca, perchè in campo San Stefano di fronte alla farmacia (i locali sono ora occupati dalla gioielleria Faidra Hanna) esistono sul selciato i segni dove venivano posizionati i mortai per la produzione della Teriaca.

(1) Girolamo Dian. Cenni Storici sulla Farmacia Veneta.

FOTO: Alfonso Bussolin, e da Pedrazzini Carlo La farmacia storica ed artistica italiana. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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