Squero Bonaldo agli Ognissanti, sul Rio de l’Avogaria, nel Sestiere di Dorsoduro

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Squero Bonaldo agli Ognissanti, sul Rio de l'Avogaria - Sestiere di Dorsoduro

Squero Bonaldo agli Ognissanti, sul Rio de l’Avogaria, nel Sestiere di Dorsoduro

Nella Pianta di Venezia di Antonio Maria Coronelli del 1697 si possono vedere tre squeri contigui, posti nella contrada degli Ognissanti, sul Rio de l’Avogaria. Questi squeri alla metà dell’Ottocento erano un squero unico condotto dalla famiglia Schiavon, e poi da Antonio Pancera (già conduttore dello squero a San Vidal). Verso il 1870 lo squero venne acquistato da Michiel Casal, cugino di Giuseppe Casal detto “Bepo el grando“, successivamente entrò come socio Domenico Tramontin. Lo squero continuò ad avere un unico scalo, l’attività dei Casal si svolgeva nelle due téze a nord, quelle dei Tramontin nella téza a sud, fino a quando non insorsero dei dissapori tra i due soci (1913), ed allora le due proprietà vennero divise da un muro di separazione.

Michele Casal (detto Cel) condusse lo squero agli Ognissanti fino al 1928, anno della sua morte, successivamente venne condotto dal figlio Angelo (detto Anzoleto o Leto), nato nel 1882, che proseguì l’attività del padre. Anzoleto terminava l’attività nel 1953 e moriva nel 1973. (1)

Nel secondo dopoguerra la famiglia Casal decise di cedere l’attività, affittando l’intero cantiere alla Cooperativa “Daniele Manin”, lo squero era allora diretto da Giovanni Giuponi detto Nino. Sul finire degli anni Cinquanta, scaduto il contratto d’affitto con la Cooperativa, Daniele Bonaldo, che era stato, prima allievo di Angelo Casal poi dipendente della Cooperativa, rilevò lo squero per mettersi in proprio. Daniele costruì barche di tutti i tipi: sandoli, gondole, bragossi, sanpierote e s’cioponi, negli ultimi anni di attività lavorò da solo perchè: “costruire barche e la mia vita, cerco di cambiare spesso tipo d’imbarcazione per evitare la noia e la routine.“. (2) Attualmente lo squero è occupato da un cantiere per il rimessaggio di barche moderne, con lo scalo snaturato da una platea di cemento.

(1) FABIO SANTIN (a cura di) Le Barche dei Casal. (Edizioni Fuoriposto. 2019)

(2) FRANCESCA SCARPA in Maestri d’Ascia. Costruire barche a Venezia. (Confartigianato Venezia. Marsilio 2005)

FOTO: Alfonso Bussolin e dalla rete. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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