Rio Terà dei Santi Apostoli, sul Rielo del Barba Frurariol

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1873
Rio Teràdei Santi Apostolo, sul Rielo del Barba Frutariol - Cannaregio

Rio Terà dei Santi Apostoli, sul Rielo del Barba Frurariol

Il Rio Terà dei Santi Apostoli venne realizzato nel 1776 mediante l’interramento del Rielo del Barba Frutariol. Il Rielo del Barba Frutariol partiva dal Rio del Barba Frutariol, all’altezza della Calle del Spizier, e con un percorso rettilineo, da nord a sud, si immetteva nel Rio dei Franceschi. Aveva una piccola fondamenta ed un ponte, il Ponte del Tagiapiera, che lo attraversava all’altezza della Calle del Tagiapiera. (1)

Corre tradizione che nel VII secolo apparissero i dodici Apostoli a San Magno, e gli prescrivessero d’innalzare un tempio a loro onore ove avesse ritrovate unito dodici grù. Cooperarono alla fondazione del sacro edificio i fedeli, e segnatamente un Gardoco Gardolico. La chiesa dei Santi Apostoli ebbe anticamente qualche restauro, e nel 1578 venne rinnovata e consacrata dal vescovo di Traù Antonio Guido. Più tardi, cioè alla metà del secolo XVIII, l’architetto Giuseppe Pedolo lo diede forma moderna, lasciando intatta la cappella Cornaro. È noto come il Pedolo, mentre ancora non era compiuta l’opera, morisse per un accidente che l’incolse costruendo la riva del palazzo Rezzonico a San Barnaba. Anche negli ultimi tempi si aggiunsero alla chiesa dei Santi Apostoli nuovi restauri e decorazioni.

La parrocchia, probabilmente antica quanto la chiesa, ebbe ampliazione nel 1810 per l’aggiunta di parte della soppressa parrocchia di Santa Sofia, e di altre vicine contrade. In essa si sviluppò nel 1105 un fiorissimo incendio, di cui nel Sanudo (Vite dei duchi di Venezia) troviamo i cenni seguenti: “In quest’anno 1105, di gennajo, uscì fuoco dalla casa d’Arrigo Dandolo, ovvero Zeno, a Santi Apostoli e fu sì grande che abbruciò molte contrade, et abbruciò tutta la detta contrada, e con furia di vento passò il Canal Grande, et abbruciò S. Cassano, S. Maria Mater Domini, S. Agata, S. Agostino, e S. Stefano Confessore”.  (2)

(1) ConoscereVenezia Cfr. La Pianta di Venezia di p. Vincenzo Maria Coronelli (1697) e la Pianta della città di Venezia di Ludovico Ughi (1729)

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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