Le Patere della Palazzina Kress in Campo di San Zaccaria, nel Sestiere di Castello

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Palazzina Kress in Campo San Zaccaria. Sestiere di Castello

Le Patere della Palazzina Kress in Campo di San Zaccaria, nel Sestiere di Castello

L’architettura veneziana, pur passando attraverso alla evoluzione dei secoli, conserva elementi locali ai bisogni moderni, un saggio ottimo di questa arte, saggio nel quale sono abilmente applicati i motivi e le caratteristiche locali ad una casa di abitazione moderna, è la casa Kress in Campo San Zaccaria.

Sopra una superficie irregolare ed esigua, con difficoltà determinate da vincoli verso i proprietari contermini, utilizzando lo spazio fino al millimetro, l’architetto Narduzzi è riuscito ad ottenere degli appartamenti disimpegnati e forniti di tutto il comfort. E’ stato ricavato un sotterraneo (raro a Venezia) a perfetta tenuta d’acqua, nel quale non la più piccola macchia lascia capire che siamo sotto al livello del mare ed in questo è il disimpegno dei servizi della casa; legnaia, deposito del carbone, cantina.

Nel piano terreno furono ricavati due magnifici negozi ed un grandioso vestibolo nel quale si apre la scala. In questo vestibolo sono collocati i servizi centrali compreso il termosifone abilmente dissimulati e mascherati per modo che, senza turbare l’armonia ed il carattere delle decorazioni, riescono semplici e pratici.

Tanto esternamente come internamente par di essere in presenza di una casa antica autentica, tanto più che tutto è stato abilmente patinato per modo da entrare nella perfetta armonia dell’ambiente. Lo stile è quello più diffuso e caratteristico in Venezia, cioè quello del secolo XIII, quando sull’architettura bizantina si innescavano forme arabe. Ogni particolare è stato dall’architetto diligentemente studiato e disegnato nella grandezza di esecuzione.

La casa è riuscita, non come molte altre case moderne, un campionario di motivi architettonici e ornamentali, ma come un insieme armonico nel quale ogni particolare ha le sue giuste proporzioni ed adempie con la più completa spontaneità alle sue funzioni statiche e decorative cominciando dalle botteghe architravate del pianterreno, passando agli scomparti dei piani superiori abilmente segnati con tenui e gentili fascie, ai campi di parametro, agli archi, alle finestre, ai balconcini, alle finestrine, ai piccoli bassorilievi, alle borchie intercalate per arricchire ed alleggerire il muro, ai parapetti, alle transenne, alla cornice, alla loggetta, salendo su fino all’altana ed ai comignoli.

Impresa costruttrice fu la Ditta Fratelli Bortoluzzi di Lorenzo; scalpelllini e decoratori in marmo furono i signori Bonivento Marcello, fratelli Zennaro e Giacomo Rizzi; pittore il signor Perez Attilio; i ferri battuti sono dovuti al signor Bellotti Umberto. (1)

Le sette le patere, infisse nella facciata della Palazzina Kress rivolta verso il Campo San Zaccaria, probabilmente d’imitazione, sono incise con simboli zoomorfici e fitomorfici, e si possono così descrivere nelle loro figurazioni: una patera bombata con motivi geometrici; una patera bombata con due grifoni addorsati con le teste affrontate; una patera bombata con due uccelli affrontati che mangiano dei frutti da un albero; una patera bombata con motivi floreali; una patera con due uccelli sopra un calice; una patera con due uccelli affrontati tra un vaso; una patera con due canidi affrontati tra un vaso.

(1) L’Architettura Italiana. Periodico mensile di costruzione e di architettura pratica. Anno 1909-1910

 

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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