Chiesa di San Nicolò. Cappella privata del doge in Palazzo Ducale
Storia della chiesa
Quivi udiva il doge, coi consiglieri e coi savi del collegio, la messa celebrata ogni giorno da un cappellano ducale. Anticamente questo luogo, già fornito dei quadri di Tiziano, di Vincenzo Catena, del Tintoretto e di altri, si chiamava la Sala delle statue poiché vi erano undici statue di molto pregio, rappresentanti altrettanti imperatori, avute dalla repubblica da diverse città e da vari principi. Ridotta a chiesetta venne dipinta a fresco da Jacopo Guarana e dai suoi scolari, tranne gli ornamenti che tutti sono di Girolamo Colonna Mingozzi. Bella opera di Vincenzo Scamozzi ne è l’altare; la statua della Beata Vergine col bambino al collo e con quattro puttini all’intorno, si fece da Jacopo Sansovino e dai suoi eredi veniva donata al senato. (1)
(1) ERMOLAO PAOLETTI. Il Fiore di Venezia, Volume II. Tommaso Fontana tipografo edit. Venezia 1839
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