La famiglia Carrara

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1936
Il pavimento lastricato di pietre tombali del primo chiostro del convento di San Francesco della Vigna

La famiglia Carrara 

L’origine del ceppo bergamasco di questa famiglia è stata individuata a Serina, in val Brembana. Nel corso dei secoli il casato fu nobilitato da vescovi, scrittori, storici, scienziati e uomini politici. La storia annovera fra i primi illustri esponenti della famiglia Gerardo Carrara, agostiniano, nato a Serina Alta, vescovo di Savona nel 1342: laureato in teologia all’Università di Parigi insegnò con grande autorevolezza e prestigio, sostenendo particolari tesi teologiche sulle anime dei Santi. Un ritratto ci indica come vescovo di Bergamo nel 1281, ma per brevissimo tempo, anche Guido Carrara, monaco bergamasco d’Astino, che sarebbe stato alla guida della diocesi fra gli episcopati di Guiscardo Suardi e Roberto Bonghi. Nel 1406 Moretto Carrara di Serina è ricordato nel partito guelfo.

Nel Quattrocento si annovera Michele Alberto, umanista, medico e vicario di Lovere e della val San Martino. Francesco fu architetto del XVI secolo; Michele, poeta di fine Cinquecento; Bartolomeo teologo e scrittore, biografo di Paolo IV nel 1700. Della gerarchia ecclesiastica fece parte anche Francesco, cardinale, nato nel 1716 dal conte Carlo Carrara: avviato sin da bambino allo studio delle lettere e della filosofia nel Collegio della Misericordia di Bergamo, si trasferì a Padova dove si laureò in Legge e poi a Roma per studiare Teologia. Avrà la porpora nel 1785. Giacomo Carrara ( 1714-1796) fu invece il fondatore dell’Accademia che porta il suo nome: erudito e collezionista d’arte, le opere da lui raccolte diedero vita alla pinacoteca, una delle più importanti della Penisola. (1)

Esisteva anche un ramo dei Carrara a Venezia, che aveva la tomba di famiglia nel primo chiostro del convento di San Francesco della Vigna. Nella pietra tombale si può ancora leggere: “D.O.M. / IO. DOM. CARRARA O. IO. BATPE. /  VSCORI ET SVCCESSORIBVS /  ANNO MDCCLXXVIIII DMER”, la scritta è seguita dallo stemma di famiglia. Lo stemma è troncato, il primo campo riporta una sirena con due code, il secondo riporta una botte caricata di tre stelle. 

La sirena a due code è la melusina mitica figura leggendaria del Medioevo. La melusina potevano sposare un cavaliere ma ad una condizione particolare, non doveva essere vista nella sua vera forma, quella di una fata dell’acqua, con la coda di pesce al posto delle gambe. La rottura di questo divieto poteva condurre il cavaliere alla rovina e condannare la fata a rimanere per sempre con la coda.

Le più antiche notizie sulla natura delle melusine risalgono al XII secolo. Possibili origini si trovano già in saghe pre-cristiane, greche, celtiche, così come nella cultura del vicino Oriente. La melusina, apparsa come fata o spirito nei romanzi cortesi del Medio Evo, divenne sempre più frequentemente progenitrice cristianizzata di alcune famiglie.   (2)

La melusina è anche famosa perché, al tempo d’oggi, appare nel logo della società Starbucks, la più grande catena di caffetterie al mondo. 

(1) https://servizi.ct2.it/ssl/wiki/index.php?title=Carrara

(2) https://it.wikipedia.org/wiki/Melusina

FOTO: Alfonso Bussolin e dalla rete. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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