Scuola dei tintori sotto l’invocazione di Sant’Onofrio

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1601
Convento dei Servi. Luogo in prossimità del quale sorgeva la Scuola dei Tintori

Scuola dei tintori sotto l’invocazione di Sant’Onofrio. Scuola demolita

Questa scuola di mestiere riuniva i tintori di stoffe, coperte e lenzuola. Erano suddivisi nei seguenti “colonnelli“: Arte grossa: da grana e cremese (rosso, come lo scarlato di Venezia), da guado (giallo), da undaco (blu e nero). Arte fina, detta anche della piccola tinta o dei picigaroli: da lane, da tele (lino, cotone, canapa). Nel 1773 quest’arte contava 135 addetti così suddivisi: 7 garzoni, 27 lavoranti e 11 capimastri, ripartiti in 11 tintorie; 2 garzoni, 11 lavoranti e 4 capimastri, ripartiti in 2 tintorie da grana; 8 garzoni, 41 lavoranti e 24 capimastri, ripartiti in 24 tintorie da seta. (1)

Storia della Scuola

Esisteva presso la porta del convento, ed aveva per titolare Sant’Onofrio. Perì nell’incendio del 1769 dopo cui non fu più rifabbricata. Era ricca di lavori del Tintoretto, Maffeo da Verona, Palma il Giovane, Pilotto, ed Ingoli. (2)

Visita della Scuola (1733)

La cena degli Apostoli, che è sopra il banco è del Palma. Dall’altra parte vi è rappresentata Maria, che proyvedeva Sant’Onofrio di pane, mentre era bambino; opera di Domenico Tintoretto. Dall’altra parte si vede l’angelo, che comunica il Santo di Girolamo Pilotti. Nel soffitto vi sono cinque pitture, la prima e Maria, che sale i gradi; opera di Matteo Ingoli, la feconda l’Annunziata di Tizianello, quella di mezzo la visita dei Maggi è opera delle più belle di Maffeo Verona, l’altra è la Natività del Signore pure bellissima dello stesso autore, la quinta è la fugga in Egitto; opera di Carlo Saraceni. (3)

(1) GASTONE VIO. Le Scuole Piccole nelle Venezia dei Dogi (2012). Ed altre fonti

(2) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).

(3) ANTONIO MARIA ZANETTI. Descrizione di tutte le pubbliche pitture della città di Venezia ossia Rinnovazione delle Ricche Miniere di Marco Boschini (Pietro Bassaglia al segno di Salamandra – Venezia 1733)

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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