Fontana in Campo de le Gate
Fontana a colonna quadrata in ghisa, con la parte superiore decorata con degli ovali, l’acqua fuoriesce da un grande beccuccio ricurvo a forma di testa di drago.
Campo de le Gate. Secondo il Paganuzzi questo nome sarebbe una corruzione della parola legati, cioè ambasciatori del papa; ma così non lo intese il proprietario del caffè in Campo delle Gatte, il quale sovrappose alla sua bottega l’insegna di due gatte. Non vogliamo che una caffettiera abbia più autorità d’ uno scrittore nello spiegare la genesi dei nomi delle calli, ma per altra parte non possiamo persuaderci che i Veneziani abbiano cambiato i legati in gatte. Di legati potevano far gatti, e di legato far gatto, ce la vediamo la ragione, ma di legali o legato (che il legato era uno solo) far gatte non ce la vediamo. Pensiamo piuttosto che non ci abbiano ad entrare né legati né gatte, ma che la denominazione delle Gatte non sia altro che nome di famiglia. Nelle carte del monastero dei Frati minori di San Francesco, che si conservano nell’Archivio generale dei Frari, trovammo fatta memoria d’una famiglia Dalla Gatta, che beneficò il convento. Si legge in una di quelle carte: Nota come Madonna Chiara dalla Gatta, che fu consorte de messer Zuaue de Prosdocimo, o vero horlolan delle reverende monache de San Zaccaria de Venezia, cosi nominato presso el volgo, la qual fo fiola de messer Marco dalla Gatta et mancò di questa vita nel 1567, adi 27 de aprile fo vestita dell’abito delle nostre terziarie, et fo sepulta nell’arco de suo marido drio el choro nella nostra giesia. Si supponga che questa famiglia fosse composta di molte femmine, ed ecco la casa Dalla Gatta cambiata in Dalle Galle e Delle Gatte.
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