La “coda di rospo” (rana pescatrice)
Un naturalista chioggiotto della seconda metà del Settecento scriveva che qualche tempo prima i pescatori vedevano in questo pesce mostruoso l’incarnazione di un spirito maligno e pertanto lo ributtavano immediatamente in mare, ma al suo tempo questa credenza era superata e anzi erano ben contenti quando lo trovavano nella rete. Nel Quarnaro, a quel tempo, se ne pescavano taluni lunghi tre piedi veneti. (1)
(1) La pesca in Laguna. La collezione storica di Minni e Marella. Centro Culturale Candiani 2019.
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