Famiglia Rizzi
Rizzi Andrea Rizzi nativo Veneziano aveva bottega di tali mestieri nella calle dei Fabbri, vicino alla Piazza di San Marco. Essendo piuttosto comodo applicò Benedetto e Francesco a fare gli orefici. Questi passando per i gradi dell’arte, arrivarono a metter bottega del suo: Benedetto coll’insegna di San Giovanni, e Francesco con quella del Noranzo(?). Morto il padre, e divisi fra loro l’onesto peculio da lui lasciato; il primo col negozio delle gioie l’accrebbe di molto, il secondo lo mantenne appena: sinché venuta l’occasione della guerra di Morea, e desiderosi i figli di Benedetto, morto anch’esso, migliorati già di fortuna, di avanzarsi di condizione, si unirono col zio Francesco; il quale contribuendo quel poco che poté, e facendosi capo della famiglia offrì al pubblico per sé e nipoti nelle angustie di quel tempo i 100 mila ducati; e furono fatti Nobili dal Senato con 453 voti dei si, 44 di no e 9 non sinceri; e dal Maggior Consiglio con 537 dei si, 376 di no e 32 non sinceri il 1687, 10 agosto. (1)
(1) Libro dei Nobili Veneti ora per la prima volta messo in luce. Tipografia delle Murate. Firenze 1866
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