Pozzo di Corte delle Prigioni, nel Sestiere di San Marco

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Pozzo di Corte delle Prigioni, nel Sestiere di San Marco

Pozzo di Corte delle Prigioni, nel Sestiere di San Marco

Vera: in calcare rosso di Verona di forma cilindrica. Una struttura in ferro regge una carrucola. Base: ottagonale in pietra d’Istria. Copertura: lastra metallica piatta. (1)

Prigioni. L’anno 1589 fu innalzata questa fabbrica d’ordine dorico-rustico dall’architetto Antonio da Ponte. E’ capace di quattrocento persone. Nella sala al piano superiore, sono scolpite in marmo le seguenti parole: “1604, primo ottobre, furono poste le chiavi de’ camerotti in libertà”, il che significa che in quel giorno (e fu in quel solo giorno) la prigione rimase vuota di carcerati. Quella sala era addetta al magistrato dei signori di notte al Criminal, i quali giudicavano contro i ladri, gli incendiari, i rattori e violatori, e dannavano a morte. Era inappellabile la sentenza loro se veniva confermata del Magistrato del proprio, in caso diverso era portata alla Quarantia criminale. Ai tempi della Repubblica una fraterna detta delle prigioni, presieduta dal Patriarca, raccoglieva elemosina a pro dei carcerati. (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Bernardo e Gaetano Combatti. Nuova planimetria della città di Venezia. (VENEZIA, 1846 Coi tipi di Pietro Naratovich).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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