Sculture sulla facciata, verso San Basso, della Basilica di San Marco
Facciata della chiesa. La parte inferiore è ripartita in quattro vólti incrostati di marmi orientali, e decorati da 124 colonne, la più parte di marmo greco, una di porfido e taluna di africano. Sotto il quarto vólto si apre la porta che mette nell’atrio. I vólti superiori, sono, al paro di quelli della fronte principale, ornati di fogliami, di cuspidi e di tabernacoli.
Molte sculture preziose decorano questo lato. Innanzi tutto accenneremo l’archivolto della porta intagliato a fogliami e nel cui centro è figurata la Nascita del Salvatore, lavoro del secolo XIII. Poi fra gli interstizi degli archi ed altrove si mostrano i quattro Evangelisti, San Cristoforo ed il Nazareno. In un interstizio si osserva una antica curiosa scultura, esprimente Cerere coi pini accesi fra mani, montata su un carro tirato da draghi ed ippogrifi volanti, in atto di cercare la propria figlia Proserpina rapita da Pluto. Il Cicognara la vuole opera persiana, ma a torto, giacché fra i Persiani si ignorò il mito di Cerere che esprime. E’ opera dei bassi tempi romani, e quando la scultura era scaduta.
Sotto ai cinque tabernacoli interposti agli arconi, giacché un tabernacolo è in cima del voltatesta sporgente a settentrione, sono collocati i quattro dottori della chiesa Latina, cioè i santi Girolamo, Gregorio, Ambrogio ed Agostino e nel quinto è il simulacro dell’Arcangelo Michele. Sulla cima degli arconi sono le statue della Fede, della Speranza, della Carità e della Prudenza, e su quello del voltatesta notato è figurata là Temperanza, lavori tutti del secolo XIV. (1)
(1) FRANCESCO ZANOTTO. Nuovissima Guida di Venezia e delle Isole della sua Laguna. (VENEZIA, 1856 Tip. Giovanni Brizeghel).
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