Palazzo Bozza ai Miracoli
Guardava la Fondamenta delle Erbe, ed il Rio di Santa Marina. Apparteneva in antico alla famiglia Emo, e ne parla il Sanuto nei Diari, sotto la data del 17 gennaio 1498 M. V. colle parole: In questa notte intrò fuogo in la caxa di sier Zorzi Emo a S. Marina, soto al mezado dove niun habitava, et vien dito fo butado il fuogo per li balconi, tamen fu reparado non si brusoe. Sappiamo che questo edifizio ospitava nel 1528 l’ambasciatore di Francia, e che aveva due soffitti, ed il prospetto verso il canale dipinti dallo Schiavone. Il Sansovino gli dà posto fra i palazzi memorabili della città. Esso successivamente passò nei Bon, nei Morosini, e nei Bozza, che lo comperarono da Francesco Morosini con l’istrumento 18 giugno 1620, in atti Fabbrizio Beaziano. Nel 1816 andò distrutto, e ridotto a case. (1)
(1) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).
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