La “pantegana” incisa su una colonna del Traghetto di San Felice e sior Emanuele Spinara

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Fondamenta del Tragheto con la colonna della "pantegana", a San Felice. Sestiere di Cannaregio

La “pantegana” incisa su una colonna del Traghetto di San Felice e sior Emanuele Spinara

Da campo San Felice, proprio di fronte alla facciata della chiesa, si apre la stretta Calle del Tragheto, come in altri luoghi simili della città, i due sotoporteghi che si aprono ai lati del termine della calle offrivano riparo ai barcaroli che lavoravano nel traghetto e che, nell’attesa dei passeggeri, ingannavano il tempo incidendo date, frasi o, appunto dei rilievi, sulle colonne di pietra d’Istria. Fatto qualche passo sul largo pontile di legno che oggi si protende sull’acqua, girando lo sguardo a destra, non sarà difficile notare, profondamente incisa sulla colonna, la figura di una pantegana ossia di un topo di ragguardevoli dimensioni, completa della lunga coda. Sopra la figura, si trova incisa anche la data (1643) del probabile avvistamento, che venne considerato memorabile e degno di essere ricordato. (1)

Esisteva, prima su un palo d’approdo, e poi sopra il capitello della stessa colonna della “pantegana“, un busto in legno di un uomo con un turbante alla moda araba, chiamato dal popolo sior Emanuele Spinara. Era quella del sior Spinara qualcosa di simile alla statua del sior Antonio Rioba in Campo dei Mori, di Maroco de le Pipone, sulla base di una delle due colonne di Piazzetta San Marco, e del Gobo de Rialto a San Giacometo. Nelle vicinanze di queste sculture, i veneziani depositavano nottetempo dei bigliettini, che dileggiavano e si facevano beffe dei costumi, delle persone e delle istituzioni. Nel 1848, nel bel mezzo della rivoluzione, il sior Emanuele Spinara dialogava con sior Antonio Rioba, tramite scrittori e letterati sul giornale “L’ombra de Sior Antonio Rioba“, un giornale satirico nato in quel periodo.

Il sior Spinara rimase al suo posto, in Fondamenta del Tragheto, fino ai primi anni ’50 del Novecento, quando improvvisamente sparì, e non fu rimpiazzato o sostituito.

(1) http://www.veneziamuseo.it/TERRA/Cannaregio/Felise/felise_cur_pantegana.htm

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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