Sculture sulla facciata della Chiesa di Santa Maria dei Derelitti vulgo dell’Ospedaletto
Facciata della chiesa. Questa chiesa, che s’intitola di Santa Maria dei Derelitti, coll’annesso Spedale fu fondata nel 1527-28, e fu al luogo benemerito d’assai Girolamo Miani, poi santo, il quale profuse tutto il suo patrimonio, e si diede egli stesso al servigio degli orfani. E qui pure abitò San Ignazio Loiola per servire agli infermi. Si rifabbricava poi l’ospitale col disegno di Matteo Lucchesi, e la chiesa da Baldassare Longhena, per legato di Bartolommeo Cornioni, morto nel 1674. La fronte, che è per vero dire, dello stile più depravato, non crediamo averla disegnata il Longhena, distando assai dal suo stile. L’ospitale durava fino al 1812, nel qual tempo si volse a Casa patria di Ricovero. I pii legati lasciati in vari tempi da vari benefattori, e le sovvenzioni del Municipio servono a mantenere di presente da oltre 800 ricovrati. (1)
La facciata della chiesa di Santa Maria dei Derelitti è decorata con un gruppo scultoreo e quattro statue. Il gruppo scultore raffigura una Deposizione dalla Croce con la Madonna, Gesù Cristo e due angeli. Le quattro statue rappresentano le virtù teologali: la Carità rappresentata da una donna carica di figli; la Fede rappresentata da una donna con un calice; la Speranza rappresentata da due statue di donne velate in preghiera. Il gruppo scultoreo è posta sopra il portone d’ingresso, le statue sul coronamento del frontone.
(1) FRANCESCO ZANOTTO. Nuovissima Guida di Venezia e delle Isole della sua Laguna. (VENEZIA, 1856 Tip. Giovanni Brizeghel).
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