Oratorio San Filippo Neri a San Lazzaro

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1703
Atrio della Chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti - Castello

Oratorio San Filippo Neri a San Lazzaro. Oratorio secolarizzato

Storia dell’oratorio

Fra i chiostri di quest’ospedale nella parte superiore, ove abitano gli uomini, fu istituito nell’anno 1673, un ben ornato oratorio sotto l’invocazione di San Filippo Neri, ove nei giorni festivi si aduna un copioso numero di confratelli, i quali dopo aver compiti quei devoti esercizi propri dell’istituto, si portano a servire negli appartamenti inferiori i poveri vecchi ed infermi, alimentando i loro corpi con il cibo, e le anime con gli insegnamenti della cristiana dottrina. (1)

Visita dell’oratorio (1733)

Nell’oratorio di San Filippo Neri vi fono molti quadri, che contengono la vita, e miracoli di quello santo. Il primo è quando vide ascendere un’anima in cielo; il secondo quando gli apparve lo Spirito Santo, e dal gran moto, che gli fece il core si ruppe le coste; tutti e due del Cav. Liberi; Il terzo è quando i demoni gli apparvero di notte, mentre andava a fare elemosina, ed è del Zecchini; Il quarto quando vendette i libri per far elemosina è di Gioselfo Enzo. La tavola dell’altare con Nostro Signore, il santo, ed un chierichetto è di D. Ermanno Stroissi. Dai lati di detta li due quadri concernenti la vita del santo sono dello stesso autore. Un altro dove si vede Nostro Signore che libera il santo dalla malattia è di mano di Daniel Vandich. Quello poi con il santo, che predice a due, che non avevano ad essere religiosi e di Sebastiano Mazzoni. Indi mentre il santo orava in estasi San Giovanni Battista, che gli apparve, come pure, quando gli andò addosso una carrozza, e per miracolo fu liberato, sono di Domenico Gimnasi. Quando il santo si presentò al pontefice per la confermazione dell’istituto della congregazione e opera di Sebastiano Mazzoni. Sopra la porta la Visita di Santa Maria Elisabetta, e l’Assunta sopra il pulpito fono di Stefano Paoluzzi. Il Santo che incontra San Carlo con Nostro Signore in distanza, che va in Egitto è di Giuseppe Calimbergh. L’Annunziata, la Santissima Trinità, e quattro quadri con la Passione di Nostro Signor sono di Pietro Vecchia. Vi è ancora un quadro, dove il santo alberga i pellegrini di Daniel Vandich. (2)

(1) FLAMINIO CORNER. Notizie storiche delle chiese e monasteri di Venezia, e di Torcello tratte dalle chiese veneziane e torcellane (Padova, Stamperia del Seminario, 1763).

(2) ANTONIO MARIA ZANETTI. Descrizione di tutte le pubbliche pitture della città di Venezia ossia Rinnovazione delle Ricche Miniere di Marco Boschini (Pietro Bassaglia al segno di Salamandra – Venezia 1733)

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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