La farmacia della Fraterna Grande, detta dei poveri vergognosi, a Sant’Antonin, nel Sestiere di Castello

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Campiello de la Fraterna, palazzo già della Fraterna Grande di Sant'Antonino

La farmacia della Fraterna Grande, detta dei poveri vergognosi, a Sant’Antonin nel Sestiere di Castello

La Fraterna Grande era un pio stabilimento, che era diretto a soccorrere i poveri vergognosi. Si legge nelle Condizioni del sestiere di Castello per il 1661: Noi governatori della fraterna dei poveri vergognosi di questa città diamo in nota tutto quello che possiede essa fraterna: Una casa in contrà di S. Antonino, chiamata la Fraterna, la quale si tiene per uso proprio di questa pia e santa opera, poiché in essa ci riduciamo ogni giorno, ove si celebra la messa per comodità di questi fratelli che vanno a visitare i poveri, dove sono portate e custodite le elemosine finché si dispensano, e dove parimente vengono portate le polizze dei poveri vergognosi, e quelle dei R.di Pievani, che fanno fede degli infermi. Quivi si mantiene una spezieria per servigio e bisogno dei poveri di tutta la città, e quivi si custodiscono le scritture, e tutte le cose della fraterna ecc.

La Fraterna Grande venne fondata, come scrive il Coronelli, nel 1533 da Bartolammeo Nordio, bergamasco, mercatante di legname. Essa possedeva 50 mila ducati di rendita, che impiegava in opere di beneficenza, sussidiando un gran numero di persone, fra le quali molti patrizi decaduti, secondo le disposizioni testamentarie di alcuni di questo ordine, e liberando ancora ogni anno nelle feste di Natale, e di Pasqua alcuni carcerati per debiti. (1)

Nel Settecento uno degli scopi di questa  congregazione era quello di assicurare che venissero distribuiti un certo numero di medicamenti essenziali necessari al fabbisogno degli ammalati più poveri, e a tale scopo si stipulò un contratto con alcune spezierie, capace di garantire l’espletamento del servizio. Fu poi deciso quali fossero i medicamenti necessari al fabbisogno dei poveri, i più comuni e i più necessari, e allo scopo fu compilato un apposito catalogo che elencava 150 medicamenti.

Nel 1809 la farmacia della Fraterna Grande divenne una delle due farmacia sussidiarie della farmacia generale dell’isola di San Servolo. La farmacia di San Servolo funzionava come vero e proprio stabilimento di produzione delle medicine, le quali venivano consegnate alle due farmacie sussidiarie della Fraterna Grande e dell’Ospedale degli Incurabili (una al di qua e una al di la del Canale Grande), le quali a loro volta le distribuivano, per competenza, alle trenta fraterne parrocchiali della città.(2)

(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

(2) ERNESTO RIVA. L’antica farmacia dell’Ospedale di San Servolo di Venezia. (Atti e Memorie. Pubblicazioni quadrimestrale dell’A.I.S.F. 1996)

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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