Ospizio del Soccorso ai Carmini

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Fondamenta del Soccorso - Dorsoduro. Ospizio del Soccorso

Ospizio del Soccorso ai Carmini. Ospizio secolarizzato

Storia dell’ospizio

Veronica Franco, una delle più celebri cortigiane di Venezia, pentita, come sembra, dei propri trascorsi, insinuò nel 1580 ad alcuni patrizi di fondare un ospizio per donne traviate, che si chiamò del Soccorso, e che nel 1593 venne trasportato in questo sito, ove pure si fondò un oratorio sacro alla Beata Vergine Assunta. Durò l’istituto fino al 1807, in cui le donne in esso raccolte si concentrarono con le Penitenti di San Giobbe, e si chiuse l’oratorio, nel quale si ammirava una pala di Carletto Caliari (ora all’Accademia) rappresentante la Beata Vergine sopra le nubi, e sotto quattro donne inginocchiate. Nel 1800 i locali del Soccorso vennero comperati dal sacerdote D. Marco Battagia poi parroco di Santa Maria del Carmine, per ospitarvi povere fanciulle abbandonate, sotto la direzione delle suore di Santa Dorotea. Ed in questa circostanza si avrebbe voluto anche restaurare, e restituire al culto divino la chiesa, ma non fu possibile mandar ad effetto il divisamento. (1)

(1) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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