Edifici della Commissione case sane ed economiche a San Giacomo, nell’Isola della Giudecca
Nell’area dove si estendeva una grande ortaglia tra la Fondamenta San Giacomo, presso la Chiesa del Santissimo Redentore alla Giudecca, fino al lato sud dell’isola verso la laguna, vennero costruiti, un primo lotto nel 1907 e il secondo nel 1910, su progetto dell’ingegnere Francesco Marsich, sei fabbricati per un totale di 70 appartamenti. Il pianterreno dello stabile in Calle San Giacomo, al civico 836, era adibito ad uso di lavatoio, per i due gruppi di case, con annessi due camerini di docce per le donne, e separatamente quattro camerini per gli uomini. A differenza delle case del primo lotto, quelle del secondo, in luogo delle altane sopra i coperti, vennero costruite delle terrazze, in ogni piano davanti alle celle delle scale sulle facciate verso mezzogiorno. (1)
TOPONOMASTICA:
Calle San Giacomo alla Giudecca. Marsilio da Carrara, grato alla Repubblica, per cui mezzo aveva riacquistato Padova, lasciò per testamento nel 1338 una somma onde si erigessero in Venezia una chiesa dedicata alla Beata Vergine, ed un monastero di religiosi Serviti sotto il juspatronato del doge. Lo fabbriche si compirono l’anno 1343 nell’isola della Giudecca. La chiesa si appellò di Santa Maria Novella, ma essendo stata eretta ove prima sorgeva un oratorio sacro a San Giacomo Apostolo, acquistò il nome di quest’ultimo santo. Essa fu consacrata nel 1371 a merito di Gabriele Dardano Veneziano. Nel principio di questo secolo si atterrò insieme al convento. (2)
(1) Le case sane economiche e popolari del comune di Venezia. Bergamo: Istituto italiano d’arti grafiche, 1911
(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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