Pozzo nel secondo chiostro del Monastero di San Lazzaro dei Mendicanti, nel Sestiere di Castello
Fusto: in pietra d’Istria di forma semicircolare. Base: semicircolare. Copertura: lastra metallica piatta. (1)
Chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti. L’isola di San Lazzaro accoglieva da principio i lebbrosi, poi i questuanti detti mendicanti o mendicoli. Per la lontananza dalla città tornando incomodo ai governatori ed ai medici l’accedere all’isola, si pensò di tradurre i poveri in un luogo della città, e a tal scopo sopra lungo tratto di terreno, che si estendeva dal monastero dei Santi Giovanni e Paolo sino alla Laguna, si diede mano ad erigere un edificio che quelli contenesse.
Sorse la fabbrica nei primordi del secolo XVII sopra modello dello Scamozzi, ma venne condotta a fine dopo la morte di lui. La carità di Bartolomeo Bontempelli, ricco marcante, provvide alla sua erezione ed al suo compimento, assegnati prima ducati trentamila e poi altri centomila. La chiesa fu consacrata l’anno 1636, e la sua facciata esteriore innalzata nel 1673 a spese di Jacopo Galli, altro mercante, e disegnata da Giuseppe Sardi. L’ospedale dei mendicanti ora è divenuto porzione dell’ospedale civico, a cui la chiesa serve d’oratorio. (2)
(1) ConoscereVenezia
(2) Bernardo e Gaetano Combatti. Nuova planimetria della città di Venezia. (VENEZIA, 1846 Coi tipi di Pietro Naratovich).
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