Sculture sulla facciata della Chiesa di Santa Maria dei Derelitti vulgo dell’Ospedaletto

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1885
Chiesa di Santa Maria dei Derelitti vulgo dell'Ospedaletto - Castello

Sculture sulla facciata della Chiesa di Santa Maria dei Derelitti vulgo dell’Ospedaletto

Facciata della chiesa. Questa chiesa, che s’intitola di Santa Maria dei Derelitti, coll’annesso Spedale fu fondata nel 1527-28, e fu al luogo benemerito d’assai Girolamo Miani, poi santo, il quale profuse tutto il suo patrimonio, e si diede egli stesso al servigio degli orfani. E qui pure abitò San Ignazio Loiola per servire agli infermi. Si rifabbricava poi l’ospitale col disegno di Matteo Lucchesi, e la chiesa da Baldassare Longhena, per legato di Bartolommeo Cornioni, morto nel 1674. La fronte, che è per vero dire, dello stile più depravato, non crediamo averla disegnata il Longhena, distando assai dal suo stile. L’ospitale durava fino al 1812, nel qual tempo si volse a Casa patria di Ricovero. I pii legati lasciati in vari tempi da vari benefattori, e le sovvenzioni del Municipio servono a mantenere di presente da oltre 800 ricovrati. (1)

La facciata della chiesa di Santa Maria dei Derelitti è decorata con un gruppo scultoreo e quattro statue. Il gruppo scultore raffigura una Deposizione dalla Croce con la Madonna, Gesù Cristo e due angeli. Le quattro statue rappresentano le virtù teologali: la Carità rappresentata da una donna carica di figli; la Fede rappresentata da una donna con un calice; la Speranza rappresentata da due statue di donne velate in preghiera. Il gruppo scultoreo è posta sopra il portone d’ingresso, le statue sul coronamento del frontone.

(1) FRANCESCO ZANOTTO. Nuovissima Guida di Venezia e delle Isole della sua Laguna. (VENEZIA, 1856 Tip. Giovanni Brizeghel).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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