Scuola dei varoteri (conciatori e venditori di pelli e pellicce) sotto l’invocazione della Visitazione

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Salizada dei Spechieri. Luogo dove sorgeva la Scuola dei Varoteri sotto l'invocazione della Visitazione

Scuola dei varoteri (conciatori e venditori di pelli e pellicce) sotto l’invocazione della Visitazione. Scuola demolita nel 1715

Questa scuola di mestiere riuniva i conciatori di pelli e i venditori di pellicce. Comprendeva i seguenti “colonnelli“: vaiai o piliceri di ovra vera (vaio, martora, ermellino, volpe e coniglio); di pelle agnelline e ghiro; di ovra vecchia. Nel 1773 quest’arte contava 77 addetti così suddivisi: 8 garzoni, 14 lavoranti e 55 capimastri, ripartiti in 22 botteghe. Nell’anno 1723 il Senato permise ai varoteri di ricostruire la loro scuola a Santa Margarita dopo la demolizione della loro sede per la costruzione della nuova Chiesa dei Gesuiti. Nel 1808 al momento della soppressione, l’arte possedeva, oltre alla pala dell’altare, altri tredici quadri, di cui due di pregio. (1)

Storia della Scuola

Contava due quadri, l’uno di Carletto, figlio di Paolo Caliari, detto il Veronese, e l’altro del Liberi. Sotto di essa vi era un arco per cui si accedeva alle Fondamente Nuove. Datava dal 1501, e venne distrutta all’epoca della riedificazione della chiesa dei Gesuiti. (2)

(1) GASTONE VIO. Le Scuole Piccole nelle Venezia dei Dogi (2012). Ed altre fonti

(2) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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