Palazzo Amadi ai Tolentini
Tutte le cronache nostre parlano con lode di questo palazzo, che guardava il Rio della Croce, e di cui forse non resta che un avanzo rimodernato. Francesco Amadi l’aveva fatto rinnovare nel secolo XVI, ed ornare di vaghe pitture da celebre artista, fatto venire espressamente dalla corte di Vienna. Il Sansovino ne celebra l’annesso giardino, la raccolta di armi antiche, e quella di musici strumenti. Vi erano di dietro varie case di proprietà della stessa famiglia, a cui si accedeva per un sottoportico. Ma poco prima del 1820, come ricorda il Cicogna, il sottoportico, ed alcune di quelle case andarono demolite. Sopra una di esse si conserva tuttora l’antico stemma degli Amadi. (1)
(1) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).
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