Campo San Canzian, nel Sestiere di Cannaregio
Il campo prende il nome dalla Chiesa di San Canzian, la quale sembra sia stata fondata dai profughi Aquileiesi ad onore di San Canziano e Compagni martiri di Aquileia: ma chi sia stato veramente il fondatore ed in qual tempo fosse eretta, è incerto. Resta soltanto la memoria della sua consacrazione avvenuta nel 1351 per opera di Marco vescovo di Jesolo e di altri due vescovi, essendone allora parroco Luciano Zeno.
L’antica facciata dimostrava per la sua vetustà imminente rovina fin dall’età di Marcantonio Sabellico, ma veniva rinnovata ed adornata in seguito insieme con l’interno della chiesa; non sapendosi però il tempo preciso. La facciata però fu innalzata nel 1706 per lascito fatto da Michele Tommasi, il di cui busto colossale vedesi entro una nicchia riposto nel centro della facciata medesima per volere della di lui moglie superstite, come dalla sottoposta inscrizione s’impara.
La chiesa è divisa in tre navate; non è spregevole in quanto all’ordinamento generale, ma in ciò concerne ad alcuni particolari, e massimamente alla maggiore cappella, mostra il decadimento dell’arte nel secolo in cui venne eretta. I quattro altari laterali sono magnifici, non però laudati nel disegno; si lavorarono intorno al 1730, e ne sostenne la spesa l’ottimo parroco Sebastiano Molino. L’altare della famiglia Widmann, sacro a San Massimo, è opera di Clemente Moli, il quale scolpì l’urna che serra il corpo del santo detto. (1)
(1) Venezia e le sue lagune. Volume II. Stabilimento Antonelli 1847
Nel campo o nelle sue immediate vicinanze:
- Chiesa di San Canciano vulgo San Canzian. Chiese
- Parrocchia di San Canciano vulgo San Canzian. Parrocchie (1810)
- Rio Terà del Bagatin. Rio Terà
- Le cinque calli più strette di Venezia. Corti Sconte
- La farmacia all’insegna delle Due Colonne, a San Canzian. Farmacie
- Un delitto a San Canciano. Cronache, storie e leggende
- Le gelate memorabili della laguna. Cronache, storie e leggende
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