Ponte de le Pazienze sul Rio de San Barnaba. Fondamenta Gherardini – Calle de le Pazienze
Ponte in pietra; struttura in mattoni e pietre, bande in mattoni. Su un fianco del ponte, al centro dell’arco, è collocata una scultura che rappresenta una Madonna con il Bambino, sull’altro fianco, sempre al centro dell’arco, tracce di un leone marciano scalpellato. (1)
Dice il Quadri nella sua Descrizione Topografica di Venezia, che queste strade sono così appellate perché erano vicine all’ospizio delle Pinzochere del Carmine, le quali lavoravano le pazienze, cioè piccoli pezzetti di stoffa (scapolari) che alcuni sogliono portare per devozione sotto le vesti. A noi però sembra più naturale che le strade suddette prendessero il nome dalla vendita che qui presso si facesse di pazienze nella festività della Madonna del Carmine, tanto più che l’ospizio delle Pinzochere era situato veramente in Calle Lunga di San Barnaba, non immediatamente vicino alla Calle ed al Ponte delle Pazienze, ma soltanto di fronte alla Calle Sporca delle Pazienze, perciò chiamata dagli Estimi “Calle sporca in fazza le Pinzochere”.
Alcune femmine erano state ammesse fino dal 1300 a partecipare alle pie opere dei religiosi stanziati nel convento di Santa Maria del Carmine. Esse dapprima vissero separatamente, ma nel 1498 si raccolsero in una casa loro donata da un Luigi Vielmo, chiamandola di Santa Maria della Speranza, e prendendo il nome di Terziarie, o Pinzochere del Carmine. (2)
(1) ConoscereVenezia
(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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