Maniglie o “musi da porton” con teste di baccanti sulle porte di una casa in Salizada del Pistor, nel Sestiere di Cannaregio

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Maniglie o "musi da porton" sulle porte d'ingresso di un palazzo in Salizada del Pistor, nel Sestiere di Cannaregio

Maniglie o “musi da porton” con teste di baccanti sulle porte di una casa in Salizada del Pistor, nel Sestiere di Cannaregio

Maniglie o musi da porton, sulle porte d’ingresso di un palazzo in Salizada del Pistor, raffiguranti delle teste di baccanti. (1)

I Baccanali erano orgie festive e sacre in onore di Bacco presso i Romani. Si dice fossero introdotte dall’Italia meridionaie in Etruria e quindi a Roma, ove si celebravano in segreto. Gli iniziati si davano a bere fuori d’ogni misura, e ubriachi che fossero, trascendevano in ogni sorta di eccessi. In principio soltanto le donne venivano iniziate, e le orgie si celebravano durante tre giorni in ciascun anno. Ma Pacula Annia, matrona della Campania, pretendendo essere mossa dall’influenza diretta di Bacco, cambiò interamente il modo di celebrazione, ammise gli uomini all’iniziazione, e ordino che le feste, fino a quel tempo celebrate di giorno, avessero a solennizzarsi la notte.

Durante la cerimonia si portava un’anfora di vino con rami di vite, a cui seguiva un canestro di noci o fichi secchi, e in ultimo venivano donne che reggevano un grande fallo, la cui immagine veniva appesa al collo, oppure attaccata a un’altra parte più bassa del corpo; e prima era fatto di legno di fico, poi di cuoio rosso. Soppresse queste orgie come immorali e licenziose, si continuò a celebrare Bacco con feste più semplici e innocue, nelle quali i sacerdoti e le vecchie sacerdotesse ornati di ghirlande d’edera, portavano per la città vino, miele, ciambellotti, e un altare a manici, in mezzo al quale era un piccolo braciere per ardervi sacrifizi di quando in quando.

Queste feste si celebravano a Roma il 16 marzo di ogni anno; e in questo giorno i giovani romani che avevano compiuto il sedicesimo anno ricevevano la toga virile. (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Giuseppe Ronchetti. Il Dizionario Illustrato dei Simboli. Ulrico Hoepli Editore Milano 1922

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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