Il Giardino Botanico di Palazzo Grassi, a Chioggia
Il palazzo Fu costruito tra il 1703 ed il 1714 su progetto di Andrea Tirali, che, per la pianta, si ispirò a Palazzo Zenobio di Venezia, ai Carmini, opera di Antonio Gaspari. Già attribuito a Longhena e alla scuola di Vincenzo Scamozzi, pare che fosse dotato di un giardino già nel Settecento, in fondo al quale era sistemato un casino adibito a foresteria, del quale si conserva ancora un elegante portale barocco. Dal 2011 il palazzo ospita il Museo di Zoologia Adriatica “Giuseppe Olivi”. (1)
Giardino Botanico I sette habitat ricostruiti ripropongono, rispettando anche lo stesso orientamento est-ovest, la sequenza delle tipologie di ambienti che si possono riconoscere in un ipotetico percorso che conduca dal mare alla laguna. Partendo da est si trovano: la spiaggia e le dune, con le tipiche piante pioniere; il bosco termofilo, che si insedia tipicamente su antichi cordoni di dune; gli orti, creati sottraendo spazio ai boschi litoranei e spianando le dune; l’incolto, proprio di vecchi orti abbandonati a seguito dell’urbanizzazione; il bosco igrofilo, che si sviluppa dove la falda è alimentata dalle acque dolci dei fiumi; il canneto, proprio dei margini fluviali e delle porzioni di laguna dove questi corsi d’acqua ancora giungono; la barena, tipica formazione dei margini lagunari. (2)
(1) da un cartello fuori del palazzo
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